05/08/2021
Santi Cappellani
Raciti, Miceli, Navarra, Bonomo, Buratti, Morani, Morgoni, Prestipino, Lacarra, Carè, Fiano, Delrio, Zan, De Luca, Ceccanti, Orfini, Berlinghieri, Bruno Bossio, Bordo, Gavino Manca, Gribaudo, Incerti, Ubaldo Pagano, Cantini, Rossi, Pellicani, Topo, De Menech, Morassut, Braga, Del Basso De Caro, Mura, Bazoli, Lotti, De Maria, Lepri, Carla Cantone, Ciampi, Zardini, Di Giorgi, Gariglio, Soverini
2-01304

 I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:

   nelle raccomandazioni per il 2021 rivolte a regioni e province autonome dettate dal Presidente del Consiglio dei ministri per un efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia e ai rischi che ne conseguono è stata sottolineata l'importanza di un impegno crescente sul piano delle attività di previsione, prevenzione, pianificazione e lotta attiva contro gli incendi boschivi;

   per quanto riguarda le attività di previsione e prevenzione, regioni e province autonome sono chiamate a incentivare l'utilizzo delle informazioni disponibili presso i Centri funzionali decentrati e a favorire, se non ancora prevista, la produzione di un bollettino incendi, così da rafforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme, oltre a quelle di spegnimento degli incendi boschivi e di protezione civile ai vari livelli territoriali;

   per quanto riguarda l'attività di pianificazione, le amministrazioni regionali e delle province autonome sono chiamate a provvedere alla revisione annuale del piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi e, assieme alle prefetture, sono invitate a sostenere i sindaci nell'attività di predisposizione e di aggiornamento dei piani comunali e intercomunali di protezione civile e a favorire specifiche intese volte a garantire una efficace cooperazione in caso di eventi particolarmente intensi o nei periodi di maggiore rischio;

   rispetto alla lotta attiva contro gli incendi boschivi, infine, regioni e province autonome sono tenute a modulare le forze di terra e quelle aeree in base alle esigenze del territorio e sono inoltre chiamate a formare gli operatori Aib e a garantire un numero adeguato di direttori delle operazioni di spegnimento;

   nel corso di una recente conferenza stampa sulla situazione incendi, il capo dipartimento della protezione civile, Fabrizio Curcio, ha comunicato che, nel corso del 2021, ci sono state 558 richieste di intervento di concorso aereo per lo spegnimento dei roghi e il 35 per cento di queste richieste è arrivato dalla Sicilia;

   le competenze in materia di incendi boschivi prevedono che la lotta attiva, intendendosi non solo lo spegnimento, ma anche la sorveglianza e l'avvistamento, siano di competenza delle regioni, mentre spetta allo Stato il coordinamento del soccorso aereo quando le regioni non riescono con i propri mezzi a intervenire;

   l'intera Sicilia, da giorni, è interessata da incendi devastanti; in particolare, nel Catanese si sono registrati anche un incendio lungo i versanti ai margini della strada statale 417 e focolai nella fascia jonica, tra San Francesco La Rena e Vaccarizzo: lo stabilimento balneare «Le capannine» è andato distrutto e sono state evacuate duecento persone via mare. La zona maggiormente colpita è stata poi quella tra Fossa Creta, via Palermo e l'Asse dei Servizi, dove diverse famiglie sono state costrette ad abbandonare le case di cui una sessantina risultano distrutte o gravemente danneggiate;

   nel Palermitano è stato colpito al cuore il Parco delle Madonie, uno dei geositi tra i più preziosi dell'isola, con le fiamme che hanno distrutto centinaia di ettari di verde da Polizzi Generosa a Collesano, da Petralia Soprana a Castelbuono, e poi ancora Castronovo di Sicilia, Sclafani Bagni, Casteldaccia, Palazzo Adriano, Monreale, Trappeto, Borgetto e Partinico, fino a devastare, a Piana degli Albanesi, Portella della Ginestra, luogo simbolo della lotta dei lavoratori;

   ed ancora, le fiamme hanno devastato anche il territorio Trapanese, colpendo in modo grave il bosco Scorace e località San Matteo della bellissima Erice, Valderice, Pizzolungo, Alcamo e Marsala, nonché le provincie di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Siracusa e Messina;

   a seguito della richiesta avanzata dalla Regione Siciliana, il presidente del Consiglio ha firmato, in data 1° agosto 2021, un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile e il dipartimento sta coordinando l'invio di volontari, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi;

   si tratta di episodi che si ripetono periodicamente negli anni e, pertanto, occorrerebbe verificare se le disposizioni contenute nel piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi siano effettivamente osservate;

   gli ultimi devastanti incendi hanno causato un'emergenza ambientale, economica ma anche sociale, considerato l'alto numero di famiglie che ha dovuto abbandonare la propria casa –:

   se il Governo intenda adottare, per quanto di competenza e di concerto con la regione, data la ciclica frequenza con cui avvengono tali eventi, ogni iniziativa utile per potenziare le attività di controllo del territorio e per rafforzare gli strumenti per prevenire e gestire gli incendi boschivi, anche con riferimento alla disponibilità di mezzi e risorse umane, e se intenda assumere iniziative per assicurare un sostegno economico alle famiglie e alle imprese che hanno subito danni da tali ultimi devastanti incendi.