10/02/2018 - 19:38

"La nuova legge sull'obbligo vaccinale nelle scuola è entrata in vigore per tutelare i nostri figli ed è per questo che deve essere osservata. E' stato dato un comparto di tempo sufficiente per permettere di adeguarsi. Chi ha deliberatamente deciso di non vaccinare i propri figli è giusto che paghi una sanzione, nel rispetto soprattutto di quelle famiglie che hanno svolto il proprio dovere vaccinando i figli e comprendendo l'importanza di questo provvedimento.” Così il responsabile sanità Pd Federico Gelli sull'annuncio del ministro Lorenzin sulla mancata proroga alla scadenza del 10 marzo per l'obbligo di vaccinazione per l'iscrizione a scuola.

10/02/2018 - 14:26

"Condivido la preoccupazione per la carenza di medici di base e del SSN che potrebbe configurarsi nei prossimi anni lanciata da FIMMG e ANAAO, ma non dobbiamo dimenticare che molti giovani medici non trovano adeguati spazi lavorativi. Le assunzioni negli ospedali sono scarse, così come le convenzioni con i giovani medici di Medicina Generale.
Se è vero quindi che il numero dei  medici è in allarmante decrescita, questo non è dovuto esclusivamente all'Università o alle Scuole di specializzazione medica, che gestiscono al limite delle loro capacità un numero di studenti troppo elevato e tra i più alti d’Europa.
Le cause sono piuttosto da individuare nelle insufficienti assunzioni, nell'antiquata e rigida organizzazione del personale sanitario, negli interessi corporativi, nei diversi ed inefficienti sistemi regionali.
Con il Partito Democratico nella legislatura appena conclusa mi sono concentrato molto sul tema della formazione medica. Abbiamo introdotto il concorso nazionale per l'accesso alle Scuole di specialità, una vera conquista che premia il merito e lo studio. I contratti annuali di formazione specialistica sono stati inoltre aumentati dai 3.500 del 2013 fino agli attuali 6.000. Su questo punto intendiamo, e io stesso intendo, spenderci per un ulteriore incremento dei finanziamenti da assegnare alle borse di specialità. Il divario tra il numero di laureati in medicina e quello dei posti a disposizione nelle specializzazioni è ancora significativo. Più che dalle esigenze del Sistema Sanitario, che assume pochi giovani medici, questo fattore dipende dall'aver ampliato eccessivamente il numero di nuove iscrizioni al corso di laurea.
Vogliamo, inoltre, che sorga una vera Scuola di specializzazione in Medicina Generale, introducendo contemporaneamente la possibilità di avere una laurea abilitante in medicina.
Il Sistema Sanitario Nazionale deve essere difeso e deve poter crescere dal punto di vista scientifico, professionale ed organizzativo per poter rispondere al meglio alle esigenze presenti e future della popolazione". Lo dichiara Filippo Crimì, medico e candidato del Pd a Vicenza.

10/02/2018 - 14:25

"Il direttore del museo Egizio di Torino, Christian Greco, ha dato una grande lezione di civiltà, dignità e civismo a Giorgia Meloni, a Fratelli d’Italia e a chiunque continui ad utilizzare strumentalmente qualunque pretesto per alimentare l'intolleranza. La promozione della cultura è un valore universale; se si dimentica questo si torna a bruciare i libri". Lo dichiara Silvia Fregolent, vice presidente dei deputati Pd e candidata alla Camera nel collegio Torino - Collegno, a proposito della polemica scatenata da Fratelli d’Italia contro l’iniziativa promozionale del museo di vendere biglietti agevolati per le coppie arabe.

09/02/2018 - 19:10

“Non si capisce come la messa in onda di un’inchiesta giornalistica, la cui fondatezza viene ammessa dagli stessi esponenti del Movimento 5 stelle e dal loro leader Di Maio tanto che da portare all’espulsione degli ex capigruppo Martelli e Cecconi, possa essere censurata tirando in ballo la par condicio. Che c’entra la legge sulla parità di accesso ai mezzi di informazione con la messa in onda di una notizia, che sta terremotando i vertici di un partito? Il fatto che coinvolga uomini politici nulla toglie al dovere di cronaca”.

Lo dichiara il deputato dem, Vinicio Peluffo

 
09/02/2018 - 19:08

“Alcune voci anonime, riportate sulla stampa, sosterrebbero che il servizio delle Iene sul caso rimborsopoli del Movimento 5 stelle potrebbe non andare in onda per presunte motivazioni di par condicio. Si tratta di un caso senza alcun fondamento, Mediaset farebbe bene a smentire subito queste voci e farebbe bene a smentire anche il potenziale conflitto di interessi dietro un episodio del genere, visto che con il Movimento 5 stelle si candida un ex inviato proprio delle Iene”.

Così il deputato Dem Marco Di Maio, candidato del Partito democratico alle elezioni politiche del 4 marzo.

09/02/2018 - 18:53

“L'aggressione a Mariagrazia Mazzola, mentre svolgeva il suo lavoro per il servizio pubblico, è un atto di una gravità inaudita. A lei va tutta la nostra solidarietà. Ci deve essere una risposta immediata. Bari e la Puglia sono terre le cui comunità hanno sempre combattuto e sconfitto la criminalità. I vigliacchi che fanno i duri sono sempre stati assicurati alla giustizia e per  questo atto vergognoso e vile ci vuole un esempio ancora più forte.Lo Stato c'è e si vedrà”.

Lo dichiara il deputato dem epresidente della commissione Bilancio Francesco Boccia

09/02/2018 - 18:30

"Tutta la mia solidarieta' alla giornalista Mariagrazia Mazzola, aggredita vigliaccamente mentre svolgeva il suo lavoro per il servizio pubblico. Si tratta di un atto gravissimo che va fermamente condannato. La criminalita' pensa ancora di poterla fare da padrona ma lo Stato c'e' e la Puglia, terra democratica e ospitale, sapra' isolare i violenti". Lo afferma, con una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd.

09/02/2018 - 18:15

“Non si capisce come la messa in onda di un’inchiesta giornalistica, la cui fondatezza viene ammessa dagli stessi esponenti del Movimento 5 stelle e dal loro leader Di Maio tanto che da portare all’espulsione degli ex capigruppo Martelli e Cecconi, possa essere censurata tirando in ballo la par condicio. Che c’entra la legge sulla parità di accesso ai mezzi di informazione con la messa in onda di una notizia, che sta terremotando i vertici di un partito? Il fatto che coinvolga uomini politici nulla toglie al dovere di cronaca”.

Lo dichiara il deputato dem, Vinicio Peluffo

09/02/2018 - 18:12

“Alcune voci anonime, riportate sulla stampa, sosterrebbero che il servizio delle Iene sul caso rimborsopoli del Movimento 5 stelle potrebbe non andare in onda per presunte motivazioni di par condicio. Si tratta di un caso senza alcun fondamento, Mediaset farebbe bene a smentire subito queste voci e farebbe bene a smentire anche il potenziale conflitto di interessi dietro un episodio del genere, visto che con il Movimento 5 stelle si candida un ex inviato proprio delle Iene”.

Così il deputato Dem Marco Di Maio, candidato del Partito democratico alle elezioni politiche del 4 marzo.

09/02/2018 - 12:42

 “Lo scandalo rimborsi è un caso da manuale di insabbiamento a cinque stelle. Da giorni erano a conoscenza dell’inchiesta delle Iene che ha svelato non sappiamo ancora bene quali magagne dietro ai comportamenti degli ex capigruppo Cecconi e Martelli sui rimborsi della Camera.
Domenica scorsa hanno scritto sul loro blog che era stato tutto risolto. Poi hanno fatto sparire i due candidati: cancellati i profili facebook, allontanati dalla campagna, cellulari spenti. Un modo un po’ singolare di procedere, visto che i due sono candidati con seggio blindato: pensavano di arrivare al 4 marzo così? Dopo che i quotidiani e il Partito democratico hanno sollevato il caso, dopo 3 giorni di sparizione, hanno dovuto ammettere che i problemi non erano stati risolti. Hanno lanciato la solita bufala del ritiro della candidatura, procedura inesistente inventata da Di Maio, dicendo ancora una volta che ora tutto era rientrato. Di Maio si è detto addirittura orgoglioso dei suoi due deputati, peraltro due fedelissimi proprio della sua corrente.  Ma l’orgoglio è durato una sola notte. Ora il Movimento 5 stelle dice che vorrebbe espellerli. Sarebbe il colmo: prima li paracadutano in Parlamento con un seggio blindato e poi sperano di lavarsene le mani. Così Cecconi e Martelli resteranno col loro seggio blindato alla Camera, pagati dagli italiani”. Così Silvia Fregolent, vicepresidente Gruppo Pd.

09/02/2018 - 12:22

"La Giornata di Raccolta del Farmaco, che si terrà domani sabato 10 febbraio, è ormai un appuntamento atteso e dall’importante valore culturale e solidale". Lo dichiara Maria Chiara Gadda, deputata del Partito democratico e promotrice della legge contro lo spreco alimentare, di farmaci e altri prodotti.
"L’accesso ai farmaci e alla cure - spiega - come la possibilità di alimentarsi in modo sano ed equilibrato -  per molte persone è reso difficile dal disagio economico e dall’emarginazione. Appuntamenti collettivi come questo, assieme a iniziative legislative come la legge contro gli sprechi, cercano di rispondere a questi due bisogni primari delle persone. E lo fanno attivando la rete della solidarietà, valorizzando il ruolo delle donazioni, della responsabilità sociale d’impresa e di un rinnovato senso di comunità. Questa spinta culturale e legislativa ha favorito la partecipazione di tanti soggetti diversi -  imprese, enti del terzo settore, cittadini, istituzioni - che si impegnano per un obiettivo comune. A ogni edizione, la Giornata di Raccolta del Farmaco registra una adesione di cittadini e operatori sempre maggiore, e questo dimostra che la solidarietà e la consapevolezza nei confronti di questi temi è un patrimonio da coltivare ogni giorno. La legge contro lo spreco alimentare nell’ultima legge di Bilancio 2018 è stata ulteriormente migliorata, anche grazie al contributo di associazioni come Banco Farmaceutico: meno burocrazia e regole fiscali più semplici. Si potranno poi donare oltre agli alimenti anche i medicinali, gli articoli di medicazione, i prodotti per la cura della persona e della casa e quelli di cartoleria".
"Insomma, recuperare e donare è un bene per tutti, sprecare non ha senso", conclude la deputata Maria Chiara Gadda, componente dell’esecutivo nazionale PD.

09/02/2018 - 12:21

Cittadini usati come macchina da voto

“La casa di vetro dei 5 stelle è diventata un bunker blindato. Il movimento 5 stelle si è presentato ai cittadini dicendo di voler rendere le istituzioni e la politica trasparenti, quello che ora stanno dimostrando, invece, è solo tanta opacità”.
- lo dichiara Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico e candidata alle prossime elezioni politiche -
“Dal piccolo imprenditore amico degli Spada, che vive in una casa popolare a 7 euro candidato col seggio blindato nel collegio Lazio 03; alla rimborsopoli che li ha travolti per aver utilizzato i fondi Ue per missioni legate non alla politica europea, ma alle campagne di Luigi Di Maio in Italia; dalla finta eliminazione dalle liste di Sara Cunial, che aveva condiviso contenuti no-vax, ben piazzata invece nelle liste del Veneto 02; ai programmi elettorali copiati senza scrupoli. Oggi – sottolinea la deputata Dem - scoppia il caso Cecconi e Martelli sui mancati rimborsi: Di Maio chiede l’espulsione, loro annunciano di rinunciare all’elezione, ma restano in lista e chiedono il voto agli elettori”.
“I cittadini, a cui dicevano di tenere tanto i pentastellati, ora sono usati solo come una macchina da voto- conclude Di Salvo - a cui non si deve trasparenza e tantomeno verità”.

08/02/2018 - 19:57

"Io penso che Salvini non si renda conto dei rischi che fa correre al Paese dichiarando guerra alla religione islamica. Dice cose irresponsabili, una dietro l'altra. Ieri ha attaccato la riforma carceraria il cui cuore è quello di far uscire rieducati e riabilitati, dopo una pena giusta e certa, detenuti che in questo modo non tornano a fare i delinquenti. Oggi spara sull'Islam, attaccando non fanatici ed estremisti ma mettendo insieme tante persone (nel mondo ormai sono quasi due miliardi) che vivono la loro religione rispettando gli altri e le regole. Offendere sentimenti religiosi vissuti con responsabilità e spirito di dialogo, significa essere incendiari, altro che tutori della sicurezza".      

Così il deputato Pd Walter Verini, nel corso di una intervista a TGCOM 24.

08/02/2018 - 19:55

Ora proseguire con #ProgrammaPd

“È singolare che chi, come il centro destra,  ha reintrodotto le dimissioni in bianco dopo che una mia legge le aveva eliminate ora apra una polemica in merito ai dati sull’andamento demografico”. Così in un post su Facebook Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati Dem e responsabile del dipartimento mamme del Partito Democratico.

Abbiamo messo uno stop alle dimissioni in bianco  e  introdotto misure per estendere rafforzare i congedi parentali per madri e padri, ora bisogna andare avanti su questa strada, realizzando le proposte del #ProgrammaPd per far aumentare l’occupazione femminile e per destinare un assegno universale di sostegno al costo dei figli, dalla nascita fino alla maggiore età.”

08/02/2018 - 19:51

“Una soluzione definitiva al problema del trattamento pensionistico dei lavoratori esposti all’amianto della ditta Zignago di Fossalta di Portogruaro”. La chiede la deputata del Partito democratico Sara Moretto, dopo l’incontro di questo pomeriggio con i lavoratori, con una lettera indirizzata al presidente dell’Inps Tito Boeria e ai ministri del Lavoro e dell’Economia Giuliano Poletti e Pier Carlo Padoan.

“I lavoratori – sottolinea - esposti per più di 10 anni all’amianto, si vedrebbero riconosciuta l’anticipazione dell’età pensionabile ma non il corrispondente risarcimento. Nella mia attività parlamentare ho posto la questione in diverse occasioni attraverso una risoluzione in Commissione Lavoro, degli emendamenti alle Leggi di bilancio 2017 e 2018 e due ordini del giorno accolti come raccomandazione dal Governo. Resto convinta che questa questione, pur riguardando un numero assai limitato di persone, abbia a che fare con la correttezza del rapporto tra Stato e cittadini e che risolverla rappresenterebbe la piena applicazione delle norme sul riconoscimento dei rischi per la salute legati l’esposizione all’amianto. Lo dimostra l'attenzione che l'Ona - Osservatorio nazionale amianto sta riservando al problema”.

“Da qui la richiesta di intervento al Governo e di incontro al Presidente Boeri, assieme a una delegazione dei lavoratori interessati al fine di affrontare la questione e individuare le possibili soluzioni”, conclude.

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