• 03/07/2019

Servono risposte non propaganda

“Un governo assente, opaco e colpevolmente in ritardo sul contrasto alla violenza contro le donne. È questa la triste fotografia di una maggioranza inadeguata di fronte a un’emergenza che vede negli ultimi mesi aumentare le violenze sessuali e le percosse e che sta coinvolgendo drammaticamente le donne, e troppi uomini violenti, nel nostro Paese”.

Lo dichiarano Lucia Annibali e Maria Elena Boschi, deputate del Partito Democratico

“L’attuazione del piano nazionale antiviolenza varato nel 2017 è, di fatto, bloccato. La cabina di regia, dopo il suo insediamento, si è riunita una sola volta – spiegano le deputate Dem – e le opacità sull'operato del governo sono sotto gli occhi di tutti. Nessuna traccia della relazione alle Camere sull'uso delle risorse, sparita anche la relazione annuale sul piano d’azione straordinario contro la violenza di genere, niente neppure sul Piano strategico sulla violenza 2017-2020, nessun trasferimento alle Regioni dei fondi 2018/2019 stanziati dal governo a guida Pd per i centri antiviolenza e le case rifugio. Il sottosegretario Spadafora è latitante e, dopo aver svuotato di contenuti e azioni il dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dimentica colpevolmente anche gli obblighi di legge”.

“La maggioranza si riempie la bocca di parole, ma nei fatti è totalmente inconcludente nell'attuazione della Convenzione di Istanbul. E a dirlo non siamo noi, ma le reti di donne che ogni giorno lavorano per contrastare la violenza maschile sulle donne. Non si può pensare di portare avanti provvedimenti che appaiono di bandiera, come il Codice Rosso, senza confrontarsi con le associazioni, senza ascoltare i rilievi sollevati e, soprattutto, senza mettere prima in atto tutti gli adempimenti di legge che permetterebbero di dare attuazione ai mezzi di contrasto alla violenza già messi in campo. Ora - concludono Annibali e Boschi - è il momento delle risposte serie, non della propaganda”.