28/02/2018 - 16:20

La commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, presieduta dall’onorevole Chiara Braga, ha approvato nella seduta di oggi le relazioni territoriali sulla regione Campania (Relatrici: on. Braga, on. Polverini) e sulla regione Toscana (Relatori: sen. Puppato, on. Vignaroli), la relazione sulle bonifiche nei siti di interesse nazionale (Relatori: on. Braga, on. Zaratti), la relazione sul fenomeno delle "navi dei veleni" e i traffici internazionali di rifiuti negli anni '80 e '90. E’ stata inoltre approvata la relazione conclusiva sull'attività svolta nella XVII legislatura (Relatrice: on. Braga).

Con quelle approvate oggi si raggiunge il numero di 26 relazioni risultato mai raggiunto in precedenza dalla Commissione, che nella precedente Legislatura ne aveva approvate 14. La relazione finale – approvata all’unanimità – da conto analiticamente del lavoro della Commissione che ha acquisito documentazione rilevante ai fini delle indagini svolte per un totale di oltre 550.000 pagine, ha tenuto oltre 330 ore di seduta, ha svolto 49 missioni in Italia e all’estero, nel corso delle quali sono state esaminate in audizione circa 500 persone.

“L’indagine sulla regione Campania – ha dichiarato la presidente della Commissione onorevole Chiara Braga - è stata molto puntuale ed approfondita e ha consentito di restituire un quadro aggiornato di una situazione particolarmente complessa relativa alla Regione Campania . Sono state realizzate numerose audizioni in sede e missioni sul territorio: il mondo della politica, della magistratura, della scienza, degli organi di governo, delle forze di polizia, degli enti amministrativi di controllo, delle società partecipate, delle imprese, ma anche il mondo dei comitati e quindi dei rappresentanti della società civile e dei comuni cittadini, di quanti chiedono da sempre con forza una informazione seria e obiettiva, presupposto quest’ultimo indispensabile anche per ottenere dalla cittadinanza comportamenti consapevoli e collaborativi. Vista la complessità della situazione nella regione Campania, è difficile giungere a una conclusione univoca. Tuttavia la Relazione consente di analizzare aspetti finora mai ricostruiti con tale precisione: la mappatura dei terreni interessati da sversamenti e intombamenti di rifiuti  dalle prime dichiarazioni dei collaboratori a oggi, lo stato di avanzamento delle bonifiche sui SIN di Bagnoli e Napoli orientale anche alla luce  dei provvedimenti governativi recenti che hanno consentito di stanziare risorse e sbloccare situazioni ferme da decenni, seppur ancora lontane dalla conclusione.”.

“Per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti – ha proseguito la presidente Braga – la regione Campania soffre ancora di una situazione critica, sia per quanto riguarda la gestione ordinaria – mancato raggiungimento dell’autosufficienza e di una soluzione per il trattamento degli scarti provenienti dalla raccolta differenziata, prosecuzione della gestione straordinaria delle società provinciali, procedure di infrazione europea – sia per quanto riguarda la gestione del ciclo straordinario dei rifiuti.  Di particolare rilievo è senza dubbio la vicenda ecoballe, approfondita con cura dalla commissione. Sono stati individuati i proprietari, attuali e pregressi, dei siti sui quali le ecoballe sono stoccate, i canoni di locazione che i soggetti percepiscono o hanno diritto a percepire e se gli stessi siano stati oggetto di una eventuale rinegoziazione. Dati, questi, che aiutano a comprendere quanto costa ancora alla regione Campania la vicenda ecoballe. Nonostante gli sforzi delle istituzioni, la situazione rimane ancora critica. Infine sul tema dei depuratori campani – ha proseguito l’onorevole Braga – la situazione presenta ancora oggi punti di forte criticità:  il 22 per cento circa della popolazione residente totale, non è ancora servita da impianti di depurazione. La gestione del ciclo delle acque non è affidata, come vuole la legge, dai comuni o dalle associazioni degli stessi (gli ATO) e le gestioni avvenute prevalentemente senza appalti hanno comportato un’ evidente ricaduta in termini di aggravi di spesa.”.

La relazione – composta da oltre 700 pagine – affronta infine le vicende giudiziarie e il ruolo della criminalità organizzata in campo ambientale, la vicenda della Terra dei Fuochi con una mappatura dei terreni agricoli interessati da effetti contaminanti e la loro eventuale destinazione ad uso agricolo. “Oggi esiste una chiara consapevolezza delle criticità da risolvere e sono state stanziate risorse importanti, ma non basta; occorre procedere a un’adeguata programmazione e alla corretta individuazione delle responsabilità per procedere nelle conseguenti politiche di contrasto agli illeciti ambientali, di bonifica delle pesanti eredità del passato e di restituzione del bene ambientale così pesantemente compromesso.”

La relazione territoriale sulla regione Toscana offre un quadro aggiornato, con alcuni dati e spunti nuovi: “Le relazioni che abbiamo ricevuto dalle Procure – ha dichiarato il presidente Braga – mostrano come la regione Toscana sia al sesto posto  nella classifica nazionale per numero di reati ambientali accertati. In Toscana i settori in cui negli ultimi anni si sono registrati gli illeciti più gravi sono quelli del riciclo degli stracci, dello smaltimento dei liquami, dei fanghi e dei rifiuti solidi. Assistiamo a fenomeni in parte noti da tempo, ma anche a modalità particolarmente sofisticate utilizzate nella gestione illecita nel settore dei rifiuti:  infiltrazioni di rifiuti pericolosi nei terreni e nelle cave, giro bolla, declassificazioni fittizie. Particolarmente delicato è il settore dei rifiuti pericolosi. Una serie di indagini, alcune delle quali ancora in corso, sia nel territorio livornese, sia in altri ambiti della Toscana, dimostrano l’esistenza di collaudati sistemi fraudolenti diretti a gestire lo smaltimento di questi residui, eludendo la normativa di settore per realizzare consistenti profitti illeciti. Tali sistemi si basano sul sodalizio criminoso che si crea tra chi produce i rifiuti, che ha interesse a smaltirli al costo più basso possibile e chi gestisce gli impianti di trattamento e gli impianti di smaltimento finale, con una chiara alterazione delle regole di mercato, in danno degli imprenditori onesti. Il caso toscano mostra con evidenza come il reato ambientale sia sempre di più un ‘delitto d’impresa’, strettamente correlato con aspetti criminali economici. Per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani – ha proseguito la presidente della Commissione – la Toscana presenta la criticità legata a  impianti in larga parte vetusti, che richiedono frequenti interventi di manutenzione straordinaria e scelte di programmazione coerenti”.

 

La terza relazione approvata oggi riguarda la bonifica dei siti d’interesse nazionale (SIN): “Su questo tema – ha dichiarato l’onorevole Braga – la commissione ritiene importante che vi sia una conoscenza pubblica, condivisa e realistica, dello stato di attuazione delle bonifiche, passo indispensabile per orientare le determinazioni del Parlamento e del Governo”.

“Numerosi siti di interesse nazionale – ha proseguito la presidente della commissione - corrispondono ai grandi poli industriali nazionali, dismessi o ancora attivi. E’ dunque evidente che una strategia efficace volta al rilancio delle bonifiche nei 40  Siti di Interesse Nazionale, oltre a favorire il riutilizzo di ampie porzioni del territorio già sfruttate, rispetto alla creazione di nuovi insediamenti, risulta determinante per lo sviluppo del tessuto produttivo, la preservazione di suolo oggi integro, l’incremento della competitività e la valorizzazione del territorio”.

“Per quanto riguarda i risultati conseguiti dall’inchiesta parlamentare, pur in presenza di una maggiore efficacia nel periodo più recente, le percentuali di aree bonificate sono ancora estremamente basse  e il quadro complessivo non consegna un adeguato livello di efficacia dell’azione amministrativa.”.

 

Per quanto riguarda l’inchiesta parlamentare sulle “navi dei veleni” la Commissione ha proseguito l’attività di indagine e approfondimento già avviata nella scorsa legislatura.  “La relazione – ha dichiarato l’onorevole Braga, relatrice del lavoro di approfondimento –  si concentra sulla ricostruzione puntuale dei grandi traffici di rifiuti dall’Europa verso i paesi del sud del mondo negli anni ‘80 e ‘90, dove l’Italia ha avuto un ruolo chiave. Della vicenda, come è noto, si è occupata la Commissione parlamentare fin dal 1995. Ventidue anni, sei legislature, sette commissioni parlamentari – includendo quella sul caso Alpi/Hrovatin – e diverse indagini della magistratura sono i numeri che mostrano il peso di questo fenomeno ma anche la difficoltà di pervenire a conclusioni univoche sull’intero fenomeno. Questi traffici possono essere considerati come il peccato originale della lunga e complessa storia dei rifiuti italiani. Gli anni ‘80 e ‘90 sono stati l’epoca d’oro dei viaggi dei rifiuti pericolosi italiani ed europei verso i paesi extra Ue, con una prevalenza del Nord Africa. La relazione si concentra in particolare sulla vicenda delle “navi dei veleni e nasce con il caso dell’arrivo in Italia di una serie di imbarcazione cariche di rifiuti industriali rispediti nel nostro Paese, che trova punti di contatto molto significativi con la storia delle “navi a perdere”. La storia delle navi dei veleni si svolge temporalmente appena prima dell’ingresso del clan dei casalesi nel mercato dello smaltimento dei rifiuti industriali. dall’analisi della documentazione relativa alle navi dei veleni è emerso come alcune società legate ai clan già operassero nel Nord Italia in epoca precedente al 1988; dato, questo, fino ad oggi non noto.

 

28/02/2018 - 14:32

La capolista PD al SENATO nella circoscrizione Estero - Europa, intervenendo a Malaga, ospite di Pietro Anoe

“Negli ultimi cinque anni di Governo, il Partito Democratico ha messo fine ad alcuni tabù. Ad esempio quello secondo il quale due uomini o due donne non possano amarsi. Con la Legge sulle Unioni Civili, l’Italia ha compiuto un importante passo in avanti lungo il cammino per il riconoscimento dei diritti civili, allineandosi con gli altri paesi europei”.

“Con questa norma, il nostro ordinamento ha finalmente posto un punto ad anni di disuguaglianze che avevano diviso gli italiani tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, tra coppie che potevano amarsi e godere dei giusti diritti e altre che, invece, per lo Stato italiano praticamente non esistevano”.

“A volte le leggi hanno il compito di proiettare l’opinione pubblica verso il futuro, con quella sulle Unioni Civili abbiamo detto ad alta voce che la libertà di amare è un diritto individuale e insopprimibile”.
Lo dichiara Laura Garavini, capolista PD al SENATO nella circoscrizione Estero - Europa, intervenendo a Malaga, ospite di Pietro Anoe.

28/02/2018 - 14:29

"Intervenendo a Sky Tg 24 ieri, Silvio Berlusconi ha dichiarato che è sua intenzione abolire il bonus verde, lo sconto fiscale che abbiamo introdotto nella legge di bilancio 2018 che consente un credito di imposta pari al 35% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 5mila euro, per interventi di realizzazione e manutenzione delle aree verdi urbane. Dopo aver rilanciato il condono edilizio, Berlusconi si conferma portatore di una visione datata e retrograda, che ritiene l'ambiente un impiccio e un impaccio.

Se venissero concretizzate le proposte berlusconiane, avremmo un triplo danno. Un danno all'ambiente, perché diminuirebbero le superfici verdi delle nostre città e centri abitati, indispensabili per l'assorbimento della CO2 prodotta da impianti di riscaldamento e traffico. Un danno per l'economia green, visto che questa misura sostiene un settore come quello del florovivaismo e del giardinaggio che in questi anni di recessione è stato fortemente penalizzato. E un danno alle casse pubbliche, perché questa misura ha il pregio di aumentare l'imponibile fiscale visto che fa uscire dal "nero" molte micro-prestazioni professionali. Una ulteriore conferma che il voto di domenica è tra diversi modelli in campo, e che non sono vere le affermazioni di chi sostiene che tutti sono uguali. Noi abbiamo dato opportunità di crescita e di buona economia, la destra le vuole cancellare".

Lo dichiara in una nota l'on. Enrico Borghi, capogruppo uscente del Pd in commissione ambiente della Camera e candidato Pd nel plurinominale proporzionale dell'Alto Piemonte.

28/02/2018 - 10:23

La Capolista PD al Senato nella circoscrizione Estero-Europa ricorda i 185 minatori italiani rimasti vittime sotto le macerie

“A sessantotto anni dalla tragedia di Arsia, è bene continuare a mantenere vivo il ricordo. Per le vittime e per i loro cari. Non dimentichiamo il sacrificio compiuto dai nostri italiani emigrati nel mondo e costretti a fare i lavori più massacranti. I connazionali che hanno perso la vita in quello che, allora, era l’impianto estrattivo più grande d’Italia hanno pagato con la propria vita il diritto al lavoro. Alla salute. Alla ricerca di una vita migliore. Mantenere viva la loro memoria significa rispettare la nostra storia. E ricordare a tutti noi che siamo stati un popolo di migranti, prima che un Paese di immigrazione”.

“Io stessa ho avuto modo di confrontarmi con la comunità locale sulla cicatrice lasciata da questa tragedia. Tanto che questa estate ho presentato ad Arsia uno spettacolo dedicato all’analoga tragedia di Marcinelle, ‘262 vestiti appesi’, di Alessandra Idonea. Il rispetto delle culture fa parte della tradizione del Partito Democratico. Che lo ha dimostrato proprio nei territori colpiti dalla tragedia di Arsia, sostenendo le comunità italiane istriane e dalmate”.

Lo dichiara Laura Garavini, Capolista al Senato nella circoscrizione Estero-Europa, ricordando la tragedia mineraria di Arsia, oggi Rasa in Croazia, avvenuta il 28 febbraio 1940, nella quale persero la vita 185 minatori italiani e ne rimasero feriti 147.

27/02/2018 - 19:21

La deputata Anna Rossomando, candidata PD al Senato (Torino e Provincia) risponde al Presidente di API Torino, Corrado Alberto: "La richiesta specifica di un sottosegretario alle Piccole e medie imprese (Pmi) potrebbe avere una risposta dando più spazio alle deleghe dedicate al settore Pmi, ad esempio insistendo sulle politiche industriali e fiscali" e aggiunge: "Snellimento delle procedure burocratiche, velocizzazione dei procedimenti civili, piano impresa 4.0: come ho avuto modo di ricordare questa mattina nel corso del dibattito organizzato dall'Api Torino, un confronto molto interessante con questioni molto concrete poste a tutti noi candidati, in questi anni di legislatura il Governo e il Partito Democratico in Parlamento hanno messo in campo interventi a sostegno delle piccole e medie imprese, con misure articolate e puntuali che hanno avuto l'obiettivo di rilanciare il settore e far ripartire l'occupazione. Queste misure - conclude Rossomando - saranno da ampliare e rendere più organiche nelle prossima legislatura, rendendo strutturale il dialogo e il confronto con i rappresentanti delle associazioni, per fornire soluzioni che rispondano alle domande e alle esigenze di chi lavora e produce".

 

27/02/2018 - 19:14

“Le famiglie saranno al centro degli interventi delle nostre politiche. Mentre sentiamo di improbabili e irrealizzabili proposte - dal reddito di cittadinanza per tutti dei cinque stelle, al taglio delle tasse per la minoranza ricca del Paese della destra - non puntiamo invece su un piano straordinario concreto e puntuale di messa in sicurezza delle famiglie. Stiamo parlando di aiuti economici per ogni figlio, di sostegno ai genitori per i servizi, di sanità pubblica, di asili nido e carta universale per l’infanzia, di vicinanza delle istituzioni in caso di non autosufficienza, di badanti. Stiamo parlando di un impegno per 9 miliardi di euro. Un piano che costa mezzo punto di Pil e che, dunque, nulla ha di campato per aria. Ma che è perfettamente in linea con quanto abbiamo già fatto con i governi Renzi e Gentiloni di questa legislatura. Proseguire nella direzione giusta, non far tornare indietro il Paese: è questo ciò che promettiamo alle cittadine e cittadini”.

Così la deputata Dem Ileana Piazzoni, candidata alle elezioni politiche nazionali.

27/02/2018 - 19:12

“Con le parole di Di Maio, secondo cui Patrizio Cinque non è più sindaco di Bagheria, prendiamo atto che M5S ha deciso di far mancare il proprio appoggio al sindaco in consiglio comunale”. Lo dichiara Fauto Raciti, deputato del Partito democratico.

“Se come sostiene Di Maio – spiega – Cinque non appartiene più un amministratore sostenuto dai Cinquestelle, dobbiamo concludere che i grillini si apprestano a far mancare il loro sostegno in consiglio. Detto questo, la presa di distanza di Di Maio ci lascia perplessi. Cinque è stato candidato a sindaco dal movimento di Di Maio e fino alla notizia della richiesta a giudizio per Cinque, il capo politico di M5S non aveva nulla da dire sul conto del sindaco di Bagheria”.

“Non vorremmo che si trattasse di una disperata quanto goffa mossa per evitare un nuovo caso, dopo quelli di Caiata e Tasso, di un grillino salito alla ribalta per questioni giudiziarie”, conclude.

27/02/2018 - 13:29

“Anche la politica scende in campo contro la ripartizione dei cosiddetti oneri di sistema causati dalle morosità nelle fatture di fornitura dell’energia elettrica. E’ assolutamente sbagliato scaricare sui consumatori virtuosi gli oneri di sistema non pagati dagli utenti morosi e dalle società di vendita dell'energia elettrica”.

Lo sostiene l'onorevole dem Laura Venittelli, a proposito della recente delibera dell'Autorità di Regolazione per l'Energia, Reti e Ambiente, che rimarca come “il concetto di liberalizzazione del mercato elettrico doveva servire per incentivare la concorrenza e quindi prezzi e tariffe più vantaggiose e favorevoli per i consumatori finali, imprese, attività commerciali e famiglie, non per creare questo tipo di storture”.

“Poiché – spiega -  stiamo parlando di oneri che sono posti a carico dei clienti elettrici per finanziare, in buona parte, le fonti rinnovabili e che sono versati dai Distributori al Gse, Società pubblica concordo con le Associazioni dei Consumatori che hanno chiesto all'Autorità correttivi affinché a pagare non siano sempre i cittadini onesti".

 

27/02/2018 - 11:44

La capolista PD al SENATO nella circoscrizione Estero - Europa, intervenendo a Winterthur in un incontro organizzato dalla locale Associazione Campani

“Il Sud rappresenta una grande risorsa per il nostro sistema paese. Il Partito Democratico ne è convinto da sempre. Ed è per questo che, nel corso dell’ultima legislatura, attraverso il Decreto Mezzogiorno, ci siamo impegnati con una serie di misure senza precedenti rivolte alle regioni di Campania, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia”.

“Nel Decreto sono contenuti provvedimenti specifici, volti a favorire la crescita del Mezzogiorno. A partire dai fondi per le imprese agricole degli under 40 all‘assegnazione di terreni, case e beni abbandonati ai giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Dai grandi investimenti infrastrutturali alla decontribuzione per le nuove assunzioni. Dal risanamento ambientale alla valorizzazione dei tanti, ineguagliabili, beni culturali delle nostre città d’arte”.

“In questo modo l’Italia riparte. E lo fa proprio iniziando da quel Sud dal quale provengono tanti dei nostri connazionali all’estero. Il cui ruolo è fondamentale per la promozione del made in Italy nel mondo. Se le nostre aziende esportano sempre di più lo dobbiamo anche alla pubblicità indiretta operata dalle nostre comunità all’estero. Non è un caso se l’export agroalimentare italiano ha segnato un record storico nel 2017, con +7 per cento e oltre 41 miliardi di ricavi. L’Italia si è rimessa in moto. Non fermiamo questa corsa”.

Lo dichiara Laura Garavini, capolista PD al SENATO nella circoscrizione Estero - Europa, intervenendo a Winterthur in occasione di un incontro organizzato da Roberto Cazzato e dalla locale Associazione Campani.

26/02/2018 - 09:49

“Nel giorno in cui è stata data notizia dalla ministra Lorenzin che a gennaio sono stati due i morti per morbillo  e dopo che nei giorni scorsi un’autorevolissima rivista scientifica come Nature h dato atto al governo che l’introduzione dell’obbligo vaccinale è stata l’unica scelta possibile, non si possono non ricordare alcuni passaggi fondamentali di questa vicenda”. Lo scrive su Facebook Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico.

“Innanzitutto  - continua – non si possono dimenticare le persone morte di morbillo. Secondo i dati forniti dal Istituto sanitario di sanità, sono due, e a esse dobbiamo aggiungere i quattro casi di morti per complicanze. Insieme ai morti, è inevitabile far presente l’irresponsabilità di quelle forze politiche che, anteponendo i calcoli elettorali ai rischi per la vita delle persone, hanno assunto posizioni ambigue o addirittura contrarie all’obbligo vaccinale. Perché i numeri, se non bastassero gli scienziati, parlano chiari: opporsi ai vaccini significa esporre bambini e non alla morte. Infine, va ricordata la lunga battaglia, combattuta dal Pd in solitaria che, sempre secondo Nature, sta permettendo di ricondurre la situazione italiana nei binari della normalità. Tutto è cominciato l’8 aprile di anno fa, quando Matteo Renzi, come pochi altri avrebbero fatto, rinuncio a occuparsi del tema del momento, ovvero le primarie del Pd, per porre sotto gli occhi di tutti i problemi legati al calo della copertura vaccinale”.

“Gli studi dicono che l’intervento del governo quei problemi li ha risolti. Ma quelle soluzioni rischiano purtroppo di essere provvisorie. Che cosa succede nel caso in cui vadano al governo forze come Lega o M5S che combattono con più decisione l’obbligo a vaccinarsi che le malattie?”, conclude.

23/02/2018 - 19:43

“Salvatore Caiata, capolista del movimento 5 stelle a Potenza e indagato per riciclaggio dal 2016, non molla il seggio e tantomeno lo scranno, come detto ben chiaramente nel suo post su Facebook”. Lo srive Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico e candidata alle prossime elezioni politiche a Torino.

“Di Maio dice che Caiata è fuori dal Movimento, ma evidentemente non dal Parlamento. Gli italiani che vengono invitati a votare 5 stelle sono presi in giro: anche in Basilicata, come in Puglia, in Calabria, in Emilia o nelle Marche, votare il Movimento- conclude la deputata Dem -- equivale a portare nelle istituzioni personaggi impresentabili che andranno solo a rafforzare le fila dei cosiddetti “responsabili” pronti a tutto pur di mantenere il proprio posto in Parlamento”.

23/02/2018 - 19:19

Una riflessione sulle nostre radici

Oggi ho voluto prendere una pausa dalla campagna elettorale per rendere omaggio alla tomba di Tina Anselmi a Castelfranco Veneto.
Un minuto di raccoglimento per una grande donna che ho conosciuto quando venne a Trieste come commissario della Dc. Un privilegio che mi lasciò passione e rispetto per le istituzioni. Chissà poi se è stata davvero una pausa, o non una riflessione sulle nostre radici.

Lo scrive su Fb Ettore Rosato, presidente deputati Pd

23/02/2018 - 18:51

“Con il caso Caiata, indagato per riciclaggio, prosegue la farsa di Di Maio sulle fantomatiche esclusioni dal M5s. Esclusioni da cosa? Caiata sarà eletto in Parlamento perché è e resta il capolista grillino a Potenza. Tra l’altro Caiata era indagato dal 2016: dov’è allora il tanto sbandierato controllo sulle liste sempre affermato dal capo politico del movimento? Se avessero un briciolo di coerenza dovrebbero dire ai loro elettori di non votare la lista M5s nei collegi dove sono in lista gli impresentabili pentastellati: i truffatori di rimborsi e scontrini, i massoni, i No Vax, gli amici del Clan Spada. Ma la coerenza sembra non essere di casa alla Casaleggio Associati”.

Così Silvia Fregolent, vicepresidente dei deputati Pd e candidata alla Camera dei deputati nel collegio di Torino-Collegno.

23/02/2018 - 16:46

"Un balzo indietro di decenni, un servizio sanitario debole e, naturalmente, nessuna indicazione circa le risorse finanziarie necessarie a sostenere gli interventi previsti: la sintesi del programma sulla sanità elaborato dal Movimento 5 Stelle, un vero e proprio compendio per apprendisti stregoni".

E' il commento della Deputata del Partito Democratico Ileana Piazzoni, candidata alla Camera alle prossime elezioni politiche.

"A partire, come era ovvio, dalla cancellazione dell'obbligo vaccinale di recente introduzione, per fugare dal principio i dubbi sull'importanza che il M5S attribuisce alla prevenzione, su come intenda affrontare le sfide globali in campo sanitario e proteggere i soggetti più deboli. Non importa che l'Italia già nel primo mese dell'anno abbia superato la soglia di rischio per casi di morbillo definita dall'OMS, la tutela della salute secondo il M5S – sottolinea la deputata Dem -non muove dal dato scientifico. Ma, al contempo, possiamo apprendere che l'esercizio fisico può essere prescritto come farmaco, e la sua "somministrazione" può essere affidata ad imprecisati esperti professionisti in materia. O ancora, che specialisti dovranno esercitare in piccoli centri, come se la capacità di successo e la sicurezza nelle cure ospedaliere non sia legata all'organizzazione complessiva, costo dei macchinari, efficienza di tutto il personale presente in un presidio, ma al professionista itinerante, una visione superata da secoli. Non poteva mancare poi l'abolizione del ticket sui farmaci senza indicare come le Regioni dovranno far fronte al venir meno delle risorse in questione e senza considerare le ricadute differenti che questa operazione avrebbe nei diversi contesti territoriali”.

“Sulla sanità dunque, alle promesse irrealizzabili, si sommano quelle pericolose - conclude Piazzoni - uno scenario allarmante per la salute dei cittadini e per la tenuta dell'intero Sistema Sanitario Nazionale".

23/02/2018 - 15:57
"Solidarietà e vicinanza ai poliziotti feriti ieri sera". Così Anna Rossomando, deputata del PD di Torino che aggiunge: "Chi usa la violenza e bombe imbottite di schegge di legno e di metallo non può parlare a nome dell'antifascismo. Torino - conclude Rossomando -, medaglia d'oro per la Resistenza, già in passato ha saputo difendere lo stato di diritto con la democrazia e la politica da ogni violenza e rigurgito neofascista".

Pagine