n. 37 - 23 Marzo 2019

UNA GRANDE OCCASIONE MANCATA

di Lisa Noja

 

Ponendo la decima fiducia, la maggioranza ha approvato alla Camera le due misure bandiera di Lega e 5Stelle: Quota 100 e Reddito di cittadinanza.
Avevano detto che Quota 100 serviva per abolire la Legge Fornero. Chiariamo subito: la Legge Fornero resta lì dov'è, hanno mentito agli italiani. Dispiace che, pur a fronte di ingenti risorse stanziate, vada sprecata una grande occasione per superare alcune rigidità di quella legge, rigidità che i governi precedenti avevano iniziato ad affrontare con le salvaguardie. Si potevano rafforzare misure strutturali che consentissero il pensionamento anticipato per chi svolge lavori gravosi o usuranti. Inserire correttivi rivolti a chi nella propria vita non ha potuto avere una continuità contributiva: le donne, per esempio, su cui spesso grava la cura nelle famiglie, o le persone che hanno avuto prolungati problemi di salute. Invece no: il governo ha scelto una misura che non è strutturale (dura solo tre anni) e che si rivolge a una platea molto ristretta. Trascorsi i tre anni, e dopo aver speso più di 20 miliardi, tutti i problemi strutturali legati alla Fornero resteranno irrisolti. Non era facile, ma ci sono riusciti.
La seconda misura bandiera è il reddito di cittadinanza. Guardate, chiariamoci: qui nessuno è contrario alla lotta alla povertà, all’emarginazione, all’esclusione sociale. Il problema è che per realizzare finalità tanto ambiziose bisognerebbe avere almeno la curiosità di capire le condizioni in cui vivono le persone povere, emarginate ed escluse e l’umiltà di ascoltare chi le sostiene da anni. Non bastano le buone intenzioni. Perché essere poveri non significa solo non avere cibo, non avere vestiti, non avere un tetto sopra la testa: essere poveri, come spiega il premio Nobel, Amartya Sen, significa non avere la possibilità di svolgere la vita che si amerebbe vivere. La povertà è carestia di libertà effettiva di realizzare il proprio progetto di vita. Questa carenza di libertà richiederebbe una presa in carico complessiva e multidimensionale, differenziando tra adulti e bambini, tra persone con disabilità, anziani, giovani. A questo serviva il reddito di inclusione! La maggioranza invece, ha scelto di inserire tutti in un unico grande calderone gestito dai centri per l'impiego; centri privi di competenze specifiche sulla povertà e sul disagio sociale. Ma non basta, questo provvedimento lascia indietro i senza dimora, lascia indietro le famiglie numerose, le persone con disabilità, trattate peggio delle altre famiglie, non riconoscendo che, a parità di reddito, quelle famiglie sono più povere.
Infine – ed è forse la cosa peggiore - crea un tale pasticcio che in futuro sarà difficile riproporre una misura di contrasto alla povertà credibile e accettabile dagli italiani.

TEMI DELLA SETTIMANA

REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100: SPERPERO DI RISORSE,  SOLUZIONI FRAGILI

Creano distorsioni e ingiustizie

Il cosiddetto Decretone - il DL 4/2019 riguardante il reddito di cittadinanza e quota 100 – è il frutto avvelenato delle mirabolanti promesse elettorali, sia di quelle effettuate durante la campagna elettorale per le politiche, sia di quelle in vista delle europee, nel tentativo di nascondere i disastri in economia con la propaganda. Di Maio ha dichiarato che con questo decreto si abolisce la povertà (sic); e il suo sodale Salvini aveva promesso di abolire la Legge Fornero. Non fanno né l’una, né l’altra cosa. Sperperano soldi dei cittadini creando distorsioni e ingiustizie, fingono di affrontare i problemi creandone di nuovi. Mentre purtroppo l’Italia è entrata in recessione e i due vice premier più che offrire soluzioni sono parte del problema.

 

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AL CONSIGLIO EUROPEO IL GOVERNO ARRIVA IMPREPARATO E ISOLATO

Non è con le gite da turisti che si difendono gli interessi dell'Italia

II prossimo Consiglio europeo si occuperà di problematiche estremamente delicate; il governo però arriva ancora una volta impreparato, isolato all'esterno e in conflitto al proprio interno. Il Paese non si difende andando a Strasburgo in gita. Lasciare le deleghe in bianco alla Cancelliera Merkel non è un modo autorevole di rappresentare il nostro Paese in Europa; lasciare la sedia vuota durante le commemorazioni delle vittime di Strasburgo non è un modo serio di rappresentare il nostro Paese e, soprattutto, accettare passi indietro, come abbiamo visto in questi mesi, sulla riforma del Regolamento di Dublino e sul ricollocamento dei richiedenti asilo, non vuol dire tutelare i nostri interessi, ma vuol dire l'esatto contrario: continuare ad alimentare preoccupazioni, problemi e tensioni sui tavoli europei nella gestione delle politiche migratorie.

 
 

FERMATA LA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUL  DEGRADO DELLE CITTÀ

Per 5 Stelle e Lega priorità solo in campagna elettorale

Dispiace che la maggioranza non abbia voluto cogliere l'opportunità di proseguire insieme il lavoro sulle città: una Commissione d'inchiesta sullo stato delle periferie e il degrado della città è infatti un problema che riguarda tutti.
La proposta della Commissione nasce anche dal buon lavoro che è stato svolto nella precedente legislatura, arrivando ad approvare all'unanimità la relazione conclusiva della Commissione, che analizzava criticità, offriva spunti di lavoro, dava delle possibili soluzioni da approfondire. Ci aspettavamo che dopo il caos prodotto con il bando periferie, la maggioranza avesse capito che le città meritano un'attenzione concreta. Purtroppo tutto questo non è avvenuto, ancora una volta si sono tradite le promesse.

 
 

QUESTION TIME

PERCHÈ IL PATROCINIO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AL CONGRESSO DI VERONA?

Abbiamo chiesto al governo quali siano stati i criteri che hanno portato alla concessione del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri al World congress of families di Verona, organizzato da associazioni che fanno politiche secondo noi contrarie alle libertà costituzionali. Anche perché si scrive “Congresso delle famiglie” e si legge “propaganda”: dietro si nasconde l'affermazione di un modello retrivo di società a cui stanno cercando di portarci anche attraverso altri provvedimenti, ad esempio il “DDL Pillon”.
Grazie alla nostra battaglia, alla fine il governo ha ritirato il patrocinio al Congresso delle Famiglie.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Unione europea
Da lunedì, relazione della XIV Commissione.

Percorso formativo in ambito militare
Da lunedì, discussione della proposta di legge per un progetto sperimentale.

Politica economica
Da lunedì, discussione di una mozione concernente iniziative alla luce dei dati economici.

Città
Da martedì, discussione sull'istituzione di una Commissione d'inchiesta sullo stato di sicurezza e degrado.

Violenza domestica
Da mercoledì, discussione del disegno di legge di modifica del codice di procedura penale.

 

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