Governo: Berruto, Meloni si scusi per comportamento Sgarbi
Da sottosegretario turpiloqui, solidarietà a Manzi
Da sottosegretario turpiloqui, solidarietà a Manzi
“Solidarietà a Irene Manzi presa di mira da Sgarbi per averne sostenuto la necessità di un allontanamento dal ministero. Lui non smette di fare Sgarbi neanche dopo che la sua maggioranza gli impedisce ogni giorno di entrare in parlamento. È indagato per autoriciclaggio per un quadro rubato e ora fa la vittima. Non può rimanere al governo chi, sotto inchiesta, insulta le donne e non rispetta le istituzioni”. Lo dichiara Sara Ferrari dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Gli hanno perquisito casa, sequestrato materiale, iscritto lui stesso nel registro degli indagati e ha ancora il coraggio di offendere. Sgarbi oggi prende di mira Irene Manzi, a cui va la mia solidarietà, con una lunga sequela di insulti di chiara impronta sessista perché non accetta le critiche ad un comportamento inaccettabile. Il Ministro Sangiuliano prenda atto di avere un problema ai Beni Culturali e lo rimuova”. Così in una nota Valentina Ghio, vicecapogruppo del Pd alla Camera.
“Sessista, maschilista e inadeguato. Ecco chi è Sgarbi, un sottosegretario che insulta sulle pagine di giornali e sui social la deputata Manzi, a cui va la solidarietà mia e di tutto il gruppo del Pd, perché vuole buttarla in caciara. Le offese a una collega preparata e attenta vorrebbero farci dimenticare che su di lui è aperta un’inchiesta per autoriciclaggio di un quadro del 600 rubato. Chi usa certe espressioni nei riguardi delle donne, di un’avversaria, non dovrebbe avere cittadinanza nelle istituzioni.
“Purtroppo in queste ore la prestigiosa Accademia militare di Modena è assurta agli onori delle cronache per un’indagine della procura su un alto ufficiale che avrebbe umiliato con fatti e parole i suoi sottoposti e in particolare le sue sottoposte, agendo con uno spudorato sessismo e disprezzo per gli altri. Fatte salve le mie radici e cultura politica garantiste che mi impongono sempre l’uso del condizionale, temo che questo modo di intendere la gestione del potere non sia isolato.
“Ci rivolgiamo alle consigliere e ai consiglieri d’amministrazione della Rai che si riuniscono questa mattina, alla Presidente, all’amministratore delegato di viale Mazzini: per il bene del servizio pubblico l’editorialista di Libero, Filippo Facci, non può condurre un programma su Rai Due. Per aver colpevolizzato una donna che ha denunciato di essere stata violentata ma anche per il suo curriculum pieno di inciampi ed esternazioni sessiste.
Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile sport del Partito Democratico
Se il Senatore Berlusconi è ormai vittima del suo stesso personaggio, tuttavia -e per l’ennesima volta- le vittime vere solo le donne, ancora una volta utilizzare ed esibite come un trofeo di caccia. In qualità di responsabile sport del Partito Democratico invito il Senatore Berlusconi e tutti coloro che lo hanno applaudito in quel contesto, a tenere fuori lo sport da questo umorismo che non solo non fa ridere, ma è agghiacciante.
Dichiarazione di Andrea Rossi, deputato Pd
“Parole indegne, ancora più ignobili se a proferirle è un senatore della Repubblica e leader di un partito. Becero sessismo usato come goliardia. Ricordo che Meloni, Salvini e Tajani volevano Berlusconi Presidente della Repubblica”.
Lo scrive sui social la deputata Pd Laura Boldrini, commentando il video di Berlusconi alla cena di fine anno del Monza calcio.
La vignetta apparsa contro Laura #Ravetto, perché ha lasciato Forza Italia per la Lega, mi fa vomitare, è volgare, sessista e indice di un cervello totalmente privo di materia dentro la scatola cranica. Vedo che l’ha cancellata l’autore, ma non si cancella in me la certezza che quando si tratta di criticare una donna politica per le sue scelte, ancora troppe volte si usa lo sfregio sessuale, cosa che non succede mai per gli uomini. Nei tre che hanno lasciato Forza Italia c’è un uomo. Ovviamente su di lui nessuna allusione sessuale.