I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione e del merito, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
venerdì 19 maggio 2023, il rappresentante degli studenti del liceo classico «Augusto», nel quartiere Appio Latino di Roma, ha subito un'aggressione da parte di militanti dell'estrema destra;
secondo le ricostruzioni fornite dal dirigente scolastico e dagli organi di stampa, il ragazzo, insieme ad altri compagni di classe, aveva aderito all'iniziativa «Roma cura Roma» e stava ripulendo il muro della scuola dalle numerose locandine affisse;
tra queste locandine c'erano manifesti inneggianti al fascismo. A quel punto sarebbe stato avvicinato da un gruppo di coetanei appartenente all'organizzazione di estrema destra «Blocco Studentesco»: uno di loro, anch'egli studente del liceo classico «Augusto» lo avrebbe prima schiaffeggiato e poi minacciato;
la dirigente scolastica del liceo si è schierata in prima linea per condannare fermamente il gesto diramando una circolare: «Il 19 maggio un nostro studente, eletto come rappresentante di Istituto è stato minacciato e schiaffeggiato prima di entrare a scuola. La Comunità Scolastica condanna il gesto violento e offensivo ed esprime vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia. Invito con forza tutti a rinnovare il comune impegno nella diffusione dei valori del rispetto, del dialogo e della solidarietà che costituiscono l'antidoto alla prepotenza e alla sopraffazione»;
non si è fatta attendere anche la replica della Rete degli studenti medi, di cui fa parte proprio il rappresentante d'istituto del liceo «Augusto»: «Non è la prima volta che avvengono questi episodi a Roma e in Italia. Il clima di pressione e violenza neofascista presente soprattutto nelle scuole e nelle strade è figlio di una cultura revisionista che nega i valori democratici, antifascisti e repubblicani. È necessaria una risposta chiara e netta dalle istituzioni, a partire da quelle più vicine agli studenti, non è possibile occultare le ragioni di un tale clima di pressione, che gli studenti democratici e antifascisti vivono nelle scuole»;
non è il primo caso di aggressione di stampo neofascista che si verifica nella Capitale e nel resto del Paese: la procura di Firenze ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di violenza privata aggravata nei confronti dei sei esponenti Azione Studentesca, che il 20 febbraio 2023 hanno colpito con pugni e calci due studenti del liceo classico Michelangiolo di Firenze;
il Ministro dell'istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, in riferimento a quanto accaduto venerdì mattina al Liceo Classico Augusto di Roma, ha dichiarato alla stampa: «Ogni violenza fisica e verbale è in contrasto con i principi di democrazia, libertà, rispetto della persona che stanno a fondamento della nostra Costituzione e pertanto va duramente condannata da chiunque provenga. Non solo: violenze e minacce devono essere anche punite senza se e senza ma. Noi staremo sempre dalla parte dei miti contro qualunque prepotente»;
nelle condivisibili dichiarazioni del Ministro, tuttavia, non si fa riferimento ai gruppi che si rendono protagonisti delle aggressioni fisiche e verbali, gruppi che hanno una chiara provenienza politica e si atteggiano nei metodi e nel lessico agli squadristi del ventennio fascista, a cui si ispirano esplicitamente le organizzazioni a cui sono affiliati –:
quali iniziative urgenti e opportune si intenda avviare al fine di prevenire e contrastare la diffusione di comportamenti intimidatori e violenti nei confronti di studenti e presso gli istituti scolastici, in relazione agli episodi richiamati in premessa, riconducibili ad organizzazioni di estrema destra che si pongono fuori dai dettami della Costituzione italiana e della civile convivenza.
Seduta del 7 luglio 2023
Illustrazione e replica di Roberto Morassut, risposta del Sottosegretario di Stato, Giorgio Silli
ROBERTO MORASSUT. Grazie Presidente, intendo illustrare l'interpellanza. Il 19 maggio ultimo scorso il rappresentante degli studenti del liceo classico “Augusto”, nel quartiere Appio Latino di Roma, ha subito un'aggressione da parte di militanti di estrema destra. Secondo le ricostruzioni fornite dal dirigente scolastico - quindi, attendibili e non faziose - e da più organi di stampa, il ragazzo, insieme ad altri compagni di classe, aveva aderito ad un'iniziativa dal titolo “Roma cura Roma” e stava ripulendo il muro della scuola da numerose locandine affisse. Tra queste locandine c'erano manifesti inneggianti al fascismo. A quel punto, è stato avvicinato da un gruppo di coetanei appartenenti all'organizzazione di estrema destra “Blocco Studentesco” e uno di loro, anch'egli studente del liceo classico “Augusto”, lo avrebbe prima schiaffeggiato più volte e poi minacciato. La dirigente scolastica del liceo si è schierata in prima linea per condannare fermamente il gesto ed ha diramato una circolare - quindi, un atto pubblico, ma anche con valore interno alla organizzazione e all'ordinamento della scuola - descrivendo in dettaglio i fatti. Poi, naturalmente, non si è fatta attendere anche la replica della Rete degli Studenti Medi di cui fa parte il rappresentante di istituto al liceo Augusto che ha, a sua volta, denunciato i fatti descrivendoli con dettaglio.
Non è il primo caso di aggressione di stampo neofascista che si verifica nella capitale, molti non trovano neanche l'onore, diciamo così, di una denuncia, di una dimensione pubblica, molti restano anonimi ma avvengono e non solo nella capitale, ma in tante parti del nostro Paese. Com'è noto, la procura di Firenze ha aperto un fascicolo, ipotizzando il reato di violenza privata aggravata, nei confronti dei sei esponenti di Azione Studentesca che nel lontano, ormai, 20 febbraio, hanno colpito con pugni e calci due studenti del liceo classico “Michelangiolo” di Firenze. Il Ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, in riferimento a quanto accaduto la mattina di venerdì 19 maggio al liceo “Augusto” ha dichiarato alla stampa che: “Ogni violenza fisica e verbale è in contrasto con i principi di democrazia, libertà, rispetto della persona, che stanno a fondamento della nostra Costituzione e, pertanto, va duramente condannata da chiunque provenga”. In queste condivisibili dichiarazioni del Ministro tuttavia non si fa riferimento a quali sono stati i gruppi che si sono resi protagonisti delle aggressioni fisiche e verbali, gruppi che hanno una chiara provenienza e connotazione politica e si atteggiano nei metodi e nel lessico agli squadristi del Ventennio, cui si ispirano esplicitamente queste organizzazioni. Questi sono i fatti, la nostra interpellanza però ha un significato che va oltre il fatto specifico pur grave. Noi chiediamo una maggiore vigilanza, una maggiore attenzione, una maggiore presenza morale e fisica delle Istituzioni, a partire da chi rappresenta in questo momento il Governo della Repubblica, contro il clima incivile e di offesa al rispetto dei principi di libertà e di libera partecipazione alla vita civile delle scuole, in particolare negli istituti medi superiori che sono un momento decisivo per la formazione della coscienza civile dei nostri ragazzi. Non esageriamo nel sottolineare, nel segnalare il ripetersi di questi episodi. Certamente il nostro indice è puntato contro ogni forma di violenza e di intimidazione, ma non possiamo non prendere atto del moltiplicarsi di episodi che hanno per autori militanti di organizzazioni di estrema destra: questi sono fatti di cronaca, non sono segnalazioni faziose. L'intimidazione, la violenza fisica e il bullismo si mescolano in questi fatti e mi dispiace che il Ministro Valditara - lo voglio tornare a dire perché lo abbiamo detto più volte nelle settimane e nei mesi trascorsi - non abbia, pur dichiarando formalmente la sua contrarietà, la sua condanna verbale, però trovato mai il momento di riferire in Parlamento sui gravissimi fatti di Firenze limitandosi appunto a fare delle dichiarazioni. Noi con questa interpellanza chiediamo chiarezza, ma vogliamo anche dire, da questi banchi di opposizione, a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi, che vogliono sentirsi attivi e portare nella vita delle loro scuole qualunque idea professino purché civilmente, che noi saremo al loro fianco e non saremo mai assenti, non ci distrarremo rispetto al moltiplicarsi di questi atti.
Con questa iniziativa, con questa interpellanza chiediamo quindi quali misure urgenti e opportune si intendano avviare al fine di prevenire e contrastare la diffusione di questi comportamenti intimidatori e violenti nei confronti di studenti e presso gli istituti scolastici, in relazione agli episodi richiamati in premessa, riconducibili ad organizzazioni di estrema destra, quindi con chiaro perimetro politico, che si pongono fuori dai dettami della Costituzione italiana e della civile convivenza, che non può essere richiamata soltanto verbalmente ma deve essere difesa con atti concreti.
GIORGIO SILLI, Sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale. Grazie Presidente, rispondo con gli elementi forniti dal Ministero dell'Istruzione e del merito. Con riferimento all'aggressione subita da uno studente all'esterno del liceo classico “Augusto” di Roma, il Ministero dell'Istruzione e del merito ha acquisito, per il tramite dell'ufficio scolastico regionale per il Lazio, la relazione della dirigente scolastica del liceo, la quale, venuta a conoscenza dell'accaduto, ha provveduto ad avvisare la famiglia che si è recata a sporgere denuncia presso il competente commissariato.
Successivamente la stessa dirigente scolastica, con nota pubblicata sul sito del liceo, ha condannato il gesto violento e offensivo e ha convocato un consiglio d'istituto straordinario, all'esito del quale i presenti hanno concordato di potenziare gli interventi nelle classi attraverso i percorsi previsti nell'ambito dell'educazione civica e di sollecitare la sorveglianza da parte delle Forze dell'ordine negli orari di entrata e uscita da scuola.
Con riferimento, invece, agli eventi che hanno interessato il liceo classico Michelangiolo di Firenze, il Ministero dell'Interno ha comunicato che, allo stato, a seguito della segnalazione della locale autorità giudiziaria, i giovani, autori dell'aggressione, risultano indagati per i reati di percosse e lesioni aggravate. Ciò premesso, in merito ai fatti descritti, per quanto di competenza del Ministero dell'Istruzione e del merito, si rappresenta che lo stesso è impegnato da anni sul fronte della prevenzione del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e, più in generale, di ogni forma di violenza. Infatti, fermo restando il rispetto dell'autonoma programmazione dell'offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche, il Ministero cura le politiche a favore dei giovani e svolge funzioni di indirizzo e accompagnamento nella programmazione e attuazione delle iniziative di prevenzione e contrasto del disagio giovanile e del fenomeno del bullismo nelle scuole, favorendo il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie, sostenendo, inoltre, attività finalizzate alla realizzazione del Piano nazionale di educazione alla legalità. In particolare, in attuazione della legge del 29 maggio 2017, n. 71, sono state adottate le “Le linee di orientamento per la prevenzione ed il contrasto del cyberbullismo”, aggiornate da ultimo nel 2021.
A seguito dell'entrata in vigore della citata legge n. 71 del 2017 e dell'emanazione delle suddette Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, è stato attuato un Piano nazionale di formazione dei docenti referenti per il contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
Il Ministero, inoltre, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione e psicologia dell'Università di Firenze, ha predisposto la piattaforma ELISA per dotare le scuole di strumenti per intervenire efficacemente sui temi del cyberbullismo e del bullismo con due azioni specifiche: un'area dichiarata alle scuole per il monitoraggio online del bullismo e cyberbullismo e una sezione dedicata ai docenti per la formazione attraverso moduli e-learning rivolti a docenti e dirigenti scolastici.
Ancora, la legge del 20 agosto 2019, n. 92, ha introdotto, in tutte le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, l'insegnamento trasversale dell'educazione civica come attività di insegnamento curricolare, che sviluppa la conoscenza e la comprensione delle strutture dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società.
Infine, si rappresenta che è all'esame del Parlamento un testo unificato, frutto della comune sensibilità di tutti i gruppi parlamentari in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e di misure rieducative dei minori. Il testo unificato modifica e integra la legge n. 71 del 2017, riportata poc'anzi, recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, e ne estende la portata applicativa anche al fenomeno del bullismo. E' questo un ulteriore segnale di attenzione al tema da parte del Governo e del Parlamento che sarà presto chiamato anche ad esaminare altre proposte del Ministero dell'Istruzione e del merito sul tema del voto di comportamento.
Per concludere, il Ministero rassicura sul fatto che l'attenzione sul tema è massima, come dimostrano le stesse parole del Ministro Valditara, richiamate anche nel presente atto ispettivo, con le quali ha condannato ogni genere di condotta aggressiva e violenta da chiunque commessa. Chiunque.
ROBERTO MORASSUT. Grazie, Presidente. Non mi ritengo soddisfatto, anche se ringrazio il Sottosegretario Silli per essere presente, oggi, per rispondere anche ad interrogazioni che non riguardano il suo specifico campo di competenza.
Mi sarei aspettato che, oggi, fosse presente la Sottosegretaria Frassinetti. Probabilmente, devo ritenere che abbia preferito un weekend lungo. Questa è la mia ipotesi, non la mia affermazione specifica, ma devo ritenere che abbia preferito...Ma c'è un motivo per cui dico questo, Presidente. Non è soltanto per un attacco personale, ma perché, per la seconda volta, i responsabili del Ministero dell'Istruzione e del merito trovano l'occasione di eludere il confronto con il Parlamento su fatti specifici, ricordati nella mia interpellanza, che riguardano Firenze e che hanno riguardato Roma. Lo considero, lo consideriamo un fatto negativo, per questo non mi ritengo soddisfatto. Peraltro, nella risposta che è stata prodotta si elencano, si fa riferimento a tutta una serie di provvedimenti, anche di atti legislativi e di programmi, che risalgono ai Governi precedenti, che ci si impegna ad attuare - e, da un certo punto di vista, può essere apprezzabile - ma, per quanto riguarda la specificazione di questo Governo, non ho sentito - leggerò meglio il testo della risposta all'interpellanza - iniziative e provvedimenti specifici. Quindi, mi aspetto non soltanto che i responsabili di quel Ministero affrontino prima o poi il rapporto con il Parlamento, ma ci dicano quali nuovi programmi intendano introdurre; soprattutto, torno a sottolineare quanto detto nella fase di illustrazione dell'interpellanza, ossia che non vi sia una generica condanna, ma una condanna specifica della matrice politica di questi atti che fanno riferimento ad una pagina tragica della nostra storia, che è fuori dal dettato costituzionale e che, purtroppo, per i tempi che attraversiamo, sta assumendo una dimensione che va oltre il perimetro nazionale. L'Europa è investita da una serie di questi fatti che investono le giovani generazioni, quindi c'è un tema che va affrontato dalle massime istituzioni con grande allarme e con grande attenzione. Io non ho riscontrato questa attenzione: ho ascoltato generiche condanne, ho ascoltato nobili parole che però fanno riferimento a provvedimenti di Governi passati; non ho sentito, nessuno ha sentito, in questi mesi, nemmeno ora, una preoccupazione dei responsabili del Ministero, una preoccupazione specifica del Governo e questo non credo vada bene.
Quindi, mi dispiace se ho fatto un riferimento personale alla Sottosegretaria Frassinetti, non è stato offensivo, ma, pur se di venerdì, mi sarei aspettato che il Ministero, non avendo dato un segnale per Firenze, almeno lo avesse dato oggi. Quindi, non sono soddisfatto.