I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
il 23 gennaio 2025 è stata adottata la determina del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli «Organizzazione e articolazione degli uffici delle direzioni territoriali e degli uffici ADM»;
nella citata determina si è tra l'altro deciso il declassamento dell'ufficio di Ravenna dalla prima alla terza fascia;
a parere degli interpellanti, si tratta di una decisione incomprensibile ed inadeguata, rispetto ai volumi di traffico movimentali dal porto di Ravenna, che con un gettito erariale di due miliardi di euro l'anno tra dazi e Iva, rappresenta un punto cruciale per il traffico merci e passeggeri dell'Adriatico;
si tratta di un errore strategico gravissimo, che rischia di penalizzare pesantemente il porto e con esso l'intero sistema economico regionale e nazionale;
infatti, il porto di Ravenna è vero motore dello sviluppo regionale, nazionale nonché uno dei principali scali europei, e si stanno realizzando ingenti investimenti infrastrutturali previsti dal progetto hub portuale, dal PNRR e da altre forme di finanziamento pubbliche per potenziare la capacità infrastrutturale complessiva dello scalo, in modo da attrarre nuovi investimenti nello scalo ed incrementare significativamente i volumi di traffico e le merci movimentate;
quello di Ravenna è un porto classificato dalla legge n. 84 del 1994 di rilevanza internazionale e si muove in un contesto nel quale la competizione è sempre più aspra, anche nell'ottica di una velocizzazione delle procedure, ed è, quindi, fondamentale potenziare «il sistema portuale» e i servizi pubblici in maniera integrata con la crescita infrastrutturale e la capacità ricettiva dello scalo;
il provvedimento assunto dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli, invece, crea un grave pregiudizio in termini sicurezza e di efficienza dei servizi offerti al porto di Ravenna, con il rischio concreto di perdita di competitività e di tenuta stessa del sistema portuale –:
se si intenda, per quanto di competenza adottare iniziative volte ad una revisione nei tempi più rapidi della citata decisione di Adm, restituendo al porto di Ravenna il posto che merita, ed evitando che con questa scelta si mortifichi il futuro dell'economia regionale e nazionale, e si metta a rischio la sicurezza strategica del territorio e del Paese.