14/06/2022
Fabio Melilli
Trancassini, Gabriele Lorenzoni, Fusacchia, Zucconi, Lorenzin
2-01539

 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:

   Tim, Open Fiber ed Enel hanno affidato lavori per la manutenzione della rete e per la realizzazione di nuove infrastrutture di connessione, nel territorio reatino;

   i lavori, attraverso affidamenti diretti o attraverso subappalti, vengono effettuati dalla società MVM spa;

   la società MVM non retribuisce i lavoratori reatini da molti mesi, e si era impegnata a presentare un piano per il pagamento delle retribuzioni e delle spettanze arretrate e a inforcare le parti sociali sulla ripresa dei lavori, che ha interrotto. Nulla di tutto ciò è accaduto;

   il 26 maggio 2022, dopo una serie di incontri convocati dal Prefetto, nonostante l'impegno assunto ad erogare ulteriori acconti sulle competenze salariali arretrate, è apparso chiaro che gli impegni non sarebbero stati onorati, cosa che è puntualmente accaduta;

   i lavoratori reatini sono ormai giunti al limite della sopportazione non percependo la retribuzione da mesi e ricevendo solo promesse illusorie dall'azienda, mentre dalla comunità giungono segnalazioni di disservizi sulla rete, che non trovano soluzione proprio perché non ci sono più lavoratori in grado di garantire manutenzioni e riparazioni;

   dalle interlocuzioni con le aziende committenti risultano inadempimenti dell'azienda verso gli istituti previdenziali e che anche il pagamento degli oneri, finalizzato evidentemente ad evitare la revoca dei contratti, comunque non comporterà con tutta evidenza l'erogazione degli stipendi ai lavoratori;

   la situazione economico-finanziaria dell'Azienda non sembra essere tale da permettere un efficiente svolgimento dei lavori, mettendo a rischio la realizzazione di interventi sulle infrastrutture di rete in tutta la provincia di Rieti;

   i disservizi sulla rete sono ormai evidenti, tanto che le società committenti sembra stiano utilizzando alle aziende per risolverli, mentre i lavoratori reatini sono senza stipendio;

   i lavoratori saranno costretti a cercare collocazioni in altre aziende, lontano dal territorio provinciale o regionale, con l'ulteriore effetto negativo che alla ripresa dei servizi a chiunque affidati, la mancanza di personale disponibile in loco e che conosce il territorio orograficamente complesso determinerà ulteriori disservizi e ritardi;

   sono talmente evidenti gli inadempimenti contrattuali che è necessario porre in essere tutte le azioni possibili per individuare nel territorio reatino aziende in grado di adempiere ai contratti in essere e riassorbire i lavoratori –:

   se il Governo ritenga di adottare iniziative di competenza in relazione alla situazione descritta in premessa, che vede aziende assegnatarie di contratti da parte di società come Tim, Open Fiber ed Enel non pagare per mesi le spettanze dovute ai lavoratori e interrompere di fatto la realizzazione delle reti;

   se il Governo intenda adottare iniziative di competenza, in raccordo con le aziende committenti, perché sia data soluzione nel più breve tempo possibile alla questione;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per non mettere a rischio lo sviluppo dei territori di aree interne che vedranno inevitabilmente rallentata la realizzazione di opere decisive per lo sviluppo del territorio, ampliando il gap infrastrutturale che per anni ne ha rallentato la crescita;

   se il Governo ritenga opportuno, per quanto di competenza, adottare decise iniziative per mettere i lavoratori in sicurezza e dotare finalmente il territorio delle infrastrutture necessarie alla crescita e allo sviluppo.

Seduta del 17 giugn0 2022

Illustrazione di Paolo Trancassini, risposta del governo di Gilberto Pichetto Fratin, Vice Ministro dello Sviluppo economico, replica di Fabio Melilli

PAOLO TRANCASSINI (FDI). Presidente, rappresentanti di Governo, con questa interpellanza urgente, a firma del presidente Melilli, mia, del collega Gabriele Lorenzoni e del collega Fusacchia vi rappresentiamo una problematica complessa che investe il territorio del reatino. Mi permetta, sottosegretario, di sottolineare anche un aspetto importante dal punto di vista politico, ossia il fatto che quattro parlamentari di differente appartenenza politica, anche rispetto alla maggioranza di Governo, insieme sottoscrivano un'interpellanza per una problematica di territorio che ci vede doverosamente tutti dalla stessa parte. Il problema è abbastanza complesso, ma per la verità anche molto semplice: racconta la storia della crisi di un'azienda che però, per quello che fa e realizza, interessa non solo i lavoratori, ma tutto il territorio.

Tim, Enel e Open Fiber hanno affidato i lavori per la manutenzione della rete e la realizzazione di nuove infrastrutture, utilizzando questa azienda o direttamente o con subappalti, appunto la Mvm Spa. Questa azienda comincia ad avere qualche difficoltà, comincia a non pagare, a non retribuire i propri lavoratori. Si apre uno stato di crisi: il 26 maggio è stato organizzato un tavolo dal prefetto, che ringrazio per il suo intervento; sono state fornite assicurazioni che poi non sono state onorate. Abbiamo anche fatto un tavolo con i sindacati e li ringrazio per il loro intervento puntuale. Con questa interpellanza, pertanto, si chiede di intervenire nella speranza che il Governo possa darci assicurazioni, perché non vengono pagati i salari e non vengono realizzati lavori importanti: quelli di manutenzione della rete della telefonia, ma pensiamo anche alle infrastrutture e ai lavori da porre in essere nell'ambito del PNRR. Insomma, problematiche nelle quali la differenza la farà il tempo e la tempestività con la quale interverremo.

C'è anche un altro aspetto: i lavoratori di cui si parla sono altamente specializzati. La nostra è una piccola provincia: non possiamo correre il rischio che i lavori vengano arrestati o di non avere le manutenzioni, né possiamo permetterci di perdere questi lavoratori, perché è chiaro che, se la crisi si prolunga, probabilmente, saranno costretti ad andare altrove e, quando poi tutto questo verrà risolto e ripartiranno i lavori, ci troveremo in grande difficoltà anche dal punto di vista del materiale umano. Questa è la vicenda, una vicenda complessa che non investe solo un'impresa - vorrei le fosse chiaro, signor sottosegretario - ma riguarda tutta la comunità del reatino. E allora ci aspettiamo che tutto quello che oggi diciamo sullo sviluppo delle aree interne, sull'attenzione che bisogna avere nei confronti di queste aree diventi, questa volta, attenzione reale, e che il Governo ci dica quali iniziative intende assumere con urgenza, con la massima urgenza, per non mettere a rischio non solo i lavoratori, ma lo sviluppo della intera provincia di Rieti.

Risposta del governo

GILBERTO PICHETTO FRATIN, Vice Ministro dello Sviluppo economico. Grazie Presidente e grazie agli onorevoli interpellanti. Con l'atto in esame gli onorevoli interpellanti hanno lamentato i disservizi relativi all'affidamento dei lavori per la manutenzione della rete e la realizzazione di infrastrutture di connessione nel territorio reatino, che si ripercuotono anche sui lavoratori. Sulla questione denunciata è stata sentita Infratel Italia, società in house del Ministero dello Sviluppo economico, la quale ha riferito quanto segue. Infratel Italia ha tre rapporti contrattuali in essere con la società Mvm Spa: due accordi quadro con un raggruppamento temporaneo di imprese - nel quale Mvm Spa è impresa mandante - all'esito di procedura aperta ai sensi dell'articolo 60 del codice dei contratti pubblici, per la progettazione esecutiva e l'esecuzione di lavori di realizzazione di infrastrutture costituite da impianti in fibra ottica, comprensiva della fornitura e posa in opera del cavo ottico e della successiva manutenzione dell'infrastruttura, da svolgersi nelle regioni Abruzzo, Puglia, Toscana e Sardegna ed eventuali interventi di dimensione minore in altre regioni italiane; un contratto in essere con Mvm SpA, anch'esso all'esito di procedura aperta ai sensi dell'articolo 60 del codice dei contratti pubblici, avente ad oggetto lavori di realizzazione di infrastrutture costituite da impianti in fibra ottica per una rete a banda ultra larga, comprensiva della fornitura e posa in opera del cavo in fibra ottica e della successiva manutenzione, ubicate presso la regione Sardegna-Lotto 1.

Ebbene, Infratel Italia riferisce di avere avuto interlocuzioni con l'impresa mandataria dei raggruppamenti temporanei di imprese affidatari dei due accordi quadro indicati, finalizzate ad individuare soluzioni per fronteggiare le carenze riscontrate nell'operatività di Mvm Spa. In queste occasioni è stata comunicata la ripianificazione delle attività precedentemente in carico a Mvm Spa, coinvolgendo risorse proprie della società o di altre imprese mandanti. Ancora, Infratel Italia riferisce che il documento unico di regolarità contributiva, il DURC, di Mvm SpA, risultato precedentemente non regolare, è risultato regolare alla luce delle verifiche effettuate recentemente.

Situazione analoga a quella denunciata dagli onorevoli interpellanti interessa i lavoratori delle aziende Mvm e Effe&C, con sede a San Sperate, in Sardegna, sempre nell'ambito dell'esecuzione del piano banda ultra larga. La questione dei lavoratori di San Sperate è stata posta altresì all'attenzione del competente Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il quale ha comunicato di avere preso contatti con l'Ispettorato nazionale del lavoro: risulterebbero essere state presentate due richieste di intervento relative alla società Mvm Spa all'Ispettorato territoriale del lavoro di Cagliari-Oristano, la prima delle quali, del 2021, riguarda l'omesso pagamento degli straordinari e del TFR e l'omesso versamento dei contributi.

Sono tuttora in corso accertamenti da parte del competente Ispettorato del lavoro a tutela dei diritti dei lavoratori. Il Ministero del Lavoro, competente in materia, come comunicato in occasione di un apposito question time sulla questione, darà aggiornamento sugli esiti dell'attività di vigilanza.

A tal proposito, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ricorda altresì che è in esame, al Parlamento, il disegno di legge delega per la riforma del codice dei contratti, che contiene novità orientate a principi di massima garanzia per i lavoratori, anche per arginare situazioni come quelle denunciate dagli onorevoli interpellanti. Ricordo, inoltre, che è stata rafforzata anche la normativa in materia di vigilanza e di contrasto al lavoro irregolare ed è stato potenziato l'Ispettorato nazionale del lavoro e il coordinamento tra i soggetti istituzionali preposti al controllo della regolarità dei rapporti di lavoro e della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Per quanto di competenza, il Ministero dello Sviluppo economico ritiene opportuno che sia adottata ogni iniziativa utile e idonea a risolvere le problematiche descritte dagli onorevoli interpellanti, anche al fine di dotare il territorio delle infrastrutture necessarie per la crescita e lo sviluppo.

Replica

FABIO MELILLI (PD). Grazie, Presidente. Abbiamo ascoltato con attenzione le parole del Vice Ministro. Non ci sfugge la complessità della vicenda, da un punto di vista contrattuale e di rapporti che intercorrono tra i committenti e l'azienda, ma ci permetta di sottolineare ancora che la questione riguarda il mancato pagamento dei lavoratori. Sono 3 mesi che padri di famiglia e madri di famiglia non ricevono lo stipendio. Come ha ricordato, molto opportunamente, l'onorevole Trancassini, gli impegni che l'azienda, nelle varie riunioni in prefettura, ha assunto non sono stati onorati e, quindi, c'è un problema territoriale, politico e sociale che noi siamo venuti qui a rappresentare.

Quello che chiediamo al Governo - e lo ringraziamo, per i particolari esposti e per gli altri Ministeri interessati - è che, al di là delle norme e al di là dei contratti, con corporate society nazionali che hanno al loro interno partecipazioni pubbliche, azionariato pubblico, è necessario forse suggerire una maggiore cautela nella gestione dei rapporti contrattuali. Io non so se esistano le condizioni per la revoca dei contratti. Sappiamo, però, che in questo momento 30 lavoratori si sono licenziati e stanno cercando lavoro altrove, vanificando lo sforzo che anche la stessa MVM aveva costruito, ossia creare sul luogo un'azienda che assorbisse manodopera, che transita ed è transitata da altre società che, in precedenza, svolgevano quelle funzioni. Adesso questo problema, considerata la carenza di manodopera nel settore, che voi conoscete meglio di me, rischia di portare padri di famiglia lontano, molto lontano dalle proprie abitazioni; immagino quello che potrà succedere anche in Sardegna.

Quindi, l'invito che vi rivolgiamo è ad essere vigili, così come il Vice Ministro ci ha detto, per comprendere fino in fondo quali sono le strade che possano consentire la ripresa dei lavori e il riassorbimento dei lavoratori. Ci sono aziende, come quella in questione, che vincono contratti in alleanza con altre grandi aziende. Adesso, invece, sta accadendo un altro fenomeno, che io ho il dovere di rappresentarvi, cioè che il committente, come è ovvio che sia, quando vede che i lavori non funzionano chiama il capofila e il capofila manda risorse dall'esterno per tappare buchi, se la vogliamo dire in italiano. Ci sarebbe forse bisogno di un'assunzione di responsabilità anche da parte dei capifila perché si possa ricostruire una filiera ordinata e si possano riassumere presto i lavoratori che ancora sono senza stipendio.