I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
è stata messa in campo una innovativa soluzione procedurale strutturata al fine di salvare un gruppo aziendale, quello de La Perla, vitale per il made in Italy;
tale soluzione è stata resa possibile dall'impegno comune dei diversi livelli istituzionali (Ministero delle imprese e del made in Italy e regione Emilia-Romagna in primis) e dal grande senso di responsabilità e attaccamento alla storia dell'azienda delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali;
a oggi non risulta esserci certezza sulla copertura degli ammortizzatori sociali necessari per circa una cinquantina di dipendenti del gruppo La Perla, una parte dei quali (circa una quarantina) dal 26 gennaio 2025 ne è sprovvisto mentre la restante avrà il medesimo problema a partire dal 10 aprile 2025;
l'accompagnamento di tutte le competenze fino al momento dell'effettivo subentro della nuova proprietà rappresenta un presupposto fondamentale e indispensabile per assicurare la continuità aziendale e per non disperdere un presidio produttivo fondamentale per il made in Italy –:
quali iniziative, per quanto di propria competenza, intenda assumere in merito.
Seduta del 28 febbraio 2025
Illustrazione e replica di Andrea De Maria, risposta della Sottosegretaria di Stato, Giuseppina Castiello
ANDREA DE MARIA. Si, grazie, Presidente. Non è la prima occasione in cui discutiamo, in quest'Aula, della vertenza del gruppo La Perla, io stesso ho assunto diversi atti di sindacato ispettivo su questa vertenza così importante. Ricordo che stiamo parlando di un presidio produttivo di grandissimo valore per il Paese, di un'eccellenza del made in Italy. Parliamo di una vertenza che si è aperta con gravi responsabilità di quella che, ormai, non è la più la proprietà, dell'ultima proprietà de La Perla. Da lì si è sviluppato un percorso molto complesso, ci sono procedure di liquidazione che incrociano l'Italia e la Gran Bretagna e, quindi, un Paese UE, come il nostro, e un Paese non UE, come la Gran Bretagna. C'è stata una lotta molto impegnata, di grande valore, delle lavoratrici e dei lavoratori de La Perla - soprattutto lavoratrici, perché lì si tratta soprattutto di lavoratrici - in forte sinergia con, devo dire, la filiera istituzionale, la Città metropolitana di Bologna, la regione Emilia-Romagna, il Ministero dello Sviluppo economico e del made in Italy e, prima di tutto grazie alla lotta delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali, si sono raggiunti dei risultati importanti.
Oggi è in corso la procedura per individuare la nuova proprietà, vi sono già state 20 manifestazioni di interesse. Anche questa procedura, ovviamente, andrà seguita nei suoi sviluppi ed è ancora in corso. Poi anche una volta che sarà individuata la nuova proprietà, vi sarà una fase intermedia delicata da seguire con la stessa attenzione che è stata messa in campo fino ad ora.
Ma adesso abbiamo un tema molto delicato, che riguarda gli ammortizzatori sociali, perché vi sono circa 50 dipendenti de La Perla che non sono coperti dagli ammortizzatori (per quanto riguarda circa 40 unità dal 26 gennaio di quest'anno e, per altre 10, sarà così dal 10 aprile di quest'anno). Penso che quelle lavoratrici meritino tutte le tutele necessarie e meritino certezza sugli ammortizzatori sociali. Aggiungo che questo elemento è fondamentale anche per portare a buon fine il percorso che è in atto, perché il marchio de La Perla, prima di tutto, ha questo valore, ha questa eccellenza, perché dietro c'è una qualità straordinaria del lavoro, anche un grande attaccamento di quelle lavoratrici e quei lavoratori a La Perla stessa, tanto che sono state protagoniste di questa lunga vertenza anche sacrificando tanto per contribuire a difendere quel presidio produttivo, e le loro competenze, le loro conoscenze e la loro qualità del lavoro è elemento centrale di quello stesso marchio, e quindi noi dobbiamo stare anche molto attenti a non perdere persone, ecco, perché è chiaro che in una situazione così complicata, senza certezze rischiamo anche che si allontanino professionalità che, poi, sono fondamentali per il mantenimento di quel presidio produttivo.
Quindi, è molto importante che si diano certezze sugli ammortizzatori sociali, per questo oggi ho interpellato il Ministero del Lavoro e ringrazio la Sottosegretaria che è presente, ascolterò con attenzione la risposta. Voglio, in particolare, sottolineare un tema di tempi, nel senso che questa certezza sugli ammortizzatori sociali va garantita davvero nel minor tempo possibile, perché in questo caso il tempo in cui si danno risposte certe ai lavoratori non è una variabile di poco rilievo, ma è un elemento centrale, appunto, per contribuire a portare a termine un percorso così virtuoso che è in campo ma che oggi, nel suo passaggio più delicato, dobbiamo davvero non sbagliare niente per difendere un presidio produttivo di così grande valore per il Paese, e con esso tanti posti di lavoro.
GIUSEPPINA CASTIELLO, Sottosegretaria di Stato per i Rapporti con il Parlamento. Sì, grazie, Presidente. In riferimento al quesito sollevato dagli interpellanti, relativo alla delicata situazione occupazionale della società La Perla, richiesti elementi informativi ai Dipartimenti competenti del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali nonché alla regione Emilia Romagna, passo ad illustrare quanto segue.
Innanzitutto, per quanto di competenza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, rappresento che la società la Perla Manufacturing s.r.l. (LPM) gestisce le attività di produzione dei capi di abbigliamento, mentre le attività di ideazione e di distribuzione del prodotto e la titolarità del marchio “La Perla” e di tutti i diritti di privativa sono di esclusivo appannaggio della controllante La Perla Global Management UK Limited, società costituita in Inghilterra e Galles e dotata, tra l'altro, di una stabile organizzazione in Italia nella società La Perla Global Management s.r.l. Inoltre, il gruppo consta di una società cui spetta la commercializzazione retail dei prodotti sul territorio nazionale (La Perla Italia s.r.l. - LPI).
La società controllante, La Perla Global Management UK Limited (LPGMUK), è stata posta in liquidazione dalla High Court of Justice di Londra in data 1° novembre 2023, mentre la sua stabile organizzazione italiana, La Perla Global Management Italia è stata posta in liquidazione giudiziale dal tribunale di Bologna il 23 gennaio 2024 e, in data 11 aprile 2024, è stata dichiarata la liquidazione giudiziale anche di La Perla Italia.
In data 12 febbraio 2025, si sono svolti presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali due incontri tra i vertici aziendali delle società, le rappresentanze sindacali dei lavoratori e i rappresentanti delle regioni interessate, per l'espletamento degli esami congiunti delle rispettive situazioni aziendali, finalizzati alla stipula degli accordi governativi per il ricorso al trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS), ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018, convertito con modificazioni dalla legge n. 130 del 2018.
In merito alla situazione relativa agli ammortizzatori sociali, per quanto di competenza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, si rappresenta che la società La Perla Manufacturing s.r.l. (LPM) è in amministrazione straordinaria a far data dal 1° febbraio 2024; ha ottenuto l'autorizzazione alla prosecuzione del Programma di cessione dei complessi aziendali e ha presentato istanza per la concessione di un ulteriore anno di CIGS, ai sensi dell'articolo 7, comma 10-ter, della legge n. 236 del 1993, in favore dei lavoratori da essa dipendenti. Tale istanza è stata accolta ed è stato emesso il decreto direttoriale n. 494 del 19 febbraio 2025 con il quale è stata autorizzata la concessione della CIGS in favore di 175 lavoratori dipendenti della sede di Bologna per il periodo decorrente dal 1° febbraio 2025 al 24 novembre 2025. In precedenza, la società per il periodo dal 1° febbraio 2024 al 31 gennaio 2025 aveva beneficiato sempre ai sensi dell'articolo 7, comma 10-ter, della legge n. 236 del 1993 di un primo anno di CIGS (d.d. n. 594 del 11 marzo 2024). Ancora prima, per la medesima società, era stata autorizzata la corresponsione del trattamento di integrazione straordinaria per il periodo dal 1° settembre 2023 al 29 febbraio 2024, a seguito della stipula, in data 1° agosto 2023, di un contratto di solidarietà (d.d. n. 1232 del 28 agosto 2023).
Per quanto concerne la società La Perla Global Management UK Limited a far data dal 1° gennaio 2025 fino al 25 gennaio 2025, a completamento dei 12 mesi complessivamente concedibili, è stata autorizzata al trattamento di CIGS per cessazione di attività ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018, così come rifinanziato dall'articolo 1, commi 190 e 191, della legge n. 207 del 2024, con decreto direttoriale n. 566 del 21 febbraio 2025, in favore di 43 lavoratori, dipendenti della sede di Bologna. In precedenza, infatti, la società era stata autorizzata alla corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale, dal 26 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, a seguito della stipula in data 4 marzo 2024 di un accordo governativo per l'accesso all'intervento di integrazione salariale di cui all'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018 (CIGS per le imprese in cessazione di attività - d.d. n. 1124 del 14 maggio 2024). Prima di tale intervento, era stata autorizzata la corresponsione del trattamento di integrazione salariale straordinaria per il periodo dal 1° settembre 2023 al 29 febbraio 2024 (poi annullato per il periodo coincidente con la domanda di CIGS per cessazione di attività, dal 26 gennaio 2024 al 29 febbraio 2024), a seguito della stipula in data 21 luglio 2023 di un contratto di solidarietà (d.d. n. 1203 del 4 agosto 2023).
Per quanto riguarda la società la Perla Italia Srl (LPI), in liquidazione giudiziale, a far data dal 1° gennaio 2025 e fino al 10 aprile 2025, a completamento dei 12 mesi complessivamente concedibili, si rappresenta
che è stata autorizzata al trattamento di CIGS per cessazione di attività ai sensi dell'articolo 44 decreto-legge n. 109 del 2018, così come rifinanziato dall'articolo 1, commi 190 e 191 della legge n. 107 del 2024, con decreto direttoriale n. 565 del 21 febbraio 1025. In precedenza, infatti, la società aveva avviato un programma di cessazione aziendale a seguito della sentenza n. 32 dell'11 aprile 2024 del tribunale di Bologna, che aveva dichiarato l'apertura della liquidazione giudiziale con contestuale accesso alla CIGS ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018. Da ultimo, segnalo che le aziende del gruppo La Perla sono in CIGS per le varie causali di intervento quasi ininterrottamente dal 2012 e, che, allo stato e a normativa vigente, la società La Perla Manufacturing Srl in amministrazione straordinaria potrà continuare a fruire di CIGS ai sensi dell'articolo 7, comma 10-ter, del decreto-legge n. 148 del 1993, convertito nella legge n. 236 del 1993, per la durata dell'attività dei commissari. Al contrario, sempre allo stato e a normativa vigente, per le aziende in cessazione di attività - quindi, La Perla Global Management UK Limited e La Perla Italia Srl - al termine dei periodi di integrazione salariale, come sopra descritti, autorizzati ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n. 101 del 18 per cessazione di attività, non vi sono ulteriori misure di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro da poter riconoscere.
Nel concludere, volevo anche comunicare che, nell'ambito degli accordi che sono stati poi indicati dalle regioni, che sono ovviamente interessate, queste si sono impegnate a proseguire nell'attuazione degli strumenti di politica attiva nei confronti dei lavoratori collocati in CIGS sui rispettivi territori. Confermo poi l'impegno del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali a monitorare l'evoluzione della vicenda al fine di poter tutelare quelle che sono le posizioni di tutti i lavoratori che sono ovviamente interessati.
ANDREA DE MARIA. Grazie, Presidente. Sinceramente, non posso essere soddisfatto, al netto di quest'ultima puntualizzazione sinceramente un po' vaga rispetto agli impegni del Ministero. La Sottosegretaria ha correttamente illustrato lo stato dell'arte nonché delle procedure di liquidazione. Peraltro, c'è stata un'azione molto importante delle istituzioni, che hanno contribuito a costruire alla fine un'unificazione delle procedure di liquidazione, che non era un risultato facile e scontato. Ci sono più di 50 lavoratrici e lavoratori che sono fuori dalla copertura degli ammortizzatori sociali. C'era stato anche un emendamento in sede di legge bilancio che poi non è passato e che poteva aiutare ad affrontare questo problema. La cosa che io chiedo, che hanno chiesto le organizzazioni sindacali e che so essere anche fra le priorità che sta indicando la regione Emilia-Romagna è quella di trovare una modalità tecnica per potere coprire queste lavoratrici in questa fase.
Onestamente, dalla risposta indicazioni su questo non ne sono venute, tranne un impegno generico nel secondo intervento. Quindi, io ribadisco l'appello al Ministero del Lavoro di mettere in atto tutte le procedure possibili per affrontare questo tema, anche in sinergia con l'altro Ministero interessato, perché noi dobbiamo accompagnare necessariamente queste lavoratrici e questi lavoratori in questa fase intermedia, se no rischiamo davvero di perdere una parte importante della qualità del lavoro di questa impresa così significativa. Peraltro, lo spezzettamento in più società de La Perla è stata una delle azioni negative che ha messo in campo la proprietà precedente e che ha creato anche tante difficoltà nella gestione fino a qui. Quindi, spero davvero ancora che ci sia, facendo riferimento alle ultime parole della Sottosegretaria, una grande attenzione su questo da parte del Ministero del Lavoro.