I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
il 9 ottobre 2021, a Roma, in Piazza del Popolo, si è svolta la manifestazione «No Green Pass» e, in tale contesto, si sono registrati episodi di tensione e violenza, culminati nell'assalto alla sede nazionale della Cgil in Corso d'Italia;
a seguito dell'assalto, su richiesta della Procura della Repubblica, il Tribunale di Roma ha disposto l'arresto di alcuni militanti della formazione di estrema destra, Forza Nuova, nonché, data la particolare carica offensiva delle azioni compiute, l'esecuzione di altre misure cautelari per tutti i soggetti direttamente coinvolti nell'azione di stampo fascista;
stando a quanto si apprende dall'inchiesta giornalistica pubblicata il 14 novembre 2021 dal quotidiano «La Repubblica», i preparativi della manifestazione del 9 ottobre e del conseguente assalto squadrista alla Cgil, risalgono a circa un anno e mezzo fa e sono riconducibili ai vertici di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino;
della medesima inchiesta, emerge che – grazie ad un notevole sforzo investigativo compiuto dalla Digos e dalle forze dell'ordine – sarebbe in atto un disegno di matrice politico-eversiva, allo scopo di «sovvertire l'ordine democratico fomentando gli insoddisfatti, facendo proseliti, acquisendo il consenso necessario per orientare le scelte delle forze politiche nazionali»;
le evidenze investigative accertano che i leader di Forza Nuova, nel tentativo di intercettare il malcontento, abbiano inglobato sigle e formazioni apolitiche di delusi ed estremisti No Vax, No Pass, negazionisti e cospirazionisti disposti agli scontri di piazza, avviando una vera e propria opera di ingaggio e reclutamento di potenziali attivisti;
sembrerebbe che il 10 ottobre 2020, presso l'Hotel Parco del Tirreno, lungo la Via Aurelia, Fiore e Castellino abbiano presentato un «Governo di liberazione nazionale», fondato sullo scioglimento delle Camere, sulla cancellazione del Csm e dei partiti politici, sull'esautoramento del potere giudiziario;
sembrerebbe, inoltre, che in alcune chat di Whatsapp, Telegram e Facebook, usate come principale strumento di comunicazione e coordinamento dei manifestanti su tutto il territorio nazionale, vi siano espliciti riferimenti alla progettazione di azioni che prevedono l'uso di armi ed esplosivi;
quanto emerso dall'inchiesta non solo del quotidiano «La Repubblica», ma anche di altre numerose ed autorevoli testate giornalistiche, appare di inaudita gravità, sposta indietro le lancette della storia e riporta il Paese ai momenti più neri della memoria nazionale –:
quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare, anche sotto il profilo di un'iniziativa normativa, al fine di intensificare l'attività, di prevenzione, controllo e repressione dei fenomeni di eversione sopra descritti.
Seduta del 19 novembre 2021
Illustrazione e replica di Walter Verini, risposta del governo di Ivan Scalfarotto, Sottosegretario di Stato per l'Interno.
WALTER VERINI. Sì, grazie, Presidente. Brevemente, solo per contestualizzare il senso di questa interpellanza, che abbiamo presentato insieme al deputato Fiano, alla capogruppo Serracchiani, al deputato Sensi, che è qui, e ad altri 30 parlamentari del Partito Democratico. L'abbiamo presentata dopo i gravissimi fatti dello scorso 9 ottobre, quando gruppi neofascisti, assieme a esponenti dei cosiddetti no-vax, diedero vita al gravissimo attacco alla sede della CGIL, che fu devastata. Allora ci fu una risposta, naturalmente molto ampia, delle istituzioni democratiche, ma io direi del Paese, culminata poi con la grande manifestazione unitaria dei sindacati e di tantissime associazioni a piazza San Giovanni, che aveva il senso di dire apertamente quanto pericoloso fosse il livello raggiunto dalle azioni delle organizzazioni neofasciste e neonaziste in questo Paese, con grave rischio per le istituzioni democratiche, che, come dice il Presidente Mattarella, giustamente, sono solide, sono istituzioni che hanno radici molto robuste, ma che, però, sono sotto attacco e lo vediamo quotidianamente.
Da allora sono accadute due cose, Presidente. La prima: i pronunciamenti delle due Camere che chiedevano al Governo di trovare il modo - perché di questo si trattò, ma comunque di farlo - per sciogliere le organizzazioni neofasciste e di ispirazione neonazista, sulla base di princìpi legati semplicemente alla violazione della XII disposizione finale della Costituzione e dell'articolo 3 della legge del 1952, la “legge Scelba”. Le Camere hanno votato questa cosa, il Governo Draghi si è impegnato a dar vita rapidamente a un gruppo che studiasse il modo per poter procedere allo scioglimento. E questo è uno dei quesiti che poniamo nell'interpellanza al Governo: vorremmo capire a che punto è questo lavoro, perché riteniamo che il tema sia diventato - ed è la seconda e ultima cosa nuova accaduta da quel 9 ottobre ad oggi - ancora più urgente. Un'inchiesta giornalistica importante - benemerito il giornalismo d'inchiesta, che soprattutto su La Repubblica ha avuto diffusione e un'eco importante - ha rivelato quanto addirittura più profondi fossero i legami tra organizzazioni neofasciste e alcuni settori del cosiddetto movimento no-vax, a sua volta assai pericoloso su piani connessi a questo.
In questa inchiesta, era apertamente disvelato come, in questi giorni, in queste settimane, nei mesi passati - quindi non parliamo di tanti anni fa - vi fossero deliranti piani, chiamiamoli così, e intrecci molto pericolosi, che non meritano altra definizione, se non quella di “eversivi”: riunioni in alberghi della capitale, dove si progettavano deliri, come lo scioglimento del Parlamento e del Consiglio superiore della magistratura, e poi l'organizzazione di Governi di salute pubblica; in certe chat si parlava apertamente di usare la violenza, di contattare persone che hanno a disposizione armi, si parlava di minacce al Presidente del Consiglio o ad altre autorità dello Stato. Ecco, a causa di questi fatti, ci sono state benemerite iniziative delle procure e misure cautelari.
Alla luce di questi fatti, chiediamo al Governo a che punto stia questo lavoro per arrivare al necessario scioglimento delle organizzazioni neonaziste e neofasciste - Forza Nuova su tutte - e poi chiediamo quali misure, alla luce delle iniziative della Polizia e dell'autorità giudiziaria, siano in atto per contrastare queste cose.
Chiudo, Presidente, ricordando - è notizia di due giorni fa – che in Francia il Governo ha sciolto il gruppo di estrema destra Alvarium con sede ad Angers. Il gruppo è stato sciolto, perché lanciava appelli alla violenza e alla discriminazione; è stato sciolto con un decreto. Si afferma che Alvarium alimenta un discorso di odio, incita alla discriminazione e alla violenza verso persone, in base alla loro origine o alla loro religione. A quel tempo, quando ci fu lo scioglimento, il portavoce del Governo dichiarò: “La nostra mano non trema dinanzi al razzismo e alla violenza”. Ecco, questo precedente - la notizia è rimbalzata due giorni fa, ma è una notizia di circa due anni fa - dimostra che in un Paese democratico ciò si può fare e la nostra Costituzione, naturalmente, lo consente perché, in casi di necessità e urgenza anche con un decreto le organizzazioni pericolose ed eversive possono e, diciamo noi, devono essere sciolte.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'Interno, Ivan Scalfarotto, ha facoltà di rispondere.
IVAN SCALFAROTTO, Sottosegretario di Stato per l'Interno. Grazie, Presidente e onorevoli deputati. Con l'interpellanza all'ordine del giorno, gli onorevoli interpellanti, traendo spunto da inchieste giornalistiche su esponenti di Forza Nuova, chiedono al Governo – leggo – “quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare, anche sotto il profilo di un'iniziativa normativa, al fine di intensificare l'attività di prevenzione, controllo e repressione dei fenomeni di eversione sopra descritti” ed è a questa domanda che, naturalmente, mi accingo a rispondere. Con specifico riguardo all'evento richiamato nell'interpellanza, risulta che, il 10 ottobre 2020, Forza Nuova organizzò un convegno in un albergo di Roma, che era stato pubblicizzato nei giorni precedenti sulle pagine del giornale d'area L'Italia Mensile e al quale presero parte circa 50 persone. In tale circostanza, fu presentato un sedicente Governo di liberazione nazionale Nei mesi seguenti, la propaganda delle compagini più strutturate dell'estrema destra è proseguita, in collegamento con le ali estreme dei movimenti negazionisti no-vax, culminando nei disordini avvenuti a Roma lo scorso 9 ottobre, quando esponenti di Forza Nuova hanno assaltato la sede nazionale della CGIL. In conseguenza di tale grave episodio, la DIGOS della questura di Roma ha arrestato 18 persone. Il Ministero della Giustizia ha riferito in proposito che, per sei di queste, la procura della Repubblica presso il tribunale di Roma ha proceduto con il rito direttissimo, celebrato innanzi al tribunale di Roma in relazione ai reati, tra gli altri, di resistenza a pubblico ufficiale aggravata e di lesioni personali, chiedendo e ottenendo, oltre alla convalida degli arresti, anche l'applicazione di misure custodiali diversamente graduate nei confronti degli imputati. L'udienza di trattazione del processo nel merito è stata fissata per il 6 dicembre 2021. Per altre 6 persone, tratte in arresto per le condotte criminose commesse nella sede nazionale della CGIL, la procura della Repubblica presso il tribunale di Roma ha chiesto al GIP del tribunale di Roma la convalida degli arresti e l'applicazione di misure custodiali, contestando i più gravi reati di concorso in devastazione e saccheggio, nonché il reato di istigazione a delinquere nei confronti dei soggetti al momento ritenuti promotori dell'attività delittuosa: Giuliano Castellino, Roberto Fiore e Luigi Aronica. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, in data 14 ottobre 2021, applicava a Giuliano Castellino, Roberto Fiore, Luigi Aronica, Biagio Passaro e Pamela Testa la misura della custodia cautelare in carcere, in relazione ai reati di devastazione aggravata e di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, entrambi commessi a Roma il 9 ottobre 2021 e per i soli Castellino, Fiore e Aronica anche in relazione al reato di istigazione a delinquere, anch'esso perpetrato a Roma il 9 ottobre scorso. Il tribunale di Roma, quale giudice del riesame, ha confermato i citati provvedimenti cautelari. Deve anche essere posto in luce che la procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, da tempo, ha in corso altre attività di indagine preliminare, al momento coperte da segreto investigativo, nei confronti di esponenti di Forza Nuova, attività svolte in collegamento con altre procure e con il coordinamento della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Oltre a ciò, è stata anche avviata un'ampia attività investigativa volta all'identificazione di altri soggetti coinvolti negli eventi del 9 ottobre 2021. Sul piano dell'analisi della minaccia, l'evidenza infoinvestigativa rivela l'attivismo delle organizzazioni della destra radicale che, anche avvalendosi di ambienti virtuali e di piattaforme social, diffondono narrative ultranazionaliste, razziste e antisemite, mescolandole con retoriche complottiste e appelli alla liberazione da una non meglio identificata “dittatura sanitaria”. All'evidenza, tale azione propagandistica, che mischia temi tradizionali della destra eversiva e xenofoba con le rivendicazioni delle frange estreme del mondo no-vax, mira, in realtà, a mobilitare gli strati sociali in maggiore difficoltà e a conquistarne il consenso, strumentalizzandone il disagio connesso alla pandemia. Rispetto a questa situazione, l'azione di contrasto condotta dalle Forze di Polizia è assicurata, in primo luogo, attraverso il costante coordinamento e l'impulso dell'attività infoinvestigativa svolta dalla DIGOS e, inoltre, mediante l'assiduo monitoraggio degli ambienti dell'estrema destra. In tale contesto, assume poi un particolare rilievo il ruolo svolto dalla Polizia postale delle comunicazioni nell'attività finalizzata ad intercettare in anticipo ogni evidenza riferibile alla preparazione ed organizzazione di manifestazioni non autorizzate. In questo senso, ricordo che l'autorità giudiziaria, su input delle Forze di polizia, ha emesso un decreto di sequestro preventivo del sito di Forza Nuova, attraverso il quale venivano diffusi comunicati e dichiarazioni, volti ad incitare alla violenza contro le istituzioni. In conclusione, assicuro agli onorevoli interpellanti e al Parlamento tutto che le Forze di polizia ed il comparto intelligence riservano la massima attenzione sul piano sia della ricerca e dell'analisi, sia dell'attività di contrasto ai circuiti della destra radicale, al fine di cogliere precocemente ogni segnale di minaccia e per porre in essere le risposte più adeguate a tutela della legalità e dell'ordine costituzionale.
PRESIDENTE. Il deputato Verini ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
WALTER VERINI . Sì, ringrazio il sottosegretario Scalfarotto per questa risposta, che conferma l'attenzione che il Ministero e tutte le Forze dell'ordine e della sicurezza dedicano a questi fenomeni. Le cose che il sottosegretario, a cui io da sempre riconosco anche una personale sensibilità e attenzione su questi temi, ha detto qui in Aula vanno nella direzione giusta, quella di prevenire e contrastare, ma al tempo stesso - e questa è la conclusione politica nostra, come interpellanti del Partito Democratico - quelle cose che, puntualmente, il sottosegretario Scalfarotto ha illustrato, confermano quanto sia urgente e necessario intervenire, nel quadro del quesito che anche noi ponevamo, cioè delle iniziative (intese anche come proposta normativa) al fine di intensificare le attività di prevenzione, controllo e repressione dei fenomeni di eversione descritti, che il Governo intenda assumere.
Secondo noi, assieme a questa azione quotidiana ben illustrata dal sottosegretario – e attraverso lui ci rivolgiamo anche al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Interno - è maturo il tempo, è urgente che si chiuda la fase istruttoria, che possa portare a un decreto quantomeno o un'altra forma, che il Governo deciderà, di provvedimento che comunque vada nella direzione di dare un segnale molto forte di contrasto a questi fenomeni, a queste organizzazioni neofasciste. Lunedì ci sarà una conferenza stampa su questo punto, alla quale parteciperanno quattro rappresentanti di sigle importanti per la storia e il presente di questo Paese: una è l'ANPI, la conosciamo, l'Associazione nazionale partigiani, un'altra è l'ANPPIA, che rappresenta i perseguitati politici del fascismo, un'altra ancora è l'ANED, l'associazione degli ex deportati nei campi di sterminio e un'altra sigla ancora è l'Associazione nazionale partigiani cristiani. Questo per dire che c'è un pluralismo associativo di persone che rappresentano mondi e anche esperienze grazie alle quali noi siamo qui oggi a parlare in quest'Aula, ossia di coloro che fecero riconquistare all'Italia la democrazia e la libertà. Queste sigle svolgeranno una conferenza stampa per chiedere al Governo di procedere su ciò che anche le Camere hanno chiesto: lo scioglimento di Forza Nuova e di tutte le organizzazioni neofasciste. Io sono convinto che si possa fare, per i motivi che crediamo di avere illustrato, ma non solo noi, tanta parte del Paese. Voglio ricordare - per chiudere - il 25 aprile dell'anno scorso il nostro Presidente del Consiglio, Mario Draghi, innanzitutto andò in visita a via Tasso, con un gesto di altissimo valore simbolico istituzionale e politico e poi lì, in quella giornata pronunciò delle frasi che sono scolpite. Parlando del ventennio fascista disse: “Non tutti gli italiani furono brava gente” e, quindi, voleva dire – testuale – “Non scegliere è immorale”. Come dire, se uno non si ribella, non reagisce, è un complice; una frase detta a via Tasso dal Presidente del Consiglio. Poi, parlando anche di recenti, ennesimi episodi di odio nei confronti di Liliana Segre, il Presidente del Consiglio disse: “Il linguaggio d'odio, che sfocia spesso in razzismo e antisemitismo, contiene il seme della violenza e non va tollerato”. Noi ci siamo tutti riconosciuti, e ci riconosciamo, in queste parole, nella solidità democratica istituzionale di questo Governo e del Presidente del Consiglio, al quale ancora una volta da qui ci permettiamo però di chiedere, nelle modalità che vorrà, di fare presto per dare un segnale molto forte, al fine di sciogliere queste organizzazioni pericolose – pericolose - eversive e che vorrebbero minare la convivenza civile e democratica di questo Paese.