I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
il primo lotto della strada statale n. 2 «Cassia» va da Siena (dal viadotto di Monsindoli sulla strada statale 223 di Paganico) allo svincolo di Monteroni d'Arbia. Si tratta di una infrastruttura significativa per la viabilità e la sicurezza stradale di vasti territori della Toscana del Sud e delle regioni limitrofe;
la nuova strada eviterebbe il transito all'interno di alcuni centri abitati e creerebbe un collegamento diretto a quattro corsie tra l'attuale Cassia e la E78 Grosseto-Fano (arteria di valenza europea in via di completamento, denominata comunemente «Due Mari»);
il nuovo tracciato della strada statale n. 2 Cassia è stato approvato da Anas addirittura nel 1989. Nonostante la necessità, presente anche allora, di realizzare un tracciato maggiormente adeguato al volume e alla tipologia di traffico esistente, ad oggi non è stato ancora terminato. Di quel progetto è stato infatti realizzato soltanto il secondo lotto, di 3,2 chilometri compreso tra gli svincoli di Monteroni d'Arbia nord e Monteroni d'Arbia sud;
durante l'esecuzione delle opere, la provincia di Siena (che ha avuto successivamente in gestione la strada) ha dovuto risolvere il contratto con la ditta appaltatrice, poiché nel corso dei lavori erano emerse consistenti, ripetute e gravi difformità esecutive, tali da compromettere la buona riuscita del risultato. Ad oggi occorre pertanto completare i lavori, che risultano parzialmente eseguiti in alcuni tratti in terreni già comunque espropriati;
tale l'intervento, il cui costo è stimato in circa 100 milioni di euro, è compreso nell'Allegato 1.1 dell'aggiornamento del contratto di programma Anas-Mit 2016-2020 e precisamente nell'elenco degli interventi per i quali vengono finalizzate prioritariamente le risorse destinate ad attività di progettazione per investimenti da inserire nei successivi aggiornamenti contrattuali;
nell'ambito del Fondo investimenti, stanziato dall'articolo 1, comma 14, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, per tale intervento sono previsti finanziamenti per 90 milioni di euro. Il Fondo dovrà comunque essere ripartito con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, sulla base di programmi settoriali presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato per le materie di competenza;
sono attualmente in corso le attività propedeutiche all'avvio della progettazione definitiva del lotto in questione a cui seguirà lo sviluppo del progetto esecutivo per l'appalto dell'opera –:
quando verrà emanato il decreto citato in premessa e relativo all'articolo 1, comma 14, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che stanzia le risorse relative alla realizzazione del primo lotto della strada statale n. 2 Cassia;
se tali risorse saranno comunque sufficienti a completare l'opera;
quale sarà la tempistica prevista per la realizzazione del lotto in questione.
Seduta del 7 maggio 2020
Illustrazione e replica di Susanna Cenni, risposta del Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti Roberto Traversi
SUSANNA CENNI: Grazie, Presidente. La “Cassia” è un'arteria molto rilevante per il nostro Paese e, soprattutto, lo è per una serie di aree interne di alcune regioni, a partire dalla Toscana e dal Lazio, che sono le principali regioni interessate.
Gli interventi di ammodernamento hanno conosciuto in questi anni e vicende molto, molto complesse. Potremmo partire dalla storia di questa strada intorno agli anni Settanta, in poi, anni che portarono gli enti locali, poi, nel 1986, a un ridimensionamento dei progetti - pensate - di ampliamento, dividendo gli interventi di ammodernamento in alcuni lotti.
Negli anni, le vicissitudini, come dicevo, sono state consistenti, hanno visto passaggi di competenza, da ANAS, poi gli enti locali e, poi, nuovamente ANAS, attraversando anche la necessità di risoluzione del contratto con ditte appaltatrici per difformità nell'esecuzione dei lavori.
Oggi, noi riteniamo che sia arrivato il momento di riportare a chiarezza scadenze e risorse in modo assolutamente chiaro. Parto, soprattutto, dalla priorità che gli enti locali hanno determinato, riconosciuto, valutato negli ultimi anni e, cioè, la realizzazione del primo lotto di questa strada.
Il primo lotto della strada statale “Cassia” va da Siena (dal viadotto di Monte-Sindoli sulla strada statale n. 223 di Paganico) allo svincolo di Monteroni d'Arbia. Si tratta, come dicevo, di un'infrastruttura assai significativa per la viabilità e per la sicurezza stradale di vari territori della Toscana del sud e delle regioni limitrofe.
Questa nuova strada eviterebbe il transito all'interno di alcuni centri abitati e creerebbe un collegamento diretto, a quattro corsie, fra l'attuale “Cassia” e la E78 Grosseto-Fano (arteria, come sappiamo, di valenza europea in via di completamento, denominata comunemente “Due Mari”).
Il nuovo tracciato della strada statale n. 2 “Cassia” è stato approvato da ANAS addirittura nel 1989. Nonostante la necessità presente anche all'ora di realizzare un tracciato maggiormente adeguato al volume e anche alla tipologia di traffico esistente, ad oggi, questo tratto non è stato ancora terminato. Di quel progetto è stato, infatti, realizzato soltanto il secondo lotto. Stiamo parlando di poco più di 3 chilometri compresi fra gli svincoli di Monteroni d'Arbia nord e di Monteroni d'Arbia sud.
Durante l'esecuzione delle opere, la provincia di Siena, che ha avuto successivamente in gestione la strada, su mandato della regione Toscana, ha dovuto risolvere, infatti, il contratto con la ditta appaltatrice, perché, nel corso dei lavori, erano emersi consistenti e, purtroppo, anche ripetute e gravi difformità esecutive, tali da compromettere la buona riuscita del risultato. Ad oggi, si rende pertanto necessario completare i lavori, che risultano parzialmente eseguiti in alcuni tratti in terreni che, comunque, sono già stati espropriati.
L'intervento, il cui costo è stimato in circa 100 milioni di euro, è compreso nell'allegato 1.1 dell'aggiornamento del contratto di programma ANAS-Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 2016-2020 e, precisamente, nell'elenco degli interventi per i quali vengono finalizzate prioritariamente le risorse destinate ad attività di progettazione per investimenti da inserire nei successivi aggiornamenti contrattuali.
Nell'ambito del Fondo investimenti, stanziato dall'articolo 1, comma 14, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, per questo intervento, sono previsti finanziamenti per 90 milioni di euro. Il Fondo dovrà, comunque, essere ripartito con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, sulla base di programmi settoriali presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato per le materie di competenza.
Mi risulta che siano attualmente in corso le attività propedeutiche all'avvio della progettazione definitiva del lotto in questione, a cui dovrebbe seguire lo sviluppo del progetto esecutivo per l'appalto dell'opera. Pertanto, sono a chiedere al Governo, intanto, quando verrà emanato il decreto citato necessario in premessa e, quindi, relativo all'articolo 1, comma 14, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che stanzia le risorse relative alla realizzazione del primo lotto della statale n. 2 Cassia; poi se queste risorse saranno comunque sufficienti a completare l'opera; e infine quale sarà la tempistica prevista per la realizzazione del lotto in questione.
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ROBERTO TRAVERSI, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti. Presidente, in premessa ricordo che il tratto stradale in argomento presenta uno sviluppo complessivo di 7,6 chilometri e collega la E78 Siena-Grosseto, in corrispondenza del viadotto Monsindoli, con lo svincolo di Monteroni d'Arbia Nord in corrispondenza dell'inizio del secondo lotto della ex strada statale 2 Cassia, lotto già realizzato e in esercizio.
Com'è noto, durante l'esecuzione dei lavori del primo lotto la provincia di Siena è stata costretta a risolvere il contratto con la ditta appaltatrice, che si era resa responsabile di consistenti, ripetute e gravi difformità esecutive, compromettendo così la corretta realizzazione dell'opera. Pertanto oggi risultano parzialmente eseguite alcune opere d'arte, e per il completamento dei lavori i terreni sono stati già espropriati. Si procederà quindi alla rielaborazione del progetto definitivo di completamento, con il necessario adeguamento normativo per gli aspetti stradali, idraulici, ambientali, paesaggistici, da presentare poi agli enti competenti per l'acquisizione dei nuovi pareri.
Quanto alla ripartizione del fondo di cui all'articolo 1, comma 14, della legge di bilancio 2020, com'è evidenziato dagli onorevoli interpellanti, il comma 24 del medesimo articolo prevede l'adozione da parte del Presidente del Consiglio dei ministri di uno o più decreti su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i ministri interessati, sulla base di programmi settoriali presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato tra le materie di competenza. Pur non essendo le risorse di cui alla citata legge di bilancio finalizzate ope legis al finanziamento dell'intervento in parola, gli uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti hanno già predisposto, per quanto di competenza, la documentazione necessaria per poter assegnare allo stesso la somma di 90 milioni di euro, che si andrebbe ad aggiungere agli importi autorizzati per lo sviluppo della progettazione. Com'è ricordato dagli interroganti, l'intervento è infatti ricompreso nella sezione A1.1 dell'aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma 2016-2020 MIT-ANAS, il cui iter approvativo è in corso di perfezionamento.
Infine, circa la determinazione dei tempi di esecuzione dell'opera, così come i costi della stessa, sarà possibile dare indicazioni certe una volta ultimata la progettazione definitiva.
SUSANNA CENNI: Presidente, sottosegretario, la ringrazio per la risposta. Voglio ricavare dalla sua risposta alcune buone notizie, che sono certa saranno utili al territorio. E quindi la prima buona notizia è che le risorse saranno destinate a questa arteria, a questa strada, ma che sarà necessario ancora un lavoro di affinamento e di modifica dei progetti necessari. Ovviamente io mi auguro che questi tempi siano tempi non biblici, e quindi in modo da poter dare qualche certezza in più al territorio: perché vorrei ricordare che noi stiamo parlando di una strada che, come lei ha ricordato, ha avuto una storia molto complessa, e che nel suo tratto Sud, quello che dalla provincia di Siena va verso il Lazio, ha visto criticità molto pesanti anche recenti, con il crollo di una parte della strada, con una serie di punti che necessitano di interventi di manutenzione, e quindi della realizzazione di un piano di manutenzione. Ecco, io mi auguro che possa esserci presto anche l'occasione di un confronto diretto fra il sistema delle autonomie territoriali e il Ministero, per poter definire meglio i tempi, perché ovviamente a questo punto diventa fondamentale capire entro quali tempi si potranno iniziare eventuali lavori, e quindi procedere alla realizzazione di questo snodo, che resta fermo sinceramente da troppo tempo.