• 08/05/2019

Il Governo si è accorto dell'esistenza di Venezia e dei problemi del Mose?

"In questo anno, da parlamentare veneziano, ho depositato interrogazioni e interpellanze, mi sono fatto parte attiva per promuovere un sopralluogo della VIII commissione ambiente, ho rappresentato la necessità di arrivare ad un percorso chiaro sul futuro del Mose, ma più in generale ho rappresentato l’urgenza di affrontare in modo organico e unitario i problemi della città, presentando una proposta di aggiornamento della Legge Speciale.

Oggi il Mit ha depositato un emendamento al dl sblocca cantieri per istituire un commissario per il Mose, ovvero un commissario per la conclusione dell’opera, fermo restando la permanenza dei commissari al Consorzio. Vedremo ora il prosieguo dell'iter e la sua modalità attuativa perché abbiamo sperimentato quanto il combinato disposto di annunci e di norme "manifesto" poi non aiutino a risolvere i problemi. Ma non si può continuare a procedere a spizzichi e bocconi. Valuteremo in dettaglio il decreto, ma l'esigenza di sbloccare i cantieri dell'opera, giunti al 94 per cento e per cui sono già stati spesi oltre 6 miliardi di risorse pubbliche, non è più rinviabile. Un altro commissario, arriverà mai? Stiamo parlando di un’opera ciclopica che non avremmo mai voluto, ma giunti a questo punto va conclusa e bisogna fare in modo che funzioni. Il decreto prevede anche la costituzione di una sorta di Agenzia pubblica per la gestione e manutenzione futura del Mose. La stessa cosa prevista nella proposta di legge da me presentata. Ma non è pensabile sperare di governare Venezia a colpi di decreti.

In questo senso la proposta di aggiornamento della Legge Speciale che ho presentato alla Camera, prevede la costituzione di un'agenzia composta da Governo, Presidente della Regione Veneto, Sindaco di Venezia e della Città Metropolitana, Presidente dell’Autorità Portuale. Inoltre ho aggiunto la presenza del Magistrato alle Acque, un'istituzione storica che la mia proposta di legge prevede di ripristinare. In questi giorni leggendo i giornali pare di capire che anche questa è un'ipotesi che il governo sta prendendo in considerazione.

Si apprende anche che il Ministero delle Infrastrutture intende emanare un decreto per sbloccare i 265 milioni bloccati da quasi due anni per gli interventi di salvaguardia. Mi chiedo perché si ostini a non convocare il Comitatone, l'organo preposto a questo scopo. Evidentemente non è nella facoltà di questo governo o più semplicemente il Ministro alla Confusione Toninelli, preferisce non mettere attorno a un tavolo i sindaci e i rappresentanti dei vari enti e territori. Cosa risponderebbe loro di fronte a una domanda sulla risoluzione del nodo delle Grandi Navi, oppure della operatività e del Porto?"

Lo afferma il deputato del Pd Nicola Pellicani.