• 30/05/2017

“Rispondo a chi mi accusa di avere presentato un emendamento che mantiene ‘privilegi’ e che, invece, è ispirato ad un senso di equilibrio e giustizia”. Lo dichiara Daniela Gasparini, deputata del Partito democratico e componente in Commissione Affari costituzionali alla Camera.
“Innanzitutto – continua - voglio sottolineare che sono anch'io firmataria della legge la cui prima firma è di Matteo Richetti, perché sono convinta che occorra un riordino nel rispetto del principio costituzionale di uguaglianza tra i cittadini. Secondo, l'emendamento che ho presentato riguarda ‘solo’ quei superstiti di parlamentari che, all'entrata in vigore della legge, hanno ‘solo’ una pensione di reversibilità e che hanno ‘solo’ questo reddito. L'emendamento prevede – ‘solo’ dopo il ricalcolo contributivo - un recupero del 20%. Il ricalcolo, poi, per i superstiti infatti comporterebbe una riduzione molto alta (un primo taglio per il riconteggio contributivo della nuova legge e un secondo taglio del 40% per la reversibilità) sul reddito di persone per lo più anziane, che non possono trovare credibilmente altre soluzioni lavorative. Faccio notare che stiamo parlando di poche centinaia di casi. Infine,  l'emendamento tiene anche conto che la Corte Costituzionale si è pronunciata più volte per quanto riguarda i ‘trattamenti peggiorativi con effetto retroattivo’, riconoscendo al legislatore la possibilità di intervenire purché ciò non avvenga in modo irrazionale e, in particolare, ‘frustrando in modo eccessivo l'affidamento del cittadino nella sicurezza giuridica con riguardo a situazioni sostanziali fondate sulla normativa precedente’. La legge verrà presentata in Aula la prossima settimana e si potrà ulteriormente approfondire il tema e il mio emendamento”.
“Inoltre, vorrei scusarmi con chi si è sentito offeso per un riferimento riportato maliziosamente da un giornale, forzando alcune mie considerazioni telefoniche tra ‘sguattere, giardinieri e dirigenti’... Si riferiva alla volontà che vedo, dietro alcuni ‘accanimenti’, di penalizzare chi ha servito il Paese - qualcuno forse male ma moltissimi con grande competenza, passione, abnegazione. Nessuna offesa da parte di una come me che ho origini popolari, sono figlia di operai, ho cominciato a lavorare a 16 anni, conosco le incoerenze dei livelli di retribuzione ma vorrei trovare soluzioni equilibrate, giuste e sempre rispettose delle persone”, conclude.