I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, per sapere – premesso che:
come è noto dalle cronache recenti, il professor Marco Gervasoni, docente di storia contemporanea presso l'Unimolise, il 5 settembre 2020 ha pubblicato sul proprio accountTwitter la foto della copertina dell'ultimo numero dell'Espresso che ritraeva la vicepresidente della regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, accompagnandola con un commento sulla sua estetica nel quale si domandava se si trattasse di un uomo anziché di una donna;
è un commento che esprime un evidente sessismo e un atteggiamento chiaramente misogino;
il professore, inoltre, ha espresso di frequente commenti denigratori e violenti nei confronti di esponenti politici e della società civile;
tra questi vi sono i seguenti, riportati in un articolo di «La Repubblica» il 7 settembre: «gli interlocutori di sinistra vanno spazzati via: sono al di fuori dell'umanità»; Ilaria Cucchi definita «Segre dei poveri»; «zecche rosse»; per una sindaca che revoca la cittadinanza onoraria a Mussolini per conferirla a Liliana Segre il commento è che «la madre delle coglionazze ignoranti è sempre incinta»; e poi «5 Stelle vermi»; Repubblica «merde»; Nicola Zingaretti «unico uomo al mondo che in ogni foto appare con la faccia da cojone»;
inoltre, un suo commento in particolare gli e addirittura costato il posto di docente presso la Luiss di Roma: nel mese di luglio 2019, infatti, scrisse che la nave Sea Watch «va affondata quindi Sea Watch bum bum», e a seguito di queste parole la Luiss nel settembre 2019 non gli ha rinnovato l'incarico;
il codice etico dell'Università del Molise dove il professor Gervasoni è di ruolo parla dei «fondamentali doveri», da parte di studenti e docenti, di «rispetto della dignità umana» e di «rifiuto di ogni discriminazione». La comunità universitaria del Molise afferma anche l'impegno a «ripudiare ogni discriminazione originata da differenze di orientamenti religiosi, politici, culturali o sessuali» e, nello statuto dell'Ateneo, si enuncia una «comunità solidale che promuove al suo interno, ad ogni livello ed in ogni suo ambito, un clima di rispetto e di riconoscimento del valore dell'altro nel rifiuto di ogni forma di discriminazione relativa al genere, all'età, all'origine etnica, al credo religioso, all'orientamento sessuale, alla disabilità, alle condizioni di salute fisica e psichica» –:
quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo, visti i fatti sopra menzionati, per tutelare la dignità dell'ateneo molisano e dell'università italiana;
quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare ai fini di prevenire e contrastare il proliferare di un linguaggio offensivo e discriminatorio nelle comunicazioni sui social media.