11/05/2021
Roberto Morassut
Fiano
2-01214

 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   la società per azioni Eur s.p.a. partecipata al 90 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze e al 10 per cento da Roma Capitale, è stata costituita nell'anno 2000, trasformando in società per azioni, l'ex Ente Eur. Controlla al 100 per cento la società Roma Convention Group S.p.A. (Rcg), che si occupa della gestione dei centri congressuali Palazzo dei Congressi (Pdc) e Nuovo Centro Congressi la Nuvola (Ncc). Detiene circa il 66 per cento della società Eurtel, che gestisce due data center e una infrastruttura in fibra ottica di interesse per il quartiere;

   Eur s.p.a. produce importanti esternalità positive che aumentano il benessere sociale attraverso l'attività del sistema congressuale gestito da Eur s.p.a. Inoltre, sostiene costi per servizi prestati a favore della collettività, a fronte dei quali non ottiene corrispondenti ricavi: gestione di 70 ettari di verde a uso pubblico, del laghetto dell'Eur e dell'acquedotto; 3 immobili ad uso scolastico e 1 museo ceduti a canoni di locazione simbolica al comune e alla città metropolitana; cessione ad uso gratuito di aree adibite a parcheggio pubblico da parte del comune. Quest'attività a favore della collettività è apprezzata e riconosciuta, ma genera oneri che non sono mai stati rimborsati alla società;

   la società, a quanto consta agli interpellanti, versa attualmente in condizioni finanziarie particolarmente preoccupanti a causa di quattro problemi ereditati dal passato qui di seguito elencati:

    a) le conseguenze finanziarie generate dalla costruzione della «Nuvola». Il costo per la realizzazione della struttura e dell'annesso albergo è pari a 380 milioni di euro, oltre Iva, comprensivi delle riserve per 27 milioni riconosciute all'appaltatore Condotte con transazione formalizzata nel 2020 e pagamento rateizzato fino al 2022. Di questa somma totale, 137 milioni, di cui 7 ancora da ricevere, provengono da un contributo previsto dalla legge per Roma Capitale. Eur s.p.a. contribuisce con 243 milioni (64 per cento del costo totale). Per fronteggiare questa spesa, la società è costretta ad accendere mutui che vengono successivamente ristrutturati. L'accordo di ristrutturazione prevede l'anticipazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze di 37 milioni, e la vendita di 4 immobili per un valore pari a 297,5 milioni. A seguito della vendita dei 4 immobili, i ricavi annui da locazione scendono a 20 milioni di euro (-19 milioni; -50 per cento) e il margine operativo lordo scende a 6 milioni di euro (-17 milioni);

    b) la mancata realizzazione dei necessari investimenti in manutenzione. Le conseguenze finanziarie negative derivanti dalla costruzione della Nuvola hanno limitato gli investimenti a circa 2 milioni di euro l'anno, livello altamente insufficiente per mantenere il patrimonio immobiliare in condizioni di sicurezza e di rispetto della normativa. L'investimento necessario per riportare il patrimonio in sicurezza è pari a oltre 49 milioni nel periodo 2021-25. Questo investimento non è ulteriormente procrastinabile, anche a seguito di recenti crolli e dissesti dei rivestimenti lapidei che interessano tutti i palazzi dell'Eur e, in particolare, il Palazzo dei Congressi, il Palazzo Uffici e il Palazzo della Civiltà del lavoro;

    c) il passato modello di business delle attività congressuali. I ricavi annui generati dalla Nuvola sono stati pari in media a circa 9 milioni, a fronte dei 19 milioni di minori ricavi da locazione. Il modello di business perseguito con la realizzazione della Nuvola si è dunque dimostrato insostenibile;

    d) lo shock pandemico. La situazione, è aggravata dagli impatti economico-finanziari negati determinati dall'epidemia da COVID-19 sui ricavi di locazione immobiliare e su quelli del settore congressuale, che risultano quasi azzerati nel 2020 e nel 2021, con presumibile ripresa nel 2022 e ritorno alla situazione pre-COVID-19 nel 2023;

   per fronteggiare questa preoccupante situazione, la società sta completando un piano industriale per il periodo 2021-2025 che migliora l'economicità di gestione intervenendo su diversi elementi: fusione per incorporazione di Rcg, modificazione del modello di business; vendita delle quote di Eurtel s.r.l., interventi sul personale e riorganizzazione interna; rinnovata politica commerciale volta ad aumentare i ricavi, specie sui mercati esteri; revisione informatizzazione dei processi operativi;

   nonostante questi interventi, in assenza di sostegno da parte dell'azionista di maggioranza, la società genererà tuttavia flussi negativi che azzereranno la cassa già nel 2022 e che impediranno a Eur s.p.a. di sopravvivere finanziariamente: la transazione conclusa con la società Condotte (27 milioni), l'anticipazione finanziaria da rimborsare al Ministero dell'economia e delle finanze (24 milioni) e il livello degli investimenti da effettuare per riportare in sicurezza il patrimonio (almeno 49 milioni) portano inevitabilmente l'azienda a un valore negativo della cassa già nel 2022;

   per ricondurre Eur s.p.a. verso un futuro sostenibile è necessario agire su tre fronti:

    1) cancellare il rimborso al Ministero dell'economia e delle finanze del debito residuo (24 milioni, rateizzati in 2,8 milioni annui);

    2) garantire un contributo a fondo perduto di 27 milioni, pari ai maggiori costi sostenuti da Eur s.p.a. per realizzare la transazione con Condotte;

    3) ottenere dall'azionista di riferimento ulteriori ricavi per 4 milioni di euro annui rispetto a quelli ottenibili sul mercato dalla gestione congressuale, per la disponibilità di spazi congressuali (Nuvola e al Palazzo dei Congressi) e relativi servizi, stimabile in circa 120 giorni/anno, per la promozione e lo svolgimento di importanti eventi culturali, intesi anche come politica di marketing territoriale;

   a seguito di questi interventi, la gestione finanziaria ritornerebbe in equilibrio nel 2025;

   per candidare la società a svolgere, oltre che valorizzazione e sviluppo immobiliare, anche attività di gestione urbana, vera sfida dell'era post-COVID-19 ed originaria mission di Eur s.p.a. sarà necessario realizzare un significativo aumento del capitale sociale;

   in una interlocuzione avviata nei mesi scorsi dall'amministratore delegato di Eur s.p.a. Antonio Rosati, il Ministero dell'economia e delle finanze aveva, nel mese di dicembre 2020, predisposto un documento a firma del dottor Giansante nel quale si proponeva al Ministro di inserire nell'ultimo piano di scostamento di bilancio un finanziamento a favore di Eur s.p.a. di una cifra che andava dai 50 ai 100 milioni di euro;

   nel mese di settembre 2020 si sono verificati dei distaccamenti di lastre di marmo dalla facciata del palazzo dei congressi (Pdc) che fortunatamente non hanno prodotto danni a cose o persone;

   suddetti cedimenti della struttura testimoniano la necessità di un urgente opera di riqualificazione e restauro dell'edificio a tutela del bene e della collettività –:

   se il Ministro interpellato non ritenga opportuno, in relazione a quanto esposto in premessa, riattivare una interlocuzione con Eur s.p.a. al fine di prevedere un'iniziativa economica volta a stanziare le risorse necessarie per intervenire ai fini della manutenzione, non più derogabile, del patrimonio immobiliare di proprietà della società.

Seduta del 14 maggio 2021

Illustrazione e replica di Roberto Morassut, risposta del Sottosegretario di Stato per l'Economia e le finanze Claudio Durigon

 

ROBERTO MORASSUT. Grazie, Presidente, la illustro. Parliamo di EUR SpA, che è una società che agisce nel territorio della capitale nata su quello che era, fino al 2000, un ente pubblico, ente EUR; dal 2000 appunto è una società per azioni, partecipata al 90 per cento dal MEF e al 10 per cento dal comune, che ha, però, delle caratteristiche molto particolari, è quella che più recentemente, anche se nata in anni lontani, è stata definita una sorta di società di trasformazione e di gestione urbana, un grande patrimonio immobiliare, vincolato per la gran parte degli edifici, che sono definiti dei capisaldi architettonici, ma che dispone anche di molti beni comuni, molti spazi pubblici, aree verdi che sono anche tutelate da un forte regime vincolistico, parcheggi; quindi, una serie di attività di gestione che, di fatto, sono pubbliche, ad uso pubblico, che però non danno alla società un ritorno economico; quindi, è un po' la caratteristica ibrida di questa società, che è in parte commerciale pubblica, ma in parte anche di gestione di patrimonio pubblico; gestisce scuole, gestisce spazi pubblici, musei, attività culturali. Negli ultimi anni, la situazione economica e patrimoniale della società si è spinta in un versante un po' critico, perché ci sono state delle importanti novità, prima fra tutte la gestione di una nuova opera pubblica, molto importante, che però comporta notevoli costi di gestione, comporta un lavoro di promozione importante.

Mi riferisco a La Nuvola, cioè al nuovo centro congressi sorto e inaugurato pochi anni fa dopo un lungo percorso, che purtroppo nel momento di avvio si è trovato proprio di fronte alla novità della pandemia; quest'ultima ha sostanzialmente tolto moltissimo spazio e moltissimo mercato alle attività congressuali, fieristiche e di promozione culturale. Anzi, in questo periodo l'Eur giustamente ha recuperato un po' la centralità urbana di questa struttura, mettendola nel circuito degli hub per le vaccinazioni ed è stata una cosa molto importante.

Però, per essere molto rapidi e arrivare alla conclusione, aggiungo soltanto un'informazione che è centrale in questa interpellanza, cioè che uno dei problemi più importanti, anche di sicurezza, che sta affrontando l'Eur SpA è la manutenzione dei grandi edifici storici. I grandi edifici storici, come sapete, sono rivestiti prevalentemente in marmo e travertino, con lastre molto pesanti, che, nella fase di rilancio dell'Eur degli anni Cinquanta dopo che era stato fermo per tanti anni durante la guerra, sono state collocate, forse a volte un po' di fretta, senza i dovuti ancoraggi. Si è scoperto dopo tempo che queste lastre sono affisse con semplice malta e ora a distanza di tempo, essendo un po' precari gli ancoraggi, stanno venendo giù e a volte determinano dei problemi di sicurezza importanti anche per i passanti. Quindi, molte zone sono perimetrate, sono abbandonate e questo non determina una bella immagine.

Allora, il punto è questo, cioè capire se, come è sembrato possibile perché ci sono state delle interlocuzioni con Eur SpA, si possa stabilire un'interlocuzione tra la società e il Ministero dell'Economia per verificare, allo stato dei conti e dei bilanci, la possibilità di una rimodulazione dei trasferimenti delle disponibilità a favore di Eur per poter affrontare questa fase difficile, che è legata ai maggiori costi di nuove infrastrutture e di nuove strutture che sono presenti nel territorio e nella gestione di Eur SpA nella fase che attraversiamo, e anche della straordinaria necessità di un lavoro di manutenzione e di mantenimento di questi beni, che - ripeto - sono beni pubblici, identitari della città e anche dello Stato, perché hanno una storia particolare, che possa consentire a Eur SpA di svolgere meglio la propria attività, in sicurezza e con pieno decoro delle strutture pubbliche.

 

CLAUDIO DURIGON, Sottosegretario di Stato per l'Economia e le finanze. Grazie Presidente. In riscontro all'interpellanza relativa alla richiesta di riattivazione di interlocuzione con Eur SpA - partecipata dal Ministero dell'Economia e delle finanze al 90 per cento e da Roma Capitale al 10 per cento - al fine di reperire le risorse necessarie per la manutenzione del patrimonio immobiliare della società, si rappresenta preliminarmente che, in incontri avvenuti nel mese di dicembre 2020, sono state illustrate al Ministero le linee strategiche del piano industriale aziendale per il periodo 2021-2025.

In tali occasioni la società ha sottolineato talune criticità finanziarie nell'orizzonte di piano, connesse principalmente ai pagamenti di transazioni e al rimborso dell'anticipazione finanziaria ottenuta dal Ministero in base alle previsioni della legge di stabilità 2014, oltre al fabbisogno della gestione corrente degli investimenti per le manutenzioni immobiliari. In particolare, è stato segnalato che durante l'intero periodo sono previsti flussi di cassa negativi e, a decorrere dal 2022, è atteso un fabbisogno di liquidità che permarrà nell'orizzonte temporale considerato.

Al fine di rimuovere le criticità, la società, nel corso degli incontri, ha illustrato alcune ipotesi di intervento: la prima, una sospensione, nel periodo di piano, degli obblighi di rimborso al MEF del debito residuo di 24 milioni di euro dell'anticipazione ricevuta; la seconda, la completa remissione del debito stesso, unitamente all'erogazione di un contributo in conto capitale di 27 milioni per consentire l'estinzione dei debiti da transazioni con appaltatori; la terza, Eur SpA, mediante la stipula di appositi contratti di servizio con pubbliche amministrazioni interessate, mette a disposizione gli spazi congressuali per eventi di carattere culturale per un certo periodo dell'anno, stimando corrispettivi dell'ordine di circa 4 milioni di euro annui.

Ad esito degli incontri, gli uffici del Ministero hanno approfondito la fattibilità delle soluzioni prospettate da Eur in relazione ai diversi profili di complessità ordinamentale e di finanza pubblica. In ogni caso, è stata già condivisa l'opportunità di completare la redazione del piano industriale con indicazione di ulteriori elementi che possono costituire il presupposto per individuare le misure di sostegno finanziario più adeguate. Si conferma, comunque, la disponibilità a riprendere quanto prima le interlocuzioni con Eur, opportunamente alla fine del semestre in corso, non appena sarà rinnovato l'organo amministrativo, al fine di assicurarne il coinvolgimento anche in tutte le questioni aperte oltre che nella pianificazione della gestione futura.

 

ROBERTO MORASSUT. Grazie Presidente. Sì, sono soddisfatto, ovviamente aggiungendo una sollecitazione perché questo passaggio, che il sottosegretario ha annunciato, possa arrivare rapidamente, possa concludersi con esito positivo e consentire il miglior sbocco per una situazione che sta diventando critica e consenta di tutelare un patrimonio nazionale, un patrimonio importante per la capitale, che ovviamente costituisce una ricchezza pubblica e che - sottolineo ancora una volta - attualmente è un tema molto urgente, soprattutto per la sicurezza dei cittadini. L'Eur è una zona molto frequentata dai romani in tutte le ore del giorno e passeggiare sotto questi portici, questi propilei, poter accedere ai locali è diventato pericoloso per la tenuta proprio dei rivestimenti, che sono in una condizione critica. Quindi, sollecito, essendo soddisfatto della risposta, anche una rapida apertura e conclusione di questo tavolo.