15/10/2024
Anthony Emanuele Barbagallo
Casu
2-00460

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro delle imprese e del made in Italy, per sapere – premesso che:

   con decreto del presidente della Regione Siciliana n. 21 Serv. 1°/SG dell'11 gennaio 2023, pervenuto il 12 gennaio 2023, protocollo camerale n. 693, il dott. Antonino Belcuore, dirigente dell'amministrazione regionale a tempo indeterminato, è stato nominato Commissario straordinario della Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura del Sud Est Sicilia in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 25 del 9 gennaio 2023, con l'incarico di rinnovare gli organi della Camera di commercio;

   con determinazione n. 1 del 24 aprile 2024 del Commissario straordinario con i poteri del presidente, avente per oggetto «Avvio delle procedure per il rinnovo del Consiglio della Camera di commercio del Sud Est Sicilia 2024 – 2029 ai sensi dell'articolo 12 della legge n. 580 del 1993 e del decreto ministeriale 4 agosto 2011, n. 156», sono state avviate le procedure di rinnovo;

   tuttavia la suddetta determina è stata poco dopo soggetta a revoca – determinazione n. 2 del 29 maggio 2024 – ai sensi dell'articolo 21-quinquies della legge 7 agosto 1990 n. 241, ossia di una norma di autotutela adottabile in caso di sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell'adozione del provvedimento; tali fattispecie non risultano ben motivate e individuate nelle premesse della determina n. 2 giustificate da «problematiche segnalate da alcune delle Associazioni di Categoria, interessate alle procedure di rinnovo,» che, per il Commissario, andrebbero a costituirsi come sopravvenuti motivi di pubblico interesse «e come tali risultano determinanti per l'intera platea di soggetti coinvolti, suggerendone la revoca espressamente prevista dall'articolo 21-quinquies della legge 7 agosto 1990 n. 241 per giungere alla fissazione di un nuovo termine di conclusione del procedimento» che, al momento non risulta essere stato fissato;

   la Camera di commercio del Sud Est Sicilia controlla con una maggioranza del 61,2 per cento la società di gestione degli aeroporti di Catania e di Comiso, la Sac Spa, ed ha conferito incarico, dal maggio 2022, così come da mandato ricevuto dai soci e da successiva pubblica gara, alla Banca Mediobanca per procedere alla vendita della maggioranza delle quote detenute nella citata Sac Spa;

   tuttavia, ad oggi, non è stato ancora pubblicato il bando di gara dopo oltre due anni dall'autorizzazione data dalla giunta camerale per le condizioni di gara necessarie per la vendita della maggioranza delle quote di Sac Spa;

   in particolare, la Camera di commercio del Sud Est Sicilia aveva stabilito un miliardo di euro come base d'asta, la gara a rilancio libero, l'inefficacia dal punto di vista delle quote di capitale, di eventuali aumenti del capitale stesso non votati all'unanimità, ma soprattutto aveva indicato, in 60 giorni, il tempo necessario per la vendita delle quote;

   la situazione appare molto confusa e si rincorrono voci sul fatto che tale ritardo sia motivato da interessi che vorrebbero far scendere il prezzo di vendita, indicato a suo tempo dal socio di maggioranza, e poterne indirizzare il percorso di privatizzazione su soggetti ben precisi;

   si tratta di voci gravi a cui rifiutiamo di credere ma ci preoccupa che, guarda caso, a partire dal maggio 2023, all'improvviso, lo standing ed i servizi del sistema aeroportuale di Catania e Comiso hanno manifestato un repentino e brusco deterioramento difficile da spiegare in considerazione del fatto che fino a pochi mesi prima era una realtà in crescita e, anche se con margini di miglioramento, con buoni bilanci;

   appare singolare il fatto che nel momento chiave di una privatizzazione miliardaria, si sia scatenata una bufera sul prodotto in vendita, nel silenzio dei soci pubblici;

   da ultimo gli stessi soci pubblici assistono inerti anche all'aumento spropositato dei prezzi dei parcheggi, lievitati in pochissimo tempo del 20 per cento e del 30 per cento, con punte del 50 per cento per la sosta breve; uno studio recente condotto da ParkVia, piattaforma online che consente di prenotare servizi in più di 2000 parcheggi aeroportuali in Europa, ha confermato le criticità della qualità dei servizi dell'aeroporto di Catania collocandolo al 13° posto su 33 scali esaminati; per lo studio citato, l'aeroporto di Catania presenta diverse criticità, dal wi-fi gratuito che manca completamente, ai lunghi tempi di accesso agli imbarchi, con conseguenti giudizi negativi, alle contestazioni sul livello di correttezza delle gare;

   inoltre la Sac è stata interessata anche da un richiamo dell'Anac a seguito della segnalazione di presunte irregolarità nella procedura di gara indetta il 23 gennaio 2023 per l'affidamento per la durata di 36 mesi del servizio di manutenzione ordinaria di riqualifica della segnaletica airside e landside dello scalo per un importo complessivo di 1.050.000 aggiudicata il 19 aprile 2023;

   ad avviso dell'interrogante viene spontaneo chiedersi se vi sia un legame tra i ritardi riscontrati nel mancato rinnovo degli organi della Camera di commercio Sud Est Sicilia e quelli connessi alla pubblicazione del bando di gara per la vendita delle quote di Sac Spa, poiché il controllo della Camera di commercio del Sud Est Sicilia, attraverso un commissario politico, potrebbe consentire una modifica delle regole di vendita, a valle di un declassamento dei servizi e dello standing dell'aeroporto di Catania;

   è necessario sapere quali siano le motivazioni che, a distanza di oltre 2 anni, determinano lo stallo nella pubblicazione del bando di gara per procedere alla vendita della maggioranza delle quote della Sac Spa, nonostante l'autorizzazione data dal socio di maggioranza che ha dettato anche le condizioni di gara necessarie per la vendita;

   è necessario altresì comprendere se le motivazioni poste a base della revoca della determina n. 1, recante rinnovo degli organi della Camera di commercio Sud Est Sicilia, siano pienamente rispondenti alle prescrizioni dettate dall'articolo 21-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, e nello specifico, sapere quali siano le problematiche che costituiscono sopravvenuti motivi di pubblico interesse tali da attivare il procedimento di revoca –:

   di quali elementi dispongano in ordine alle vicende esposte in premessa, in particolare in relazione alle criticità che esse determinano sulla piena operatività dell'aeroporto di Catania.

Seduta del 18 ottobre 2024

Illustrazione e replica di Anthony Emanuele Barbagallo, risposta del Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Tullio Ferrante

ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO. Grazie, Presidente. Con decreto del presidente della regione siciliana dell'11 gennaio 2023, il dottor Antonino Belcuore è stato nominato Commissario straordinario della Camera di commercio del Sud Est Sicilia, con l'incarico specifico, appunto, di rinnovare gli organi della Camera di commercio.

Con determinazione n. 1 - quindi la sua prima determinazione - del 24 aprile 2024, dopo ben cinque mesi dall'11 dicembre 2023, che è la data in cui la Corte costituzionale ha definitivamente fatto chiarezza sulla vicenda della Camera di commercio e degli organi camerali di Catania, ha avviato le procedure di rinnovo. Dopo poco più di 30 giorni da quella delibera che avviava le procedure di rinnovo, con sua determina in autotutela, ha revocato il provvedimento e, dopo questo stop, non sono stati avviati ulteriori procedimenti per giungere al rinnovo degli organi camerali.

Come è noto, la Camera di commercio del Sud Est controlla, con una maggioranza di oltre il 60 per cento, la Sac Spa di Catania e Comiso - quindi, la società di gestione degli aeroporti di Catania e Comiso - ed ha conferito incarico, sin dal maggio del 2022, alla banca Mediobanca per procedere alla vendita della maggioranza delle quote detenute dalla citata Sac Spa. Ad oggi, tuttavia, nonostante l'iter sia stato avviato da tempo, non è stato ancora pubblicato il bando di gara, dopo oltre due anni dall'autorizzazione data dalla giunta camerale, per le condizioni di gara necessarie per la vendita della maggioranza delle quote di Sac SpA. In particolare, nel dettaglio, a noi risulta che la Camera di commercio del Sud Est aveva stabilito un miliardo di euro come base d'asta, la gara a rilancio libero e l'inefficacia, dal punto di vista delle quote di capitale, di eventuali aumenti del capitale stesso non votati all'unanimità ma, soprattutto, aveva indicato, in 60 giorni, il tempo necessario per la vendita delle quote. Aveva indicato 60 giorni e, invece, sono passati più di due anni.

La situazione, ad oggi, appare molto confusa e si rincorrono voci sul fatto che tale ritardo sia motivato da interessi che vorrebbero far scendere il prezzo di vendita, indicato a suo tempo dal socio di maggioranza, per poterne indirizzare il percorso di privatizzazione su soggetti ben precisi. Si tratta di voci gravi a cui rifiutiamo di credere, ma ci preoccupa che, guarda caso, a partire dal maggio del 2023, all'improvviso, lo standing ed i servizi del sistema aeroportuale di Catania e di Comiso hanno manifestato un repentino e brusco deterioramento, difficile da spiegare in considerazione del fatto che, fino a pochi mesi prima, la Sac Spa era una realtà in crescita - anche se con margini di miglioramento - e con buoni bilanci. Appare del tutto singolare il fatto che, nel momento chiave di una privatizzazione miliardaria, si sia scatenata una bufera vera e propria sul prodotto in vendita, nel silenzio - e questo è un altro aspetto che ci preoccupa molto e ci perplime molto - dei soci pubblici: ricordiamo, infatti, che la Sac Spa è partecipata dalla provincia di Siracusa, dalla città metropolitana di Catania, dal comune di Catania e dal comune di Comiso.

Da ultimo, gli stessi soci pubblici, assistono inerti anche all'aumento spropositato dei prezzi per i parcheggi, lievitati in pochissimo tempo del 20 per cento e del 30 per cento, con punte addirittura del 50 per cento per i parcheggi relativi alla sosta breve. Uno studio recente, condotto da ParkVia, nota piattaforma online che consente di prenotare servizi in più di 2.000 parcheggi aeroportuali in Europa, ha confermato le perplessità e le criticità che noi abbiamo evidenziato sulla qualità dei servizi dell'aeroporto di Catania, collocandolo addirittura al tredicesimo posto tra gli aeroporti italiani, lamentando ed evidenziando nello studio una serie di criticità che sono sotto gli occhi di tutti: dal Wi-Fi gratuito che manca ai lunghi tempi di accesso agli imbarchi - con conseguenti giudizi negativi - alle contestazioni che sono state fatte dall'Anac sul livello e sulla correttezza delle gare.

A proposito, Sac Spa è stata interessata da un richiamo dell'Anac, a seguito della segnalazione di presunte irregolarità nella procedura di gara indetta lo scorso anno - il 23 gennaio 2023 - per l'affidamento, per la durata di 36 mesi, del servizio di manutenzione ordinaria di riqualifica della segnaletica, per l'importo complessivo di un milione di euro, aggiudicata mesi dopo, il 19 aprile del 23.

A nostro avviso, viene spontaneo chiedersi se vi sia un legame tra i ritardi riscontrati nel mancato rinnovo degli organi della Camera di commercio del Sud Est della Sicilia e quelli connessi alla pubblicazione del bando di gara per la vendita delle quote di Sac Spa, poiché il controllo della Camera di commercio, attraverso un commissario politico, potrebbe consentire una modifica delle regole di vendita, a valle di un declassamento dei servizi e dello standing dell'aeroporto di Catania.

Questo è il cuore della interpellanza urgente. Chiediamo inoltre di conoscere quali siano le motivazioni che, a distanza di oltre due anni, determinano uno stallo nella pubblicazione del bando di gara per procedere alla vendita della maggioranza delle quote della Sac, nonostante l'autorizzazione data dal socio di maggioranza, la quale risale ormai a oltre due anni fa. Chiediamo poi di comprendere se le motivazioni poste a base della revoca della determina n. 1 siano pienamente rispondenti alle prescrizioni dettate dall'articolo 21-quinquies della legge n. 241 del 1990 e, nello specifico, sapere quali siano le problematiche che costituiscono “sopravvenuti motivi di pubblico interesse” tali da attivare il procedimento di revoca. Infine, chiediamo di quali elementi dispongano in ordine alle vicende esposte in premessa e, in particolare, qual è l'intendimento del Governo in relazione alle manifeste criticità che impediscono una piena operatività dell'aeroporto di Catania.

TULLIO FERRANTE, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti. Grazie, signor Presidente. Onorevoli colleghi, ricordo che la vicenda di richiamata dai deputati interroganti si inquadra nel contesto del procedimento di accorpamento delle Camere di commercio della Regione Siciliana, su cui il legislatore nazionale era intervenuto con l'articolo 54-ter del decreto-legge n. 73 del 2021.

Tale norma attribuiva alla Regione Siciliana il potere di riorganizzare il sistema camerale prevedendo, nelle more di tale riordino, l'istituzione della Camera di commercio di Catania e della Camera di Commercio di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani, rimettendo ad un decreto dell'allora MiSE adottato d'intesa con il presidente della Regione Siciliana, la nomina dei rispettivi commissari, che avrebbero dovuto provvedere all'adozione degli atti strumentali ai fini dell'accorpamento e della successione nei rapporti giuridici esistenti.

Pertanto, alla nomina dei commissari conseguiva la decadenza degli organi preesistenti delle Camere di commercio, successivamente ridefinite. Sull'iter così delineato si è poi innestato il contenzioso promosso dai membri del consiglio della Camera di commercio del Sud Est Sicilia. Pertanto, nella pendenza del del giudizio, la regione ha proceduto al ripristino dell'assetto delle circoscrizioni precedenti il citato intervento normativo nazionale. L'articolata vicenda giudiziaria, che ha visto anche l'intervento della Corte costituzionale con la sentenza n. 215 del 2023, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del citato articolo 54-ter, si è conclusa con la recente pronuncia definitiva del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana che, con la recente sentenza n. 475 dell'agosto del 2024, ha annullato il decreto del MiSE del 30 marzo del 2022, attuativo del citato articolo.

Ciò posto, in merito alla revoca della determinazione n. 1 del 24 aprile 2024 di avvio delle procedure per il rinnovo del consiglio della Camera di commercio del Sud Est Sicilia, il MIMIT ha rappresentato che il commissario straordinario ha fondato tale provvedimento di revoca sulla necessità di operare approfondimenti a seguito delle richieste di supplemento istruttorio provenienti da alcune associazioni locali, al fine di garantire il rispetto dei soggetti aderenti al sistema camerale e prevenire l'insorgere di contenziosi che avrebbero potuto compromettere l'intera procedura. In ogni caso, la regione ha comunicato di aver chiesto, proprio lo scorso 15 ottobre, al commissario straordinario aggiornamenti sullo stato di avanzamento della procedura per il rinnovo del del consiglio camerale, invitandolo a definire il caso con urgenza.

Per quanto concerne, invece, il ruolo della Camera di commercio del Sud-Est Sicilia, nell'ambito della gestione della Società Aeroporto Catania (SAC), la regione ha precisato che non è mai stata adottata alcuna delibera della giunta camerale nella quale veniva fissata la base d'asta minima di un miliardo per la predisposizione del bando per la cessione di quote della società. Ciò anche in considerazione del fatto che è stato affidato un incarico agli advisor legali, tecnici e finanziari per l'individuazione del corretto valore societario, ad oggi non ancora definito. Infatti, il suddetto ente regionale ha evidenziato che gli advisor incaricati hanno potuto avviare il proprio lavoro solo nel 2023, per basarsi su dati non influenzati dalla pandemia da COVID-19 e che tengano conto della successiva ripresa delle attività, in modo da individuare l'effettivo valore della società, senza alcun condizionamento legato agli eventi pandemici.

In conclusione, rappresento che, come comunicato da ENAC, la Società SAC sta dando piena attuazione alle previsioni del Piano di sviluppo, apportando numerosi investimenti con fondi propri, che incideranno sul valore della stessa. Aggiungo anche che, grazie alle risorse stanziate con la recente sottoscrizione dell'accordo di coesione fra il Governo nazionale e la regione siciliana, sono previsti ulteriori investimenti per lo sviluppo e l'espansione delle infrastrutture degli scali di Catania e di Comiso. Tra questi, segnalo la realizzazione del nuovo Terminal B e del progetto Cargo, nonché il miglioramento delle aree security, dei varchi doganali e della viabilità interna agli scali. In merito ai parcheggi dello scalo di Catania, sono stati svolti interventi che hanno portato a un aumento dei posti auto e, di conseguenza, le tariffe si sono allineate con gli altri aeroporti nazionali.

Il complesso di questi investimenti, insieme alla crescita costante del traffico passeggeri e delle nuove rotte, come il volo Catania-New York, confermano che le vicende relative alla camera di commercio del Sud-Est non hanno avuto conseguenze negative sulla crescita degli scali di Catania e di Comiso.

Infine, evidenzio che le risultanze dell'ultimo bilancio approvato dalla società e relativo all'anno 2023, come comunicato da ENAC, evidenziano una sana situazione patrimoniale e finanziaria di SAC.

 

ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO. Grazie, signora Presidente. Abbiamo proposto l'interpellanza urgente perché riteniamo che, sulla vicenda all'aeroporto di Catania, serviva conoscere prontamente qual era l'intendimento del Governo, poiché, per troppo tempo, abbiamo assistito a silenzi colpevoli e a preoccupanti omissioni. Per questo, ci saremmo aspettati che stamattina a rispondere all'interpellanza urgente in quest'Aula ci fosse, quantomeno - senza nulla togliere all'impegno, all'attenzione, al garbo del Sottosegretario Ferrante - direttamente il Ministro Urso; a rispondere sullo stallo, che ormai va avanti da diversi anni, del bando per la privatizzazione dell'aeroporto o, altrettanto direttamente, il Ministro Salvini, per le criticità evidentissime che riguardano l'aeroporto di Catania. Per essere chiari, oggi non serviva questa difesa d'ufficio, che non è documentata da parte del Governo nazionale, né degli organi che gestiscono la società di gestione di SAC, né degli strafalcioni evidentissimi del commissario nominato dalla regione, dal commissario della camera di commercio.

Sul primo punto, è evidentissimo questo tira e molla del commissario straordinario: la sentenza della Corte costituzionale è dell'11 dicembre 2023, il bando viene pubblicato soltanto a fine aprile 2024 e avviene un nuovo stop a fine maggio 2024, dopo poco più di 30 giorni. Questo tira e molla ha garantito al centrodestra e ai centri di potere, che il centrodestra rappresenta in Sicilia, la certezza di gestire il rinnovo del consiglio di amministrazione di SAC nella primavera 2025. Se, infatti, si fossero rinnovati per tempo gli organi camerali, come da mandato ricevuto… Sottosegretario Ferrante, mi perdoni, ma che ce ne facciamo di questa nota di sollecito dalla regione Siciliana fatta il 15 ottobre dopo che l'interpellanza era depositata e pubblicata urbi et orbi su tutti i giornali siciliani? La regione si sveglia e ricorda al commissario straordinario di eseguire celermente il mandato, dopo che c'è un'inerzia evidentissima che dura almeno dal dicembre 2023. Quindi, se, come da mandato ricevuto, il commissario avesse provveduto a rinnovare gli organi della Camera di commercio, la SAC sarebbe ritornata, al momento del rinnovo del consiglio d'amministrazione, ai legittimi proprietari e, cioè, la camera di commercio nella regione del Sud-Est della Sicilia che è proprietaria di oltre il 60 per cento delle quote e avrebbe potuto determinare, serenamente, una nuova governance. In proposito, ci hanno lasciato molto perplessi le parole del commissario, virgolettate nell'articolo pubblicato dal quotidiano La Sicilia sabato scorso, 12 ottobre, a pagina 2. Vede, Presidente, il Commissario dice che, a partire da gennaio 2024, è stata avviata la procedura per il rinnovo degli organi camerali, sospesa su mandato dell'assessorato delle attività produttive - l'assessorato regionale - a seguito di segnalazioni ricevute da diverse associazioni di categoria circa alcune contraddizioni e le modalità di verifica dell'avvenuto pagamento delle quote associative. Oggi, su questo aspetto, il Sottosegretario Ferrante ci ha notiziato che sarebbe avvenuto anche per prevenire contenziosi. Ma che vuol dire che ha sospeso le procedure di rinnovo su mandato dell'assessorato? Il commissario straordinario, dal punto di vista normativo, ha ampia discrezionalità amministrativa e rappresenta, per ciò stesso, un'assoluta autonomia nell'attività di gestione. Pensiamo ai commissari straordinari degli enti locali, ai commissari straordinari della sanità, che gestiscono tutte le criticità e si assumono tutte le responsabilità. Il commissario non è un commissario ad acta, che è chiamato a eseguire un ordine e, quindi, la regione dà mandato e sospende una procedura specifica. La competenza è in capo al commissario, che avrebbe dovuto fare gli approfondimenti e fare tutte le verifiche. Se è partita una nota dalla regione, che noi non conosciamo, faremo l'accesso agli atti dovuto, per capire chi ha firmato quella nota; se è stato l'assessore direttamente, se è stato un funzionario, se è stato il direttore generale, anche perché siamo curiosi di capire con quali poteri sono stati sospesi o è stata sospesa questa procedura.

Sull'altra questione, sullo sfondo, resta il gioco di potere del centrodestra, come abbiamo detto all'inizio, che, per lottizzare i posti chiave di SAC e mettere le mani su una delle infrastrutture più significative del Mezzogiorno, da un lato svolge attività di nomina degli organi politici e, dall'altro, continua questo balletto di faccendieri, di farisei per mercanteggiare il prezzo dell'acquirente nel triangolo Catania-Palermo-Milano. Frattanto, drammaticamente, in questo contesto, aumentano le criticità degli scali di Catania e di Comiso: ritardi negli imbarchi, pulizie scadenti, aumento del costo dei parcheggi - non è una nostra impressione, evidentissima, ma è documentata da varie app e da varie società che si occupano della qualità degli aeroporti italiani -, nel silenzio dei soci pubblici. Tra quelli dei soci pubblici, è veramente incredibile il silenzio del comune di Catania.

Il sindaco di Catania è anche sindaco metropolitano e non ha detto una parola sui parcheggi che sono aumentati da inizio luglio del 50 per cento sulla sosta breve. Per non parlare di Comiso: l'impressione è quella che Sac abbia acquisito Comiso non per valorizzarlo, ma per annetterlo. Nell'estate del 2023, la famosa estate del disastroso incendio, è bastato un condizionatore a mandare in tilt i trasporti del Mezzogiorno. Abbiamo appreso che a Comiso ITA non può neanche atterrare, perché il sistema di messa a terra dell'assistenza non è compatibile con gli aerei di ITA. È scandaloso, tenuto conto che Comiso è l'aeroporto del Sud-Est, che quella zona, dopo i fasti della serie TV di Montalbano, è diventata la zona che nel Mezzogiorno ha il numero di presenze turistiche maggiormente in crescita.

In proposito - smentisco il Governo da questo punto di vista - l'ENAC, che come è noto è la società di partecipazione del Governo che ha il compito di controllare l'aviazione civile, nello specifico report annuale sullo stato degli investimenti negli aeroporti italiani, ha accertato che Sac ha effettuato soltanto - udite, udite - il 6 per cento degli investimenti dovuti. Ecco, ci saremmo aspettati, da questo punto di vista, almeno una presa di posizione del Governo netta per fare chiarezza su quello che è uno scandalo che non è tutto siciliano, ma che riguarda l'intero Paese.

Concludo, Presidente, sulla vicenda che ci angoscia di più, che è quella della valutazione dell'aeroporto di Catania, pari a un miliardo, ed è quella sul metodo di aggiudicazione secondo i criteri al maggior rialzo. Secondo quanto sostenuto oggi dal Governo, quella valutazione non esiste. A nostro giudizio, Sottosegretario Ferrante, non è così. La giunta camerale nel 2020 ha determinato, in base a stime specifiche ed approfondite, il valore di un miliardo. È singolare che anche l'azione della politica non sia volta ad approfondire e a valorizzare. Cioè, l'interesse del socio pubblico e di chi controlla, se si decide di privatizzare - noi siamo stati perplessi sempre, in assoluto, sull'opportunità di privatizzazione -, una volta che si decide di privatizzare, il compito della politica è quello di far lucrare di più i soci pubblici e di valorizzare di più l'aeroporto. Qua, invece, c'è l'atteggiamento al ribasso, a sconfessare quella valutazione di un miliardo quando, invece, agli atti, il Presidente della Camera di commercio di all'ora nel 2020 ha comunicato al consiglio di amministrazione di Sac tre cose: un miliardo, il costo, la stima dell'aeroporto, il metodo del rialzo a base d'asta e la quota di privatizzazione che doveva oscillare tra il 51 e il 65.

Quindi, noi non vorremmo che l'atteggiamento oggi va esattamente nel verso opposto e non vorremmo che, anziché procedere col metodo di aggiudicazione al maggior rialzo, si proceda con espedienti di ogni tipo a inventarsi criteri con l'offerta economicamente più vantaggiosa, con le solite di oggi due diligence o un qualche business plan che spingano il privato o il nuovo acquirente a fare investimenti sedicenti su un aeroporto che continua sempre di più a calare, invece di procedere serenamente con la busta di aggiudicazione al maggior rialzo.

Questo stallo, Presidente, - e concludo - ci preoccupa anche nel silenzio dei soci pubblici e, proprio perché ci sono soci pubblici e c'è in corso la procedura di privatizzazione che comporterebbe la possibilità dei soci pubblici di garantire introiti importanti, noi trasmetteremo questi atti alla Corte dei conti e interesseremo di tutto questo scandaloso ritardo la Corte dei conti.