• 19/10/2017

“Reimpianto delle specie ospiti nella zona infetta; possibilità di non abbattimento delle piante monumentali sane che si trovano nei 100 metri da una pianta infetta, a patto di essere protette dal vettore e ispezionate periodicamente; libera movimentazione dalla zona demarcata delle tre varietà di vite risultate non suscettibili (Negramaro, Primitivo e Cabernet Souvignon), rafforzamento delle misure di protezione sulle importazioni dall’estero: quanto approvato oggi a Bruxelles inaugura una nuova pagine per il Salento e per l’olivicoltura e l’agricoltura del nostro territorio”. Lo dichiara Salvatore Capone, deputato del Partito democratico.

“Ha ragione il Ministro Martina – continua - che ha condotto con impegno e tenacia indiscutibili il negoziato con Bruxelles, quando invita a guardare adesso al futuro della nostra olivicoltura e del nostro paesaggio. Lavorare in questa direzione e con questi obiettivi è esattamente quello che dobbiamo essere capaci di fare, nella consapevolezza che il risultato odierno corona gli sforzi di tutti coloro che si sono spesi in questa direzione.  Proprio per questo, è necessario sostenere con determinazione la nuova pagina che si apre ed è bene che questa fase veda coesa – senza ritardi di sorta - l’intera filiera istituzionale, dal governo nazionale a quello regionale, dalle istituzionali territoriali alle associazioni di rappresentanza, alle imprese, al mondo scientifico e della ricerca”.

“Una fase che va accompagnata e governata con sapienza, attenzione, intelligenza, coralità. Una fase che monitoreremo con grande attenzione, e che di certo avrà ancora bisogno di azioni e misure importanti e forti per un programma di rilancio dell’agricoltura salentina e pugliese”, conclude.

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