• 19/06/2019

“Il Partito democratico è fortemente deluso della relazione del presidente del Consiglio Conte. In un momento critico, che coincide con il passaggio da una legislatura all’altra, ci saremmo aspettati una valutazione oggettiva della condizione del nostro Paese. Invece abbiamo ascoltato una relazione burocratica. Unica strategia proposta il ‘pattinare’, ma a Bruxelles non si pattina, si assumono scelte di campo, si dicono cose chiare. La verità è che le elezioni hanno certificato l’isolamento del governo e della maggioranza in Europa. I 28 deputati della Lega fanno parte del gruppo Identità e Democrazia, composto da 73 componenti, che ovviamente non avrà alcun peso politico. I 14 del M5s sono addirittura dei nomadi senza alcun riferimento. Entrambe i partiti, inoltre, non staranno nella maggioranza che si va costituendo. La relazione di Conte avrebbe dovuto avere al centro l’interesse nazionale e una proposta innovativa per l’Unione su fisco, salari e pensioni comuni. Mentre, al contrario, da quattro mesi ci troviamo senza un ministro per gli Affari europei”.

Così il deputato Dem Francesco Boccia, intervenendo in Aula per le dichiarazioni di voto sull’informativa del premier sul prossimo Consiglio europeo.

“Come è stato possibile - ha aggiunto parlamentare del Pd - che Conte non abbia avuto parole di sostegno, dopo il duro attacco del presidente Usa alle politiche espansive europee proposte, per uno dei tre italiani in carica uscenti: il presidente della Bce, Mario Draghi? Qual è l’opinione del premier sul crollo dei finanziamenti per la politica economica comune in agricoltura, in un contesto in cui il quadro finanziario pluriennale rappresenta solo l’1,11% del reddito annuale lordo dei 27 Paesi membri? Praticamente nulla è stato detto sul digitale, quando ormai il capitalismo e anche le nostre vite sono digitali; come anche sulla riforma fiscale per far pagare le tasse alle multinazionali del web. Ma le domande senza risposte sono tante: M5s e Lega come intendono finanziare la transizione energetica verso il 30% di rinnovabili entro il 2030? Qual è la posizione sul carbone? Questa Europa è cresciuta abbattendo muri, dazi e fili spinati. Da questo punto di vista, il capogruppo della Lega Molinari ha detto delle cose e il premier Conte altre. Longanesi affermava che gli italiani non sono né il braccio, né la mente dell’Europa, ma i cuori. Conte - ha concluso Francesco Boccia - cerchi di essere all’altezza del cuore degli italiani”.

Tags: