Recovery Fund: Bordo, risorse per ridurre disuguaglianze, sbagliato il super bonus 110% per tutti

  • 05/01/2021

"Con i soldi del Recovery Fund dobbiamo fare scelte selettive che abbiano come obiettivo una reale redistribuzione della ricchezza nel nostro Paese. Impegnare, ad esempio, oltre 20 miliardi di euro per prorogare a favore di tutti il superbonus del 110 per cento non va in questa direzione. Sul settore dell'edilizia, con le misure in atto a sostegno delle ristrutturazioni, governo e maggioranza hanno già fatto sforzi significativi, dimostrando grande attenzione.

Recovery Fund: Nardi, bene la cabina di regia sociale della Furlan

  • 03/01/2021

“E’ giusta la proposta della segretaria nazionale della Cisl, Annamaria Furlan, di coinvolgere la società italiana, le sue categorie economiche, il mondo del lavoro, il Terzo settore, nella definizione delle priorità programmatiche da finanziare con i soldi Ue. Penso quindi che vada accolta da Governo e Parlamento” così la Presidente della commissione Attività produttive alla Camera Martina Nardi commenta le parole della leader Cisl rilasciate al Sole24Ore.

Manovra. Madia, serve la collaborazione di tutti per salvare l'Italia

  • 23/12/2020

“Nel paese non c'è un clima di fiducia e noi siamo chiamati a ricostruire questa fiducia attraverso la chiarezza e la trasparenza con cui assumiamo le nostre decisioni.” Così Marianna Madia nella dichiarazione di voto per conto del Partito democratico sulla fiducia alla Manovra.

Recovery: Borghi, è benzina e non va sprecata

  • 21/12/2020

“Abbiamo ottenuto, grazie anche alla capacità di governo e parlamento, una risposta estremamente significativa dall’Europa. Non è stato un regalo ma è stata una conquista. Il Recovery non è il paese dei balocchi ma è una straordinaria assunzione di responsabilità. Sono risorse che devono servire per allinearci in termini di modernizzazione, di innovazione della nostra macchina amministrativa ad altri paesi e per far ripartire il motore dell’economia.

Recovery: P. De Luca, come ricorda Draghi occorre lavorare su progetti strategici

  • 15/12/2020

“Il #RecoveryFund è l'occasione storica per un grande rilancio del Paese. Per questo, dobbiamo lavorare su progetti strategici ad ‘alto rendimento’, come ha ricordato Mario #Draghi. Interventi che creino uno sviluppo strutturale, rendendo l'Italia più moderna, equa e competitiva”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee della Camera.

Recovery, Benamati: parole Draghi importanti, investire risorse in crescita

  • 15/12/2020

“Le parole di Draghi sul Recovery Fund e sulla necessità che i progetti da definire abbiano un alto ritorno ambientale, sociale, economico e culturale sono il vero cuore del problema. Tante risorse vanno spese per crescere. Se si sbaglia il Paese non avrà altra possibilità”. Lo scrive su twitter Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio.

Recovery: Bordo, definire nuovo patto di legislatura

  • 11/12/2020

“Il governo deve avviare subito una discussione, coinvolgendo innanzitutto il Parlamento e le parti sociali, su come spendere presto e bene le risorse del Recovery Fund. Al presidente Conte e ai ministri spetterà poi il compito di fare la sintesi con decisioni condivise e collegiali, frutto di capacità di ascolto e tensione unitaria. Nel frattempo sarebbe molto utile se tutti  abbassassero i toni del confronto.

Recovery: Fragomeli, bene accordo in Ue, con i voti di Salvini e Meloni sarebbe stato disastro

  • 11/12/2020

“Mentre a Bruxelles i leader europei gettano il cuore oltre l’ostacolo e approvano l'accordo su Bilancio Ue, Next Generation Ue, Mes e riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro 2030, consegnandoci un’Europa più forte e solidale, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, i leader della destra nostrana, sovranista e populista, ci trasmettono plasticamente, come un gioco di specchi, l’immagine del disastro a cui saremmo andati incontro se avessero guidato loro questa delicata e drammatica fase politica ed economica, con i loro voti reiterati contro gli accordi europei”.

Pagine