n. 85- 25 aprile 2020

INFORMATIVA DI CONTE SU COVID 19

Prevalga lo spirito di collaborazione per una nuova primavera europea

 

In Aula per prima cosa abbiamo rinnovato il cordoglio per le vittime di questa pandemia e la vicinanza ai loro cari, ai loro familiari. E abbiamo ringraziato i medici, gli infermieri, il personale sanitario, la Protezione civile, i volontari, i lavoratori e le lavoratrici che a rischio della loro salute hanno tenuto aperte le aziende fondamentali. E tutti i cittadini, che con il loro senso civico, ci permettono di vedere una piccola luce in questa notte buia in cui siamo immersi. Non esisteva un libretto delle istruzioni per questa grande crisi: non c'era, non era disponibile. È la crisi più grave dalla Seconda guerra mondiale, e ce lo ricordano anche i dati drammatici dell'economia, con un lavoratore su due costretto all'inattività, una previsione di calo del prodotto interno lordo a doppia cifra. Siamo di fronte a una sfida senza precedenti. Abbiamo sottolineato l’importanza di chiedere una nuova autorizzazione allo sforamento. Abbiamo bisogno di questi soldi: abbiamo assolutamente bisogno di riuscire a dare speranza ai nostri cittadini, a dare speranza ai nostri imprenditori. Sull'Europa vanno dette parole di verità. Non basta urlare in Europa, bisogna farsi capire. Abbiamo visto più Europa negli ultimi venti giorni di quanto ne abbiamo visto negli ultimi vent’anni. Abbiamo espresso il convinto appoggio dei Democratici italiani nell’impegno per una rinascita europea, per un nuova primavera. Proprio a marzo del 1957 abbiamo avuto il Trattato costitutivo della Comunità Economica Europea, qui a Roma, è il momento giusto per riportare con forza la nostra visione fortemente europeista, fortemente interessata al multilateralismo, fortemente interessata alla cooperazione tra gli Stati e non alla competizione tra gli Stati. E lo ricordiamo oggi, mentre ci stiamo apprestando con gioia a celebrare e a ringraziare la Resistenza e il 25 aprile, che ci ha donato la libertà.

TEMI DELLA SETTIMANA

APPROVATO IL DECRETO CURA ITALIA

Misure per il Ssn, per i cittadini, per i lavoratori, per le imprese

Approvato il decreto Cura Italia, il quale contiene misure per sostenere il Servizio sanitario nazionale e i cittadini, le famiglie e le imprese in questa difficile battaglia contro il covid19 e per superare le difficoltà causate dal lockdown. Si interviene su quattro fronti principali e si prendono altre misure settoriali. Per prima cosa si punta a potenziare il Sistema sanitario nazionale, la Protezione civile e gli altri soggetti pubblici che in queste settimane sono in prima linea per contrastare l’emergenza. Il secondo obiettivo è quello di sostenere l’occupazione e i lavoratori, attraverso l’estensione delle misure speciali in tema di ammortizzatori sociali e prevedendo norme speciali in materia di riduzione dell'orario di lavoro e di sostegno al reddito. Si vuole poi supportare il credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia. Si stabilisce la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi ed altri adempimenti fiscali e incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro. Previsti inoltre: la sospensione del mutuo per la prima casa dei lavoratori dipendenti, autonomi e i professionisti che abbiano subito forti ripercussioni di stipendi e entrate. Il bonus baby sitter.

Un indennizzo di 600 euro per i lavoratori autonomi e le partite Iva. La Cassa integrazione in deroga è stata estesa all'intero territorio nazionale per tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. Anche le aziende con meno di 5 dipendenti possono ricorrere alla cassa integrazione in deroga. Potenziato il Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi.

 

GRAVE SITUAZIONE IN PIEMONTE

Squadra Cirio non all’altezza

Abbiamo presentato un’interpellanza urgente al ministro della Salute per denunciare tutta l’incompetenza, il pressapochismo e l’ignoranza della squadra voluta dal presidente della Regione Piemonte per gestire l’emergenza Coronavirus. Un aspetto già evidenziato più volte dall’opposizione in Consiglio regionale e da noi parlamentari, oltre che dalle rappresentanze degli operatori sanitari. La Lega, purtroppo, non ha a disposizione una classe dirigente di livello e lo sta dimostrando in questi mesi alla guida del Piemonte. Ben vengano, quindi, gli ispettori governativi in vista della Fase-2: non c’è più tempo da perdere.

QUESTION TIME

BENE I 12 MILIARDI PER LE PMI

Abbiamo chiesto al ministro Patuanelli quante risorse intenda impegnare il governo con misure a fondo perduto per assicurare il sostegno alle piccole e medie imprese, sia per far fronte nell’immediato all’emergenza, sia nella fase  di ripartenza delle attività produttive. La chiusura forzata e prolungata a seguito dell’emergenza Coronavirus è una situazione straordinaria che non ha precedenti nella storia della nazione ed è indubbio che il governo si sia attivato prontamente per la tenuta del sistema economico e dell’occupazione con il decreto Cura Italia e con quello di Accesso al credito, investendo importanti risorse per garantire gli ammortizzatori sociali, sostenere il reddito dei lavoratori e favorire il mantenimento della liquidità delle imprese. Le Pmi sono la spina dorsale del Paese, e con 7 milioni di lavoratori ne rappresentano il nerbo vitale. Siamo dunque soddisfatti della risposta del ministro che ha annunciato 12 miliardi destinati alle Pmi per bollette, affitti e finanziamenti a fondo perduto.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

DEF
Mercoledì dalle ore 9.30, esame del Def e della relazione sullo scostamento di Bilancio.

Question Time
Mercoledì ore 15.00

Decreto Covid
Da mercoledì dalle ore 16,30, esame del decreto recante misure per fronteggiare emergenza COVID.

Informativa Conte
Giovedi alle ore 10,00, informativa urgente del Presidente del Consiglio  sulle iniziative del governo per la ripresa delle attività economiche.

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