n. 71 - 23 dicembre 2019

   UNA LEGGE DI BILANCIO CHE ABBASSA LE TASSE E RIDUCE LE DISUGUAGLIANZE

Approvata la manovra per il 2020

Questa legge di Bilancio è stata costruita in tempi stretti e ha ereditato dal precedente governo un quadro di semi-stagnazione. Dovevamo rimediare ai disastri leghisti, mettere in sicurezza il Paese, bloccare l’aumento dell’Iva e abbassare le tasse. L’obiettivo principale della nostra azione di governo è rilanciare la crescita economica e l’occupazione. Inoltre, dopo mesi di voci sull’uscita dall’euro, vertici europei disertati e messaggi di odio, era necessario ricostruire la credibilità internazionale dell’Italia. Non sono traguardi facili ma in 100 giorni abbiamo finalmente invertito la rotta e, pur nelle difficoltà, abbiamo approvato una legge di Bilancio che riduce le disuguaglianze, aumenta i soldi in busta paga per i lavoratori, abolisce il super ticket sanitario, torna ad investire, lancia un piano per l’ambiente, combatte l’evasione e ridà fiducia all’Italia.

 

QUESTION TIME

CRISI LIBICA

Quali i prossimi passi?

Abbiamo chiesto al ministro Di Maio, reduce dalla missione in Libia, quale sarà la strategia del governo per cercare di venire a capo di una situazione che si fa più complessa e difficile ogni giorno che passa. Di Maio ha ammesso con onestà che è stato perso del tempo e che il precedente governo si era concentrato su false crisi, trascurando invece la situazione libica, dove si sta conducendo una guerra per procura, combattuta sul terreno libico da potenze straniere (in primis Turchia e Russia). La visita di Di Maio ha segnato comunque una prima svolta importante: una discontinuità che il Partito Democratico incoraggia e sostiene. Ma non basta, secondo noi occorrerebbe: impegnarsi a fondo e da protagonisti nella nuova strategia europea, resa possibile dalla discesa in campo della Germania per la prima volta e la nomina di uno speciale inviato italiano; aumentare la nostra pressione diplomatica su Russia e Turchia affinché interrompano le forniture dirette e indirette di armi alle parti in conflitto (in violazione dell’embargo Onu); vigilare con attenzione sulle conseguenze che l’escalation militare comporta sui civili libici e sui campi di detenzione per migranti, le cui condizioni erano già scandalose e che oggi sono diventate del tutto inaccettabili per qualsiasi standard internazionale.

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IN AULA A GENNAIO

Mozioni
Da mercoledì 8, discussione delle mozioni riguardanti: la situazione di Hong Kong; promozione delle maratone sportive; iniziative volte a far fronte alla carenza di segretari comunali.

 

 

 

 

 

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