26/01/2024 - 16:15

“Hanno bisogno di 20 miliardi per mimetizzare le mancate risposte ai cittadini, dopo una campagna elettorale sguaiata e piena di annunci roboanti. E cosa fa la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni? Fa ciò che aveva sempre detto di voler contrastare: la privatizzazione degli asset strategici del Paese. Da ‘Fratelli’ a ‘commessi’ d’Italia. Non hanno alcuna idea di quale debba essere il futuro di questo Paese. Navigano a vista senza mettere in campo un serio piano per la crescita e lo sviluppo dell’Italia. Sono pericolosi, come dimostrato dalle riforme istituzionali e la gestione del Pnrr, straordinaria occasione che non possiamo mancare”.

 

Così Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera.

26/01/2024 - 15:57

"Il governo Meloni ormai ci ha abituato alle falsità e alle prese in giro, soprattutto quando si parla di persone non autosufficienti. Nel decreto attuativo della riforma dell’assistenza agli anziani presentato ieri non troviamo altro. Un decreto che in pompa magna annuncia la cosiddetta “prestazione universale”, ma che nei fatti risulta essere esclusivamente una misura sperimentale, per il biennio 2025-2026, rivolta ad una platea piccolissima. Infatti, rispetto ai 3 milioni di persone non autosufficienti, per ottenerla si deve essere in possesso di una serie di stringenti requisiti: almeno 80 anni, livello di bisogno assistenziale gravissimo, isee inferiore a 6000 Euro e titolarità di indennità di accompagnamento. Siamo alle solite, solo bugie e nessun investimento vero, dalle promesse di destinare 1 miliardo di euro siamo passati a destinarne meno della metà ad una platea che alla fine è solo lo 0.18% delle persone che ora usufruiscono dell'assegno di accompagnamento. L’ennesima operazione di propaganda a cui ci ha abituato questo governo che continua imperterrito a giocare con la vita delle persone, soprattutto con le persone più fragili". Lo dichiara Marco Furfaro, responsabile iniziative politiche e welfare della segreteria nazionale PD e capogruppo in commissione affari sociali.

26/01/2024 - 15:47

“Dall’opposizione Meloni tuonava a difesa degli interessi dell’Italia e degli italiani. Ora giunta al governo, pur di far cassa nel tentativo di nascondere il flop delle promesse elettorali tradite nella Legge di bilancio, mette in vendita all’asta imprese e asset strategici del Paese per 20 miliardi di euro. E purtroppo fanno sul serio, come dimostra la vicenda della rete di Tim già ceduta al fondo Kkr. Meloni abbia il coraggio di spiegare in modo trasparente agli italiani la verità, dicendo quali pezzi di Paese abbandonerà, dall’Eni alle Poste. Noi contrasteremo in Parlamento e nel Paese questa scelta strategica che fa cassa con il futuro dell’Italia. Dopo lo sgretolamento del Pnrr, giorno dopo giorno sempre più a rischio di tramutarsi in occasione gettata al vento, ora arriva la svendita dei ‘gioielli di famiglia’. Dobbiamo fermarli”.

 

Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera.

26/01/2024 - 14:10

“Sulla aree idonee per la geotermia si apre finalmente uno spiraglio: anche il governo e la destra, dopo aver respinto i nostri emendamenti al Dl Energia, sembrano aver preso atto che non si possono continuare a deturpare territori con trivellazioni impattanti che compromettono le scelte autonome di sviluppo e le vocazioni locali”. Così i deputati Pd Federico Gianassi e Marco Simiani sul loro ordine del giorno approvato da Montecitorio che impegna il governo a garantire alle Regioni la scelta delle aree idonee per la ricerca e lo sfruttamento della geotermia.

“Va colmato prima possibile un evidente vuoto normativo rimarcato anche da una sentenza della Corte Costituzionale: dove le Regioni hanno individuato territori non compatibili con lo sfruttamento geotermico, non possono essere rilasciati permessi. Ci auguriamo che il Governo Meloni concretizzi velocemente questo principio con una legge apposita”, concludono.

26/01/2024 - 13:13

Con nostri Odg provato a indicare rotta diversa

“Il governo si riempie la bocca di roboanti obiettivi, dal Made in Italy alla sovranità alimentare, e poi quando si tratta di fare cose concrete dimostra assoluta incoerenza. Sul decreto Energia abbiamo ascoltato solo ‘bla bla bla’. Nel frattempo il governo mette le mani nelle tasche degli agricoltori togliendo loro le detrazioni Irpef, disponendo che le rendite catastali tornino ad essere imponibili, cancellando l’esenzione contributiva per i giovani agricoltori sotto i 40 anni, escludendo dalle agevolazioni del reddito agricolo quelle provenienti dai canoni delle rinnovabili. Con questi 4 ordini del giorno semplici e molto chiari, dopo che erano stati respinti i nostri emendamenti migliorativi al decreto, sollecitati anche dalle organizzazioni agricole, abbiamo provato ad indicare una rotta diversa per sostenere le imprese agricole, attanagliate dai costi energetici che sono lievitati, dai danni dei cambiamenti climatici, dall’aggressione dei parassiti e dagli insetti, che hanno messo in discussione un settore molto importante come la frutticoltura”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario d’Aula della Camera.

“Abbiamo chiesto al governo - aggiunge - di garantire alle imprese agricole l'utilizzo delle fonti agroforestali e del fotovoltaico, così come di sostenerle nell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili. E abbiamo chiesto di sostenere un comparto importante come quello zootecnico e dei salumifici italiani, perché si tratta di imprese energivore. La risposta - conclude - è stata un gran ‘bla bla bla’ e il governo invece che dare una mano agli agricoltori in difficoltà pensa ad appiccicare medaglie di cartone sul petto di ristoratori, pasticcieri, viticoltori e olivicoltori italiani, che di tutto hanno bisogno meno che di riconoscimenti di nessun valore”.

26/01/2024 - 12:31

“La propaganda di fake news del governo continua senza sosta. L’Inps, che dopo un’ora smentisce i dati resi noti dalla ministra del Lavoro sugli assegni realmente versati del nuovo reddito di cittadinanza, è un fatto gravissimo mai accaduto prima d’ora. I 450 mila nuclei familiari che, secondo Marina Calderone, avrebbero ricevuto il sussidio sono invece molti di meno, ovvero soltanto 287 mila. Siamo di fronte ad una destra irresponsabile che da i numeri sulla pelle dei poveri e che, nonostante le nostre interrogazioni parlamentari, non ha ancora reso dati certi sui reali beneficiari del nuovo assegno di inclusione”. Lo dichiara il il deputato dem Emiliano Fossi, componente della commissione Lavoro e segretario Pd Toscana.

26/01/2024 - 12:20

La presidenza della Camera si attivi per tutelare la nostra collega Irene Manzi a cui va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno. Il sottosegretario Sgarbi non è nuovo a insulti e volgarità rivolti alle donne e ha scelto da diversi giorni di utilizzare i giornali per minacciare e offendere l'onorevole Manzi, rea a suo avviso insieme a molti altri deputati di averne chiesto la rimozione dal suo incarico, perché inadeguato a ricoprire quel ruolo al Ministero dei beni culturali. Il sottosegretario Sgarbi, infatti, risulta ufficialmente indagato per riciclaggio di opere d'arte. Lui che dovrebbe tutelare, per sua delega, il patrimonio culturale del nostro paese. Di fronte a questo scempio, anziché attendere l’esito delle indagini, prende la parola sui giornali perché in Parlamento gli è stato impedito di entrare da parte del suo stesso Ministero, per denigrare la collega Manzi, così come sta facendo con altre colleghe come Elisabetta Piccolotti a cui va la stessa nostra solidarietà.
Guarda caso due donne non degli uomini, scocciato dal fatto che una donna si sia permessa di sbugiardarlo in Aula e ne abbia chiesto le dimissioni perché è inadeguato. Chi ricopre incarichi pubblici deve rispettare le istituzioni. La Costituzione chiede disciplina e onore, quelle che evidentemente Sgarbi ha abbandonato da tempo.
Chiediamo quindi insieme alle altre opposizioni con una mozione che finalmente verrà messa ai voti la prossima settimana che il ministro Sangiuliano rimuova dall’incarico il suo sottosegretario. La misera cultura maschilista che rappresenta Sgarbi non deve trovare mai cittadinanza nelle istituzioni. Per questo noi continueremo a contrastarla e ci aspettiamo che lo faccia con la stessa forza anche quella donna che oggi guida il governo di cui continua a far parte questo sottosegretario.

Così la capogruppo del PD alla Camera Chiara Braga, intervenendo in Aula.

26/01/2024 - 12:09

“Questo decreto è l’ennesima scatola vuota. Non c’è strategia, non c’è visione, non ci sono incentivi. In compenso avete forzato la mano inserendo all’articolo 14 la norma che prevede il commissariamento dei rifiuti in Sicilia, una norma che non c’entra nulla con la maggior tutela e con tutto il resto del decreto. Ma il quadro che riguarda le norme sull’alluvione è ancora più sconfortante: è mancato un confronto sia nel merito sia di interesse, considerato l’atteggiamento del governo che ha tentato di soffocare il dissenso, come recentemente avvenuto in Emilia Romagna.
L’unico risultato nel merito, ottenuto grazie alle opposizioni ed alla rivolta delle imprese, è la cancellazione della doppia tassa per gli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Avete impedito al Parlamento ancora una volta di esaminare seriamente una legge che riguarda milioni di cittadini, le loro necessità ed i loro bisogni: bisogno di energia a costi accessibili per famiglie ed imprese; bisogno di modelli di sviluppo energetico compatibile con salute ed ambiente; bisogno di risorse per le famiglie ed imprese distrutte dalle alluvioni. Ne risponderete, prima o poi”. Lo ha detto in Aula Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, dichiarando il voto contrario del Pd al Dl energia.

26/01/2024 - 11:36

“Sono moltissimi i docenti e il personale ATA in supplenza che non percepiscono lo stipendio da diversi mesi. I pagamenti sono tardivi e a macchia di leopardo. Il problema non è nuovo agli addetti ai lavori, che ogni anno si trovano a osservare la stessa situazione”. E’ l’allarme lanciato dal deputato Dem alla Camera, Anthony Barbagallo che sul tema ha presentato una interrogazione  rivolta al ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, già il 9 gennaio, con cui si chiede di “spiegare le ragioni dei ritardi nei pagamenti al personale precario, che si aggravano se i lavoratori hanno subito periodi di malattia".
“I ritardi nel pagamento degli  stipendi per il personale precario sembrano ormai- prosegue - una antipatica e sgradevole consuetudine e le organizzazioni sindacali, a più riprese, hanno espresso preoccupazione. Un ritardo incomprensibile visto che – continua - il governo ha per altro incrementato di 150 milioni di euro il fondo per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie con il Dl.179/2022. Erano stati annunciati pagamenti straordinari entro il 20 gennaio - conclude - ma in molti lamentano ancora di non avere ricevuto nulla".

26/01/2024 - 10:23

Il Parlamento francese chiama il Partito Democratico per avere informazioni e confrontarsi sulla legge sui lupi. L’ambasciata francese ha infatti contattato i deputati dem Marco Simiani e Stefano Vaccari, firmatari della legge e rispettivamente capigruppo Pd nelle commissioni Ambiente e Agricoltura, per confrontarsi sulla proposta di legge depositata a Montecitorio negli scorsi mesi. All’incontro tenutosi a Roma in una pausa dei lavori hanno preso parte la deputata Pascale Boyer (anche Presidente dell'Associazione Nazionale degli Elus di Montagna - Anem) ed i consiglieri dell’ambasciata transalpina Claire Bergé (tema Ambiente) e Philippe Mérillon (tema Agricoltura).

“Siamo molti soddisfatti della riunione e soprattutto dell’interessamento verso la nostra proposta di legge che è stata costruita confrontandoci con le associazioni agricole ed ambientaliste. E' un testo che rappresenta una sintesi virtuosa capace di coniugare la salvaguardia del lupo e le aziende agricole colpite dagli attacchi dei predatori. Anche la Francia ha questo problema, come molti altri Paesi europei, e riteniamo che sia necessario un coordinamento fra i singoli ordinamenti nazionali per rendere maggiormente efficaci norme di contrasto e prevenzione. L’apprezzamento ricevuto conferma l’utilità della nostra iniziativa che speriamo di calendarizzare prima possibile a Montecitorio”. Così in una nota congiunta i deputati Pd Marco Simiani e Stefano Vaccari.

26/01/2024 - 09:47

Cosa aspettano Meloni e Sangiuliano a farlo dimettere?

“Da Sgarbi toni volgari e minacciosi che imbarazzano anche governo e

maggioranza che gli vietano di fare ingresso in parlamento.  Cosa aspettano Meloni e Sangiuliano a rimuovere Sgarbi dai suoi incarichi?“ lo chiede la deputata democratica, Irene Manzi, insultata ieri da Sgarbi per aver depositato, insieme ai deputati del Pd, del M5s e di Avs, una mozione che chiede al Governo di revocare la nomina di Vittorio Sgarbi a Sottosegretario di Stato.

Ecco il testo della replica della capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi a Il Giornale:

“Gentile Direttore,

spiace dover tediare i lettori ma

l’articolo pubblicato ieri a firma del sottosegretario Sgarbi mi chiama direttamente in causa. Il tono volgare, per non dire velatamente minaccioso di Sgarbi, nasce dal fatto che ho depositato insieme ai deputati del Pd, del M5s e di Avs una mozione che chiede al Governo di revocare la sua nomina a Sottosegretario. Non si tratta di un “atto scritto sotto dettatura”, come viene sintetizzato sulle vostre pagine, ma della constatazione che il sottosegretario è al centro di diversi procedimenti che rendono imbarazzante la sua permanenza al governo.

Avrei discusso volentieri con lui in Parlamento, ma non è stato possibile: gli imbarazzi nel governo - quelli di Meloni e Sangiuliano - non permettono più al sottosegretario di fare ingresso nelle aule parlamentari. E infatti Sgarbi non era presente al dibattito alla Camera! Così come è lui stesso a ricordare che non viene più ricevuto e che non ha contatti con Sangiuliano da quando il Mic ha trasmesso all’Agcm gli atti per sue presunte violazioni della legge sul conflitto d’interesse. Non la sottoscritta, non il Pd, non Il Fatto quotidiano, non Report, ma il Capo di gabinetto del ministero! Per non parlare delle forti pressioni che il sottosegretario sta ricevendo da quando è stata comunicata dalla Procura di Macerata - non dai giornali! - la sua iscrizione nel registro degli indagati per autoriciclaggio di beni culturali. E da quando i Carabinieri del Comando di Tutela del beni culturali - non i giornali! - che dipendono dal Ministero della Cultura, gli hanno sequestrato il dipinto al centro dell’inchiesta che lo vede indagato. Un dipinto che – se l’indagine sarà confermata – è stato rubato, deturpato, tagliato, modificato. A tal riguardo, nella mozione ricordiamo che Sangiuliano ha attribuito a Sgarbi, tra le altre, le “funzioni di sicurezza del patrimonio culturale”. Non spetta a noi deputati emettere sentenze, è però di tutta evidenza il valore politico di questo caso. Ed è per questo che, in piena libertà e nel rispetto dei regolamenti parlamentari, abbiamo presentato la mozione di sfiducia. Invece di prendersela con me e con il Parlamento, Sgarbi dovrebbe riflettere sul perché la sua maggioranza no

26/01/2024 - 09:28

"Fin dal suo insediamento il governo Meloni ha considerato la ricostruzione come una zavorra di cui liberarsi, anziché un dovere morale e istituzionale a cui assolvere. Ieri la maggioranza non si è smentita bocciando un nostro emendamento al dl Superbonus, che prevedeva la proroga della misura piena del 110 per cento a favore dei progetti della ricostruzione post sisma. Il termine dei lavori, attualmente fissato al 31 dicembre 2025, di fatto non permette di realizzare i progetti che necessitano del 110. Le tempistiche medie per completare le opere infatti sono superiori ai circa due anni che, oggi, ci separano dalla scadenza. Così, senza la certezza di riuscire a concludere i cantieri, nessuno rischierà di avviare i progetti. Si tratta dell’ennesima dimostrazione di come l’esecutivo abbia scientificamente picconato un intero sistema, svuotando di efficacia le misure che erano state previste dai precedenti governi, negando le risorse necessarie e respingendo ogni proposta della minoranza". Lo dichiara il deputato dem Augusto Curti, componente delle commissione Ambiente.

25/01/2024 - 21:08

Decreto imbarazzante e senza ambizione*_

 “Siamo alla 53esima fiducia del governo Meloni. Sono stati battuti tutti i record” così il democratico Vinicio Peluffo che illustrando le ragioni d voto negativo del Gruppo del Pd al dl energia ha stigmatizzato il continuo ricorso alla fiducia da parte del governo. “State imponendo a suon di decreti, fiducie e restringimenti delle competenze parlamentari una sorta di monocameralismo di fatto che non ha alcun riscontro della nostra carta costituzionale” ha detto Peluffo. “Il provvedimento - sottolinea il democratico - doveva servire per potenziare e semplificare le procedure amministrative per nuove installazioni di energie rinnovabili. Niente di tutto questo. Con un blitz notturno e colpi di mano sul piano regolamentare avere approvato addirittura un emendamento che prevede poteri commissariali sulla gestione del ciclo dei rifiuti al presidente della regione Sicilia.
 Una misura che non c'entra nulla con il decreto, già fin troppo decreto omnibus.
 Manca ambizione sugli obiettivi di contrasto ai cambiamenti climatici, il decreto non è coerente con le conclusioni raggiunte dalla COP28. Manca attenzione alle micro. Piccole e medie imprese che devono anch’esse poter vivere la transizione energetica come un’opportunità di sviluppo e di crescita. Manca attenzione nei confronti delle famiglie, abbandonate nel passaggio dal servizio di maggior tutela al mercato libero senza un’informazione corretta e diffusa, la campagna che doveva partire a Luglio, non c’è ancora e non ha gli stanziamenti sufficienti. Peggio di così non potevate fare. Anche sugli aiuti per i territori colpiti dalle alluvioni il testo del decreto è imbarazzante, sono ancora sospese per aria le promesse della maggioranza e del Governo ed è mancato il confronto del merito, avete bocciato tutti i nostri emendamenti”.

25/01/2024 - 20:30

"Sgarbi persevera con il suo linguaggio sessista e offensivo. Questa volta le sue volgari offese sono ricadute sulla collega Irene Manzi, a cui va tutta la mia solidarietà, col solito linguaggio da bar dello sport, del tutto inadeguato a chi ricopre un ruolo istituzionale. Un uomo che solitamente si esprime nei confronti delle donne in modo sprezzante e volgare non dovrebbe mai diventare esponente di un esecutivo. Ha ragione la capogruppo del Pd Chiara Braga a chiedere al ministro Sangiuliano di prendere atto dell'incompatibilità di Sgarbi con un incarico di governo. Cosa che, in realtà, aveva già dimostrato in diverse occasioni tra cui la pessima performance al MAXXI che aveva suscitato le giuste proteste dei dipendenti del museo. Cosa aspetta il ministro a prendere provvedimenti?" Lo scrive su X Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

25/01/2024 - 20:27

Le parole scomposte del sottosegretario nei confronti della collega Manzi vanno oltre gli Sgarbi: sono indegne di un rappresentante di qualsiasi governo. Se il governo nel campo della cultura continua a farsi rappresentare da questa misera cultura maschilista e’ un danno per tutte le istituzioni. Il governo prenda le distanze e ne chieda le dimissioni.

Così il deputato democratico Virginio Merola.

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