n. 62 - 19 ottobre 2019

NATO E UE FERMINO L'AGGRESSIONE TURCA

Solidarietà al popolo curdo 

L'immagine di Hevrin Khalaf - leader politica e attivista, violentata e poi uccisa barbaramente in un agguato da miliziani filoturchi nel Kurdistan siriano -  campeggiava nelle tante manifestazioni che si sono tenute in tutto il mondo per condannare l'aggressione militare voluta da Erdogan e per esprimere solidarietà al popolo curdo, ancora una volta vittima di un disegno di annientamento e di pulizia etnica. I curdi in Siria hanno dato un contributo decisivo alla sconfitta dell'Isis, nella difesa di Kobane e nella riconquista di Raqqa con un costo di vite altissimo. Ma oggi i protagonisti della sconfitta militare dell'Isis vengono aggrediti dalla Turchia, un Paese membro della NATO e ancora formalmente candidato all'ingresso nell'Unione europea. Se l'azione di Ankara rimarrà impunita, l'autorevolezza e l'efficacia del diritto internazionale subiranno un pesante danno. L'Unione europea ha dato un primo segnale di reazione comune al quale ci auguriamo ne seguano altri, ancora più decisi. Bisogna fermare questa guerra. 

TEMI DELLA SETTIMANA

CONSIGLIO EUROPEO

Più Europa per difendere la nostra economia

Il vertice ha in agenda la definizione del quadro finanziario pluriennale, con il quale si decide il contributo degli Stati membri al bilancio europeo e le modalità di spesa delle risorse tra il 2021 e il 2027. Lo slancio dell'economia europea ha recentemente subito un forte rallentamento a causa delle grandi tensioni commerciali internazionali, e questo impone da subito una presa di posizione forte, unita e compatta dell'Europa. I dazi statunitensi sono l'espressione massima del sovranismo e del protezionismo commerciale, e rappresentano una misura sbagliata e pericolosa. Il messaggio che vogliamo rivolgere in Consiglio ai sovranisti è questo: mettiamo da parte la propaganda, lavoriamo insieme a Bruxelles per tutelare la nostra economia, perché per proteggere il nostro export nel quadro del WTO o con misure di compensazione c'è bisogno di più Europa, non di meno Europa. Attenzione però, se a fronte dell'aumento del finanziamento in settori come la ricerca, l'innovazione, l'ambiente, si immaginano a titolo compensativo risparmi alle risorse della PAC o alla politica di coesione, noi dovremmo opporci con forza. No a tagli insostenibili per la politica agricola comune italiana. Così come è giunto il momento di prevedere una web tax europea; e un'indennità europea di disoccupazione per tutti i giovani che perdono temporaneamente il proprio lavoro. L'impegno dell'Italia deve essere rivolto a difendere la consapevolezza che l'Unione rappresenta una grande opportunità. Non è la causa dei problemi che affliggono le nostre società, ma è l'unica possibile soluzione nel contesto politico ed economico internazionale.

 

CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DELLE DONNE CON DISABILITÀ 

Maggiore attenzione alle discriminazioni multiple

L'indifferenza, o la poca sensibilità, nelle politiche di inclusione delle persone con disabilità è stato un elemento per troppo tempo ignorato, nonostante la voce di molte donne e di molte associazioni. Siamo chiamati a prevenire, noi siamo chiamati a combattere la violenza di genere prestando particolare attenzione alle donne e alle ragazze con disabilità anche attraverso l'istituzione di un osservatorio europeo sulla violenza di genere, a sostenere la ricerca e l'innovazione per quanto riguarda lo sviluppo di prodotti e servizi di sostegno e ad attuare politiche che promuovano una piena e totale accessibilità, ad attuare politiche di prevenzione, di riabilitazione e d'integrazione anche attraverso una pedagogia sociale. 

QUESTION TIME

SALVINI FA UN USO IMPROPRIO DELLE DIVISE, SERVE RISPETTO

Abbiamo evidenziato alla Ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, il carattere inaccettabile dell'uso a fini propagandistici di simboli che appartengono a tutti. Nell'interrogazione abbiamo fatto riferimento agli ultimi ultimi episodi che riguardano l'ex-Ministro Salvini, il quale cerca di annettere l'immagine di forze di polizia a sé e alla propria parte politica. Le forze dell'ordine sono al servizio dello Stato, dunque al servizio di tutti i cittadini e le cittadine indipendentemente dal loro orientamento politico. Per questo riteniamo il comportamento di Salvini grave, perché si rischia di ledere il prestigio e l'imparzialità delle stesse forze dell'ordine.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Libere professioni
Lunedì ore 15.00, esame delle mozioni concernenti iniziative a sostegno delle libere professioni e delle imprese.

Legge salva mare
Martedì ore 14.00, esame del disegno di legge per il recupero dei rifiuti in mare e la promozione dell'economia circolare.

Sicurezza cibernetica
Mercoledì ore 10.00, esame del disegno di legge in materia di sicurezza nazionale cibernetica.

 

 

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