I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
il PNRR ha destinato alla missione Salute 15,63 miliardi di euro, pari all'8,16 per cento dell'importo totale, per sostenere importanti riforme e investimenti a beneficio del Servizio sanitario nazionale, da realizzare entro il 2026;
il decreto del Ministro della salute 23 maggio 2022, n. 77 ha previsto la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale includendovi case e ospedali di comunità;
nel suddetto decreto è stata prevista l'attivazione di case di comunità definite come luoghi fisici e di facile individuazione ai quali i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria e sociosanitaria e di ospedali di comunità (OdC), strutture sanitaria di ricovero che afferiscono alla rete di offerta dell'assistenza territoriale e svolgono una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell'autonomia e più prossimi al domicilio;
la regione Lazio, come evidenziato all'interno del Piano Operativo Regionale – Investimenti Missione 6 Salute dell'aprile 2024, proprio nell'ottica del PNRR, ha previsto investimenti volti a rafforzare la capacità di erogazione di servizi e prestazioni sul territorio, destinati in modo particolare alla popolazione con cronicità, grazie al potenziamento e alla realizzazione di strutture territoriali, l'estensione dell'assistenza domiciliare, il coordinamento tra setting di cura, al fine di garantire la continuità dell'Assistenza, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con i servizi socio-sanitari;
per raggiungere le suddette finalità è stata prevista la ristrutturazione di 20 case della comunità e la riconversione di 2 ospedali di comunità all'interno dell'ASL Roma 2 da terminare entro il 2026;
nell'ambito degli interventi programmati, i servizi di sanità locale previsti nel territorio del Municipio Roma VIII hanno una centralità geografica per il quadrante e sopperiscono a un ritardo storico del territorio, registrato da parte delle istituzioni competenti, circa la dotazione di strutture adeguate all'assetto dei servizi sanitari territoriali;
in particolar modo, risulta di fondamentale importanza il recupero dell'edificio fatiscente sito in Via Cerbara, di proprietà dell'istituto Romano di San Michele, che dovrebbe essere rigenerato per diventare Casa di comunità e ospedale di comunità e, dunque, snodo centrale della sanità territoriale;
ad oggi il territorio del Municipio VIII è l'unico all'interno del comune di Roma a non disporre di alcuna struttura adibita a casa di comunità e, dunque, assume ancor più rilievo la realizzazione entro i tempi stabiliti della riqualificazione delle strutture citate –:
quale sia, nell'ambito dell'attuazione del PNRR, il cronoprogramma e l'aggiornamento circa l'intervento di realizzazione della casa di comunità dell'ospedale di comunità di Via Cerbara e del resto degli interventi da realizzarsi sul territorio del Municipio Roma VIII.
Seduta del 28 febbraio 2025
Illustrazione e replica di Roberto Morassut, risposta Sottosegretario di Stato, Claudio Barbaro
ROBERTO MORASSUT. Grazie, Presidente. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha destinato alla Missione 6-Salute 15,63 miliardi di euro. Il decreto del Ministro della Salute 23 maggio 2022, n. 77, ha previsto la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale, includendovi anche le case e gli ospedali di comunità.
In tale decreto è stata prevista l'attivazione di case di comunità, definite come luoghi fisici e di facile individuazione ai quali i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria e sociosanitaria, e di ospedali di comunità.
La regione Lazio, come evidenziato all'interno del Piano operativo regionale-Investimenti Missione 6-Salute, dell'aprile 2024, proprio nell'ottica del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha previsto investimenti mirati a rafforzare la capacità di erogazione di servizi e prestazioni sul territorio, destinati, in modo particolare, alla popolazione con cronicità, grazie al potenziamento e alla realizzazione di strutture territoriali, all'estensione dell'assistenza domiciliare, al coordinamento tra setting di cura, al fine di garantire la continuità dell'assistenza, lo sviluppo della telemedicina e una più efficace integrazione con i servizi sociosanitari.
Per raggiungere queste finalità, è stata prevista la ristrutturazione di 20 case di comunità e la riconversione di 2 ospedali di comunità all'interno della ASL Roma 2, da terminare entro il 2026, e, nell'ambito degli interventi programmati, i servizi di sanità locale previsti nel territorio del municipio Roma VIII.
In particolar modo - ecco il contenuto specifico dell'interpellanza - risulta di importanza fondamentale il recupero dell'edificio fatiscente sito in via Cerbara, di proprietà dell'Istituto Romano di San Michele, che dovrebbe essere rigenerato per diventare casa di comunità e ospedale di comunità e, dunque, snodo centrale della sanità territoriale. Per chi conosce quel lembo di territorio, si tratta dello scheletro di un edificio dismesso, anzi, abbandonato da oltre 50, 60 anni all'interno del perimetro dell'Istituto Romano di San Michele, quindi qualcosa che, ormai, fa addirittura parte del panorama cittadino e che necessita di un pronto recupero.
Ad oggi, il territorio del municipio VIII è l'unico, all'interno del comune di Roma, a non disporre di alcuna struttura adibita a casa di comunità e, dunque, assume ancor più rilievo la realizzazione di questa struttura.
Quindi, chiediamo al Governo quale sia, nell'ambito dell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il cronoprogramma e l'aggiornamento - d'intesa con la regione Lazio, ovviamente - circa l'intervento di realizzazione della casa di comunità e dell'ospedale di comunità di via Cerbara e del resto degli interventi da realizzarsi sul territorio del municipio VIII.
CLAUDIO BARBARO, Sottosegretario di Stato per l'Ambiente e la sicurezza energetica. Grazie, Presidente. Ringrazio gli onorevoli interpellanti e, con riferimento allo stato degli interventi da realizzare nel territorio del municipio Roma VIII, in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferisco quanto segue.
Gli interventi oggetto dell'interpellanza riguardano la Componente 1-Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza territoriale, della Missione 6-Salute del PNRR, per la cui realizzazione sono stati sottoscritti appositi contratti istituzionali di sviluppo con le regioni e le province autonome, che operano sotto la titolarità del Ministero della Salute.
Ricordo, al riguardo, che la Componente 1 si caratterizza per la riforma dell'assistenza territoriale, il cui articolo articolato tecnico definisce sia i nuovi modelli organizzativi di offerta sanitaria, sia standard incentrati sul principio di prossimità all'utenza.
La regione Lazio, quale soggetto attuatore dell'iniziativa in argomento, ha effettuato una programmazione, in coerenza con il DM del 20 gennaio 2022, concernente la “Ripartizione programmatica delle risorse alle regioni e alle province autonome per i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano per gli investimenti complementari”.
Nella programmazione complessiva del proprio territorio, la regione Lazio ha previsto la realizzazione di una casa di comunità e di un ospedale di comunità presso la sede identificata nell'interpellanza come “via Cerbara” e correttamente localizzati presso l'ingresso sito in via Odescalchi 37 - Palazzina scheletro
(rispettivamente codice unico di progetto C83D21004120001 e codice unico di progetto C83D21004130001).
L'unità di missione per l'attuazione degli investimenti PNRR del Ministero della Salute, con il supporto di Agenas, ha accolto la proposta e ha inserito detti interventi nel Piano operativo regionale, integrante il contratto istituzionale di sviluppo sottoscritto dalla regione Lazio.
Successivamente, lo scorso autunno 2024, il soggetto attuatore ha proposto una rimodulazione del Piano operativo che è stato sottoposto alla valutazione della citata e competente unità di missione. L'iter di modifica attivato e la relativa attività istruttoria, condotta in osservanza dei criteri di ammissibilità e ricevibilità documentale del quadro regolatorio previsto dalla normativa vigente, hanno dato luogo alla modifica del documento programmatico della regione. Nello specifico, gli interventi identificati con i 2 codici unici di progetto sopra riportati sono stati revocati dai Fondi PNRR e sostituiti con 2 interventi equivalenti, identificati nei codici C84E24000180006 e C84E24000190006 (così come deliberato dalla giunta regionale del Lazio in data 19 dicembre 2024 - DGR n. 1118/2024).
In particolare, a seguito di riprogrammazione sanitaria operata dalla direzione dell'ASL Roma 2, quale soggetto delegato all'attuazione dei progetti, la localizzazione della casa di comunità e dell'ospedale di comunità, originariamente previsti nella Palazzina Scheletro con accesso da via Odescalchi 37, è stata rivalutata, in quanto detta palazzina risulta in uno stato di tenuta sismica il cui adeguamento non appare compatibile con le tempistiche e le risorse messe a disposizione dal PNRR. A garanzia del bacino d'utenza degli abitanti del distretto VIII, è stata quindi richiesta una ricollocazione dell'intervento della casa di comunità in via del Casale de Merode 8 (distante 450 metri da Via Odescalchi 37) tramite ristrutturazione della palazzina Liuzzi, già sede di poliambulatori e prospiciente alla fermata bus 716 (De Merode-Annunziatella). Alla medesima stregua, per l'ospedale di comunità è stata richiesta la ricollocazione presso la casa della salute “Santa Caterina della Rosa”, in via Forteguerri 4, prossima alla fermata tram/bus “Largo Preneste”. Nelle aree attigue alla Palazzina Scheletro con accesso da via Odescalchi 37 - il cui terreno è concesso con convenzione di comodato d'uso alla ASL Roma 2 - sono correntemente erogati servizi sanitari ed è, attualmente, in valutazione la sostenibilità economica relativa ad azioni di demolizione per bonifica. Inoltre, a beneficio dell'utenza del distretto VIII della ASL Roma 2, è in fase di realizzazione un ulteriore ospedale di comunità, realizzato con fondi della stessa azienda che sarà attivato nel 2027 all'interno dell'ospedale per acuti realizzato con investimento aziendale e con il collaudo previsto nel 2027, dotato di radiologia ad alta tecnologia di un centro di riabilitazione ambulatoriale, con una piscina terapeutica ed un reparto di degenza, contiguo ad altra casa di comunità in fase di realizzazione presso via San Nemesio n. 21. L'unità di missione del Ministero della Salute, all'esito dell'istruttoria espletata sugli interventi oggetto della riprogrammazione, ha verificato che le nuove strutture identificate risultano coerenti, per dimensione fisica e geolocalizzazione, allo svolgimento delle funzioni previste. Le motivazioni sottese al cambiamento della localizzazione dei suddetti interventi da parte della regione Lazio sono fondate sulla anti-economicità a bonificare e ristrutturare il sito in questione, con la conseguente impossibilità di rispettare le tempistiche imposte dal PNRR Missione 6-salute. Per entrambi gli investimenti, presso i nuovi siti, è atteso il completamento dei lavori alla data del 28 novembre 2025, e la finalizzazione dei collaudi per il 31 dicembre 2025.
ROBERTO MORASSUT. Grazie, Presidente. No, assolutamente. Non posso ritenermi soddisfatto per 2 motivi. Questa replica del Governo conferma, in primo luogo, che l'edificio di Via Cerbara non sarà oggetto di un programma di riqualificazione con i Fondi del PNRR, così come stabilito già dal 2022. Ci sarebbe da chiedersi per quale motivo la regione Lazio abbia atteso così tanto dal momento dell'insediamento della nuova amministrazione per definire un nuovo programma, insieme all'ASL Roma 2, di intervento per la realizzazione di case di comunità e di ospedali di comunità che, come è stato detto nella replica del Sottosegretario, verranno localizzati in tutt'altro contesto territoriale e in altri municipi all'interno della ASL Roma 2. Quindi, resta aperto il problema della mancata erogazione di un servizio essenziale in quel municipio e questo è molto grave, perché l'intervento era stato localizzato lì proprio per soddisfare una domanda che è senza offerta. Nello stesso tempo, resta aperto il problema del recupero di quell'edificio che, a quanto sembra di capire, sarebbe destinato ad una demolizione con relativa bonifica e, quindi, alla realizzazione di un vuoto urbano all'interno del complesso dell'Istituto “San Michele”, quando invece poteva benissimo essere oggetto di un intervento, se non di recupero, almeno di demolizione e ricostruzione. Quindi, mi pare che in questo senso noi abbiamo di fronte una situazione nella quale i fondi dell'iniziale progetto vanno perduti (per quanto riguarda ovviamente il contesto del Municipio VIII), vengono dislocati e sparpagliati in altra sede, non c'è certezza peraltro sul fatto che questi fondi, queste risorse, possono essere progettati e conclusi nelle opere entro il 2026, perché siamo ormai all'inizio del 2025, quindi questa rimodulazione e questo spostamento rendono ancor più critiche le possibilità e le probabilità che questi nuovi progetti possano essere realizzati altrove e non si risolve, invece, il problema fondamentale che è oggetto di questa interpellanza, che segue e dà voce all'insoddisfazione del territorio ad un grande problema che in quel territorio esiste, cioè la realizzazione di strutture sanitarie e sociosanitarie che siano a metà tra l'offerta territoriale domiciliare e l'offerta ospedaliera. È un grande problema ovviamente della sanità nel suo complesso, ma soprattutto nei quartieri popolari e consolidati. Quindi, non mi ritengo soddisfatto e credo che, nei confronti della regione Lazio e del Governo per competenza, questo tema dovrà tornare ad essere posto con molta forza.