03/08/2021
Giuditta Pini
Cenni, Orfini, Gribaudo, Raciti, Pizzetti, Ceccanti, Siani, Viscomi, Ciagà, Bruno Bossio, Rizzo Nervo, Boldrini, Frailis, Incerti, Pollastrini, Ungaro, Schirò, Sensi, Avossa, Mura, Magi, Fratoianni, Verini, Lacarra, Nitti, Prestipino, Migliore, Andrea Romano, Zan
2-01297

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:

   l'8 marzo 2020 è scoppiata una grave rivolta nella casa circondariale Sant'Anna di Modena nella quale sono morti nove detenuti, direttamente nell'istituto penitenziario o mentre, in condizioni d'emergenza senza che però nessuno li ritenesse in pericolo di vita, venivano trasportati verso altri istituti;

   su ciò che accadde in quelle circa 60 ore sono state svolte indagini contro ignoti, con le ipotesi di reato di omicidio colposo e morte come conseguenza di altro delitto;

   in una lettera pervenuta alle agenzie di stampa e indirizzata anche al Ministro interrogato da uno dei detenuti allora presenti alla rivolta e ai trasferimenti in cui si legge, tra l'altro: «Molti detenuti, alcuni in palese stato di alterazione probabilmente dovuto all'assunzione di farmaci, furono violentemente caricati e colpiti al volto con manganellate anche coi “tondini in ferro pieno” che si usano per effettuare la battitura nelle celle. Alcuni di questi a cui non fu dato nessun supporto medico morirono nel giro di pochi minuti»;

   il Ministro interrogato ha espresso una forte e decisa presa di posizione durante l'informativa alla Camera dei deputati sulle gravi violenze avvenute nel carcere di Santa Maria Capua a Vetere in cui ha annunciato che al Dap è stata istituita una nuova commissione ispettiva interna che visiterà tutti gli istituti dove si sono verificati i gravi eventi del marzo 2020 e che deve indagare al suo interno e deve scoprire cosa accade dietro quei muri perché i fatti di Santa Maria dimostrano che la capacità di indagine interna non c'è stata;

   sul quotidiano «il Dubbio» in data 26 luglio 2021 è comparsa la notizia «Trasferì da Modena i reclusi, ora è nel pool del Dap che dovrà far luce sui pestaggi: Marco Bonfiglioli, il dirigente del provveditorato regionale che dispose e coordinò il trasferimento dei detenuti dal carcere Sant'Anna dopo le rivolte, fa parte della commissione istituita su impulso della ministra Cartabia» e ancora: «Nel pool è presente anche Marco Bonfiglioli, il dirigente del provveditorato regionale che dispose e coordinò il trasferimento dei detenuti dal carcere Sant'Anna di Modena, tra i quali quelli che morirono durante il viaggio, o all'arrivo, verso le altre carceri. Non è un dettaglio da poco, perché se da una parte c'è stata un'archiviazione del procedimento relativo alla morte di otto persone detenute del carcere modenese avvenuta all'indomani delle rivolte del marzo 2020, dall'altra rimane ancora in piedi la nona morte: quello del detenuto Salvatore Piscitelli, morto ad Ascoli durante il trasferimento» –:

   quali criteri siano stati individuati per la selezione dei componenti della sopracitata commissione ispettiva istituita dal Ministero della giustizia;

   se il Ministro interrogato non consideri opportuno, anche al fine di evitare polemiche e speculazioni e garantire la più totale imparzialità nell'operato della commissione, adottare iniziative affinché tra chi ha il compito di verificare che non vi siano stati abusi non ci siano le stesse persone che in quei giorni hanno avuto compiti dirigenziali e di coordinamento;

   per quale motivo siano stati esclusi dalla composizione della commissione figure come i Garanti dei detenuti, e se il Ministro interrogato non ritenga opportuno integrare i membri della commissione anche con queste e altre figure, anche per evitare strumentalizzazioni e polemiche sull'importante operato di indagine della commissione.