Ue: P. De Luca, governo italiano sconfitto su tutta la linea

  • 02/07/2019

 “Auguri e complimenti a Ursula Von Der Leyen per la proposta alla presidenza Commissione, a Christine Lagarde per la presidenza della Bce, a Charles Michel per la nomina a presidente del Consiglio europeo e a Joseph Borrell per la designazione come Alto rappresentante per la politica estera”. Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo del Partito democratico in commissione Politiche europee alla Camera, a proposito delle designazioni dei vertici Ue.

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Sanità: Rizzo Nervo-Rossi, nomine Iss penalizzano Emilia Romagna

  • 06/02/2019

“Sui criteri di nomina dei componenti del Consiglio Superiore di Sanità, decisi ieri con un decreto dalla ministra della Salute, Giulia Grillo, occorre segnalare alcune criticità, che si aggiungono a quelle già segnalate della pressoché totale assenza di donne (solo tre su trenta) e alla controversa indicazione di chi aveva in passato caldeggiato il cosiddetto metodo Stamina.

Sanità: De Filippo, trasparenza M5s addio su Aifa

  • 26/07/2018

“Riguardo la nomina del direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), la ministra della Salute sembra scambiare la trasparenza con la propaganda. Giulia Grillo si dice soddisfatta perché ‘93 persone hanno manifestato interesse inviando il loro cv e ora stiamo procedendo alla valutazione della documentazione trasmessa’. Siamo ormai alla pura follia. Insieme a chi valuterà le proposte giunte al ministero? La ministra ha insediato una commissione ad hoc? E chi vi partecipa? Sono tutte domande che restano senza risposta.

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Rai: Boccadutri, Gotor-Fornaro presenti in Vigilanza solo per nomine

  • 31/03/2017

“Fornaro e Gotor sono talmente preoccupati per le sorti della Rai che, pur facendo parte della Commissione di Vigilanza Rai, non partecipano mai alle riunioni, né intervengono durante le sedute”. Lo dichiara Sergio Boccadutri, deputato e componente della Commissione Vigilanza Rai.
“La loro presenza si ricorda solo quando la commissione ha votato le nomine. Come difensori del servizio pubblico non sembrano molto credibili e la scelta di attaccare il Pd per difendere i mega stipendi appare un autogol in piena regola”, conclude.

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