"La legge per la disciplina delle figure dell'educatore professionale e del pedagogista permetterà di avere servizi educativi più efficienti attraverso una valorizzazione del lavoro svolto dai circa 150mila operatori del settore, che si occupano delle categorie sociali più fragili, dai minori agli anziani, dai disabili ai detenuti, agli immigrati e ai tossicodipendenti". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Vanna Iori, prima firmataria della legge che oggi ha ricevuto il via libera dell'aula della Camera.
"Per la prima volta in Italia si mette ordine nella confusione normativa, stabilendo l'obbligatorietà della laurea per esercitare queste professioni: educatori, infatti, non ci si improvvisa ed è al contrario necessaria un'adeguata preparazione e formazione", sottolinea Iori. "La laurea non è una garanzia
sufficiente perché sono necessarie anche passione e intelligenza emotiva, ma sicuramente acquisire le competenze di base per il delicato compito educativo è un requisito indispensabile", prosegue.
"Con questa legge si potranno sanare quelle situazioni di improvvisazione educativa, di scarse capacità relazionali e affettive, di competenze pedagogiche inesistenti che sono propedeutiche a forme di trascuratezze e maltrattamenti a danno dei soggetti più fragili: è un obiettivo imprescindibile se vogliamo offrire servizi educativi capaci realmente di fornire le risposte che i grandi cambiamenti
sociali richiedono", conclude Iori.