“I bambini, qualunque sia il modo in cui vengono al mondo, hanno diritto al riconoscimento della loro identità e alla piena tutela. E’ questo il cuore della mozione condivisa da tutto il Partito democratico”. Lo dichiara Titti Di Salvo, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera, commentando l’approvazione della mozione presentata dal Partito democratico.
“Su argomenti così delicati come la maternità surrogata – spiega - non ci possono essere certezze granitiche da brandire contro chi non la pensa diversamente. La genitorialità non è un diritto assoluto ma un bisogno che può essere vissuto con una sofferenza rispetto alla quale difficilmente si può chiudere gli occhi. Le nuove tecniche riproduttive tracciano in modo differente, rispetto al passato, il confine tra diritto e bisogno ma mai l’acutezza del bisogno può giustificare l’uso e l’acquisto del corpo delle donne come merce e come mezzo. D’altra parte, di fronte a quella sofferenza, in altri Paesi, vengono compiuti atti di solidarietà, realizzati gratuitamente e riconosciuti come tali”.
“Allo stesso modo, non c’è alcun motivo per associare maternità surrogata a unioni civili. Sia perché le coppie che ricorrono sono soprattutto etero, sia perché una legge così importante come quella sulle unioni civili che, dando diritti a persone legate da amore, fa finalmente rientrare l’Italia nel consesso dei paesi civili, non ha bisogno di alcun bilanciamento”.
“La nostra mozione nomina tutti gli aspetti e i diversi piani (politico, culturale, sociale, simbolico, giuridico) incrociati dal tema, sottraendoli alle ideologie e propone l’ascolto per le opinioni differenti come modalità necessaria, insieme al pieno riconoscimento dei diritti dei bambini. A fronte della legge 40 che vieta in italia la maternità surrogata, essa impegna infine il governo ad aprire una discussione pubblica ed un confronto”, conclude.