24/01/2024 - 13:33

"L'accordo Italia-Albania è soltanto uno spot elettorale per Giorgia Meloni pagato con i soldi degli italiani. Si tratta di 670 milioni di euro di fondi pubblici stanziati inutilmente e sottratti da settori chiave come la sanità, la scuola, l'istruzione. Risorse che potevano essere utilizzate per rendere realmente efficace il Piano Mattei, che è soltanto una scatola vuota, o date ai sindaci che nonostante i tagli ai bilanci da parte del governo sono in prima linea per garantire politiche efficaci per accoglienza ed integrazione. Tra pochi mesi sarà evidente che l'accordo con l'Albania non fermerà né gli sbarchi né i trafficanti e che i migranti che avranno diritto di rimanere nel nostro paese dovranno essere riportati in Italia nonostante le centinaia di milioni di euro sperperati". Lo dichiara la deputata dem Simona Bonafè, vice presidente del Gruppo Pd alla Camera.

24/01/2024 - 13:32

“Giulio Santagata è stato tra i protagonisti assoluti di una importante fase politica ed istituzionale che ha visto cambiare profondamente la politica e le istituzioni in Italia e in Europa. Il suo sguardo da economista prima nella sua Regione e poi da consigliere del presidente Prodi a Palazzo Chigi e a Bruxelles da Presidente della Commissione, gli ha consentito di riconoscere la politica quale strumento fondamentale per cambiare e migliorare la vita delle persone. Membro della Camera dal 2001, prima nella Margherita e poi nel Pd, con ruoli di primo piano nel Governo, aveva coordinato la stesura del programma elettorale e delle campagne elettorali con i quali l'Ulivo prima e l'Unione poi, vinsero sfide elettorali che sembravano impossibili anche solo da giocare”.

Così Stefano Vaccari, deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, intervenendo in Aula per ricordare la figura di Giulio Santagata.
“C’è un filo conduttore - ha aggiunto - che ha segnato l'impegno parlamentare di Santagata: la grande determinazione e la costante ricerca di favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte della politica, intuendo con anni di anticipo l’arrivo di quell’ondata di populismo che ha ancora di più divaricato il rapporto tra cittadini e istituzioni. Santagata lavorò molto su questo aspetto e la sua attività politica e istituzionale, spesso lontana dai riflettori della propaganda e della comunicazione, si evidenziò in due occasioni simboliche: la Fabbrica per il programma e i Comitati per l'Italia che vogliamo. Con grande generosità pensò a questi due strumenti partecipativi rivolgendosi soprattutto ai giovani e uscendo dagli schemi chiusi e poco attrattivi, propri dei partiti in crisi. È stato un autentico riformista - ha concluso - che ha saputo combinare la radicalità delle scelte con la necessità di trovare soluzioni concrete e attuabili”.

24/01/2024 - 13:19

*Blitz notturno a Montecitorio, da maggioranza forzature e deroghe ambientali*

“Il blitz notturno di ieri notte  è molto grave sia un punto di vista procedurale, perché la maggioranza ha palesemente violato i regolamenti parlamentari negando alle opposizioni di discutere, sia nel merito” dichiara il deputato democratico, Anthony Barbagallo, che stigmatizza quanto avvenuto ieri notte nelle commissioni parlamentari che discutevano nel merito i contenuti del Dl energia.

“La vicenda della gestione dei rifiuti siciliani è infatti questione complicatissima - aggiunge - per colpa della gestione del centrodestra siamo al caos da sei anni e abbiamo la Tari più alta d’Italia, la raccolta differenziata più bassa, sono continui richiami della Corte dei Conti, per non parlare dell’intreccio tra società pubbliche e private che rendono la Sicilia un’anomalia europea. Servirebbe una discussione approfondita – sottolinea - non certo un colpo di mano e un provvedimento che interviene in deroga a tutte le procedure ambientali, a partire dalla localizzazione degli impianti e dei termovalorizzatori, peraltro in assenza di un Piano dei rifiuti. Anche il modo di finanziamento di questo intervento è molto grave. Governo e maggioranza, ancora una volta, decidono di utilizzare il Fondo sviluppo e coesione della Regione Sicilia, fondo di competenza regionale, a proprio piacimento come se fosse un bancomat. Dopo la rapina di 1,6 miliardi di euro per il Ponte – prosegue  Barbagallo - con questo ulteriore scippo di 800 milioni di euro il risultato è che oltre il 40% del Fsc viene usato dal governo per i propri disegni senza alcun rispetto delle scelte e delle decisioni dei siciliani che chiedono tutt’altro”.

“Il centrodestra - conclude Barbagallo - da sei anni fa solo annunci, servivano altre misure per migliorare la situazione dei rifiuti in Sicilia a partire da una norma che garantisca la concorrenza tra le ditte appaltatrici del servizio di raccolta. Chiediamo da tempo il divieto di subappalto. Non è infatti possibile che nel corso degli anni, in presenza di aggiudicatari diversi, ci sono territori in cui il subappaltatore è sempre lo stesso”.

24/01/2024 - 13:15

"Con l'accordo Italia-Albania, la politica sull'immigrazione del governo Meloni segna un'altra inconcludente e discriminatoria tappa. È un progetto pieno di lacune e approssimativo, buono solo per la propaganda delle prossime elezioni europee quando la maggioranza tenterà di far credere che nessun migrante arriverà più in Italia. Ma è solo una bugia, un'altra bufala: i flussi migratori si possono e si devono gestire, ma non si possono bloccare. Questo è un accordo costosissimo. Mentre nel nostro Paese si nega il reddito alle persone in difficoltà e in tanti non possono più curarsi, si spendono almeno 670 milioni di euro, per la gestione di non più di 3 mila migranti al mese sul territorio albanese. Una goccia se consideriamo le oltre 150mila persone sbarcate in Italia nell'ultimo anno e uno spreco incredibile di risorse, tenuto conto che gli stessi centri si potevano fare in Italia con una spesa enormemente inferiore. E, in più, le persone che saranno portate nei centri in Albania, nella quasi totalità dei casi torneranno in Italia, sia che ottengano la protezione internazionale, sia che non la ottengano. Ma questo non va di pari passo con una prospettiva che aumenti il numero dei rimpatri.

Inoltre alcuni diritti vengono compressi, come il diritto alla difesa, con buona pace del garantismo di cui si vantano le destre e che, evidentemente, vale solo per alcuni e non per altri. Sull'immigrazione Giorgia Meloni le ha provate tutte, e tutte sbagliate. Fino ad arrivare nei giorni scorsi alla corte del presidente turco Erdoğan per chiedergli di bloccare le partenze dalla Libia, cioè da un altro paese. A questo è ridotta la politica estera del governo: a elemosinare favori perfino da autocrati discutibili come il tunisino Saied ed Erdoğan nell’illusione che fermino le partenze verso l'Italia. Ma noi non possiamo accettare né che i migranti vengano sottoposti a pesanti e inutili trattamenti discriminatori, né che venga sperperato così tanto denaro pubblico in questo modo scellerato solo perché la maggioranza e il governo devono fare propaganda e sono pronti a tutto pur di nascondere i loro insuccessi".

Così Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, dichiarando in Aula il voto contrario del Pd alla legge di ratifica del Protocollo Italia-Albania.

24/01/2024 - 12:04

“Non solo l’accordo è sbagliato ma per finanziarsi toglie risorse a più capitoli di bilancio, tra cui proprio quelli di un settore centrale per lo sviluppo del Paese come la ricerca. Venti milioni tagliati ad università e ricerca a partire dal biennio 2024/2025 è una cifra spropositata ”. Lo dichiara Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura di Montecitorio, la quale aggiunge: “La spesa complessiva prevista dal citato accordo Italia Albania è di 653 milioni di euro per soli 5 anni e per al massimo 3mila migranti al mese. Una spesa folle per fare le stesse cose che si fanno normalmente in Italia a costi immensamente minori. Ma ancor più una conferma della considerazione- scarsa- che il Governo del Merito nutre per i settori legati alla ricerca e al sapere”.

24/01/2024 - 12:02

"La questione Saharawi non è più rinviabile. Diritto all'autodeterminazione e diritti umani. Una mozione parlamentare per sostenerla".

Queste le parole d’ordine della conferenza stampa promossa dall’Intergruppo Parlamentare di Amicizia con il popolo Saharawi che si svolgerà domani, giovedì 25 gennaio, alle ore 16, nella Sala stampa di Montecitorio. All’evento partecipano i deputati: Stefano Vaccari, Presidente dell’Intergruppo di amicizia con il popolo Saharawi; Alessandro Battilocchio, componente dell’Intergruppo; Dario Stipa Carotenuto, componente dell’Intergruppo.

Per accrediti ospiti (entro domani, giovedì 25 gennaio, ore 10): segreteria.vaccari@camera.it tel. 06 67608046.

Per i giornalisti: sg_ufficiostampa@camera.it

Ingresso: Via della Missione, 4 - Roma. Giacca obbligatoria per gli uomini.

La conferenza stampa si può anche seguire in diretta da remoto dal sito web: www.camera.it.

24/01/2024 - 11:50

"Ancora una volta parole vergognose e lesive dei diritti delle donne. Portare questi contenuti dentro le Istituzioni è un fatto gravissimo. Billi è un deputato ma non conosce le leggi della nostra Repubblica: l’interruzione volontaria di gravidanza è un diritto sancito dalla legge". Lo scrive su X la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.

24/01/2024 - 11:45

"Ieri, in una conferenza stampa organizzata da un deputato della Lega, si è consumato l'ennesimo attacco all'aborto da parte di questa maggioranza. Ricordo all'onorevole Billi, ma anche alla ministra Roccella, che l'interruzione volontaria di gravidanza è un diritto delle donne, conquistato con anni di battaglie per cancellare la piaga dell'aborto clandestino e sul quale non permetteremo che si faccia un solo passo indietro. È inaccettabile che a metterlo in discussione sia un parlamentare e, per giunta, dentro la Camera dei deputati". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

24/01/2024 - 11:44

Interrogazione per chiedere al Ministero di fermarsi

“Contro l’ospedale Careggi di Firenze e il suo personale sanitario è in atto una vera e propria crociata politica, che, attraverso le pressioni della destra, sta spingendo il ministero della Salute a intralciare l’operatività della struttura sanitaria stessa. Gli ispettori ministeriali, che da ieri indagano all’interno della struttura, sono solo l’ultimo atto di una serie di azioni che hanno una precisa finalità: fermare quello che è un centro di eccellenza per l’assistenza psicologica e sanitaria a persone e adolescenti transgender. Mi chiedo come la destra, e in particolare il ministro Schillaci, non ascoltino il grido a difesa del centro delle decine di genitori che ribadiscono come il Careggi abbia salvato la vita dei propri figli. L’identità di genere è un diritto fondamentale della persona, come la Consulta ha ribadito in più sentenze, sancito dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Così come il diritto costituzionale alla salute deve essere garantito a ogni persona. Siamo evidentemente di fronte all’ennesimo attacco di questa destra verso la comunità lgbtqia+ italiana: si vuole colpire il Careggi per colpire le persone transgender, ed è semplicemente crudele e vergognoso. Ho presentato una interrogazione al Ministro Schillaci, con i colleghi Bakkali e Furfaro, per chiedere che si fermi immediatamente questo atteggiamento transfobico delle istituzioni che sta ledendo i diritti, la vita e la dignità di alcune cittadine e alcuni cittadini.”

Così Alessandro Zan, deputato e responsabile Diritti nella segreteria del Partito Democratico.

24/01/2024 - 11:43

Tutta la mia solidarietà a Moreno Zoli per le minacce che ha ricevuto. Un fatto grave da non sottovalutare. Auspico che siano individuati e perseguiti i responsabili.

Lo ha scritto su X Andrea De Maria, deputato Pd

24/01/2024 - 11:25

Altro che record, situazione inconcepibile Lollobrigida intervenga

“É inconcepibile che nei tempi della digitalizzazione della Pa si possano avere ritardi dei pagamenti della Pac di mesi con gli agricoltori e gli allevatori in ginocchio come sta avvenendo in Sardegna, nel silenzio del Governo e del ministro competente che dovrebbe vigilare e che invece lancia proclami di record solo il 10 gennaio scorso”.

Durissimo attacco del deputato dem, Silvio Lai, e del capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, sui ritardi dei pagamenti dei premi della politica agricola comune che sta mettendo in crisi centinaia di imprese in Sardegna.

“Anche se il ministro - aggiungono - non vuole disturbare il manovratore che è una giunta a lui vicina come quella uscente in Sardegna, il suo dovere è tutelare tutti gli agricoltori e gli allevatori ed evitare che il sistema agricolo collassi in tutta Italia. Per questo abbiamo presentato una interrogazione nella quale sollecitiamo il ministro Lollobrigida ad occuparsi anche della Sardegna e dei ritardi dei pagamenti della Pac che ormai tutte le organizzazioni agricole stanno denunciando da mesi senza esito e soluzioni. Se in Sardegna nella Giunta non sono in grado di agire, si intervenga con ogni strumento disponibile per farlo, senza attendere gli esiti elettorali. Gli agricoltori e gli allevatori, le loro imprese e le loro famiglie - concludono - vengono prima degli interessi delle formazioni politiche che il ministro vuole evidentemente proteggere, se non se ne occupa”.

24/01/2024 - 10:53

“Nella Giornata internazionale per l’Educazione è necessario prendere atto delle profonde diseguaglianze che ancora oggi attraversano l’Italia e condizionano la crescita e la formazione dei più giovani. Bisogna fare di più per contrastare la povertà educativa e rimuovere gli ostacoli economici che sono all’origine del deficit d’istruzione. Servono risorse per la scuola pubblica”. Lo afferma la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in Commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.
“E’ necessario accendere un faro su questi temi – prosegue Di Biase -  proprio nei giorni in cui è in discussione una legge, l’autonomia differenziata, che avrà un impatto negativo sul diritto all’istruzione e sui programmi scolastici. La conoscenza per tutti – conclude - è un pilastro dell’inclusione sociale, deve essere il primo obiettivo delle politiche per l'infanzia e l'adolescenza”.

24/01/2024 - 10:40

Impedito alle opposizioni di discutere emendamenti

"Grave scorrettezza ieri nelle commissioni riunite da parte dei presidenti delle commissioni Ambiente e Attività produttive, nella fase di discussione del dl energia. Discussione condotta in maniera ordinata grazie all'atteggiamento responsabile delle opposizioni, facendo interventi di merito senza alcun atteggiamento ostruzionistico. Nonostante questo c'è stata una forzatura da parte della maggioranza approvando l'emendamento dei relatori all'articolo 14 che riguarda il mercato di maggior tutela che conferisce poteri commissariali sulla gestione del ciclo dei rifiuti al presidente della Regione Sicilia. Ecco questo emendamento non c'entra nulla con quell'articolo e nulla con il dl energia che già fin troppo è un decreto omnibus. Noi abbiamo chiesto fin da ieri mattina che fosse consentita una discussione ordinata su un tema cosi delicato, consentendo all'opposizione di poter presentare sub emendamenti e poterli discutere. Questo non è avvenuto poiché non ci è stato concesso nemmeno il tempo di discutere gli emendamenti. Di fatto è stato impedito alle opposizioni di poter discutere gli emendamenti e non è stato nemmeno convocato l'ufficio di presidenza. Una forzatura grave e rimane il fatto che i presidenti di maggioranza si sono prestati ad approvare in fretta e furia qualcosa che è evidente non c'entrasse nulla con il dl energia. Un blitz sulla gestione dei rifiuti in Sicilia fatto di notte poiché hanno avuto vergogna di farlo di giorno". Lo ha detto in Aula Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio.

24/01/2024 - 10:21

"No, non è una legge per l’autonomia: quella di Calderoli è una legge che dà avvio alla secessione in Italia. La Costituzione combatte e limita le diseguaglianze. Questa legge invece le norma, le cristallizza e da il via a ulteriori processi di disgregazione. Si tratta di un vero e proprio tradimento dello spirito costituzionale: dell'articolo 3 e dell’articolo 5, che indica la Repubblica come 'una e indivisibile'. Queste scelte del governo Meloni, è utile ripeterlo, non sono 'solo' contro il Sud, sono contro l’Italia. Indeboliscono le politiche pubbliche nazionali in un tempo nel quale la globalizzazione rende esse stesse troppo deboli per incidere e migliorare le condizioni e le prospettive di vita delle persone. Tutto questo le opposizioni dovrebbero dirlo insieme e, sempre insieme, lanciare iniziative comuni parlando a tutto il Paese. Fa bene dunque il Pd a essere la forza più unitaria e a insistere con caparbietà sul dialogo". Lo scrive il deputato dem Nicola Zingaretti sul quotidiano La Stampa, in merito al ddl sull'Autonomia differenziata.

24/01/2024 - 10:06

Non vi permetteremo di fare dell’Italia un paese del Medioevo e della barbarie civile e umana. L’aborto è un diritto anche per le vostre compagne, anche per le vostre figlie. È inaccettabile che venga negato in Parlamento e da un partito di governo. Meloni, da donna, cosa dice?

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, a proposito del convegno leghista dove si negava l’aborto come diritto.

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