I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, per sapere – premesso che:
il 22 marzo 2021, con decreto interministeriale, risulta approvato l'avviso pubblico relativo a 700 milioni di euro da assegnare ai comuni per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione, la riconversione o la costruzione di edifici per asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia, di cui all'articolo 1, comma 59, della legge 27 dicembre 2019, n. 160;
l'avviso assegna le suddette risorse stanziate con la legge di bilancio per il 2020, dando priorità ai progetti che riguarderanno aree svantaggiate e periferie urbane;
le risorse sono, in particolare, destinate a progetti di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia, con priorità per le strutture localizzate nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, con lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti e a progetti volti alla riconversione di spazi delle scuole dell'infanzia attualmente inutilizzati, con la finalità del riequilibrio territoriale, anche nel contesto di progetti innovativi finalizzati all'attivazione di servizi integrativi che concorrano all'educazione dei bambini e soddisfino i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato sotto il profilo strutturale ed organizzativo;
ad oggi risultano pubblicate, con data indicata del 4 agosto 2021, esclusivamente le graduatorie provvisorie, successivamente alle quali gli enti locali, risultati inseriti, avrebbero ricevuto richiesta di presentare, entro la data del 4 novembre 2021, la documentazione necessaria;
a due mesi dalla presentazione della documentazione non risultano ancora pubblicate le graduatorie definitive;
a partire da dicembre 2021 sono stati pubblicati i primi bandi per il finanziamento e la messa a disposizione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza riguardo al comparto scolastico, la quale scadenza sarebbe indicata nel mese di febbraio 2022 –:
quali siano i tempi di pubblicazione della graduatoria definitiva relativa alle somme stanziate da assegnare ai comuni per la messa in sicurezza, la ristrutturazione e la riqualificazione di edifici per asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia e se si intenda garantire che la pubblicazione della medesima graduatoria avvenga in tempo utile a consentire agli enti locali eventualmente esclusi di partecipare ai bandi finanziati con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Seduta dell'11 febbraio 2022
Illustrazione e replica di Elena Carnevali, risposta del sottosegretario di Stato per l'Istruzione, Rossano Sasso.
ELENA CARNEVALI. Grazie, Presidente. Sottosegretario Sasso, questa interpellanza è stata presentata alla fine del 2021. L'abbiamo presentata perché, quasi un anno fa, è stato pubblicato una bando molto importante (il cosiddetto bando 0-6) con il quale - con la legge di bilancio dello scorso anno, del 2020 - abbiamo postato 700 milioni di euro, risorse che sono andate a finanziare la realizzazione delle infrastrutture necessarie per colmare le distanze territoriali, di genere e generazionali fondamentali, al fine di sostenere le donne e consentire loro di conciliare e fare in modo che ci sia anche un incremento dell'occupazione lavorativa, oltre che per sostenere il progetto educativo che noi vogliamo nei confronti, in particolare, dell'infanzia. Negli anni abbiamo fatto cose molto importanti, in particolare abbiamo fatto in modo che i cosiddetti servizi 0-6 non fossero più servizi a domanda individuale, dipendenti dalle disponibilità e dalle sensibilità dei vari amministratori locali, ma li abbiamo fatti diventare livelli essenziali delle prestazioni educative. Ancora di più, abbiamo fatto una battaglia molto forte del Partito Democratico, una conquista del Partito Democratico e di questo Parlamento: in questa legge di bilancio abbiamo messo le risorse che servono, accanto ai 4,6 miliardi del PNRR della Missione 4, per fare in modo di realizzare queste infrastrutture sociali importanti, abbiamo messo risorse per 120 milioni, che sono le disponibilità per questo anno, fino ad arrivare a oltre un miliardo nel 2026, perché ci fosse anche una parte di finanziamento per quel che riguarda la sostenibilità gestionale di questi servizi particolarmente importanti.
Tornando al bando dei 700 milioni, con questo bando - siamo a marzo del 2021 - è stata fatta una graduatoria provvisoria, ad agosto del 2021. Alla fine di quest'anno, purtroppo, questa graduatoria è rimasta ancora provvisoria; contemporaneamente, giustamente si sono inseriti i bandi del PNRR, che peraltro scadono il 28 febbraio: una condizione tra le tante per partecipare ai bandi del PNRR è che non bisogna aver ottenuto altri finanziamenti statali. Quindi, i comuni che sono - e adesso sentiremo la risposta - in questa graduatoria provvisoria vivono e hanno vissuto in uno stato di limbo perché naturalmente, non sapendo se quella graduatoria provvisoria diventerà definitiva, si trovano, da qui ai prossimi 10, 15 giorni, a non sapere se si possano adoperare per poter utilizzare le grandi risorse e le disponibilità del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Io ringrazio molto il Ministro e il Ministero perché, da quando abbiamo depositato l'interpellanza, le interlocuzioni sono state davvero importanti e credo che sia stata data una risposta che in qualche modo ha cominciato ad aiutare alcuni comuni, che mi hanno già fatto sapere che hanno ricevuto in particolare le risposte dall'Unità di missione, per coloro che sono entrati in maniera definitiva nella graduatoria, e hanno quindi ricevuto una lettera che li autorizza a procedere all'affidamento dei lavori, in attesa del successivo schema di convenzione. Quindi, per il momento, almeno alcuni comuni - non so alcune cose e questo è il motivo per il quale aggiungo delle questioni che non sono nell'interpellanza - hanno il cuore un po' più sollevati; altri magari ancora non hanno ricevuto la lettera, altri ancora vivono questa situazione di sospensione. Io credo che ci siano un po' di questioni che dobbiamo affrontare: non possiamo permetterci di non centrare gli obiettivi che abbiamo indicato nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo dobbiamo fare sicuramente per le disponibilità che la solidarietà europea ha riconosciuto in particolare all'Italia, ma mi permetto di dire che lo dobbiamo fare ancora di più e soprattutto perché in questo Paese noi dobbiamo poter avere gli stessi standard che vediamo, con l'aspirazione di poterli raggiungere, in altri Paesi dell'Unione Europea, perché abbiamo la necessità di sostenere le donne, di sostenere i compiti familiari, di garantire il diritto all'educazione a tutti i bambini, anche nei servizi da 0 a 6 anni. Soprattutto abbiamo un'altra esigenza: credo che lei sappia bene che molti comuni non hanno quella struttura organizzativa divisa in ufficio tecnico e segretari comunali (purtroppo anche questa è una situazione molto preoccupante), quindi adoperarsi per poter partecipare a questo bando o a un altro non è proprio la cosa più agevole, anzi abbiamo per fortuna garantito risorse per rafforzare la pubblica amministrazione, ma ancora non tutte queste risorse sono pervenute a destinazione. Quindi, agevolare le modalità con le quali si danno le risposte ai bandi e quindi alle opportunità che noi offriamo attraverso i bandi interministeriali, con una certa e migliore celerità, sicuramente aiuterebbe molto, innanzitutto ad avere delle certezze. Io credo che sia doverosa e giusta la fase ispettiva e di verifica che spetta al Ministero, una volta predisposta questa graduatoria, che non a caso è provvisoria, perché occorre verificare se i requisiti ed i documenti presentati sono veritieri - si tratta di risorse pubbliche, di risorse di tutti, quindi è giusto che ci sia un tempo di verifica -, però il dato vero è che è passato quasi un anno e quindi davvero mi auguro che la possibilità di rendere più fluida, più celere e più certa sia la verifica, che la fruizione di queste risorse, sia davvero garantita con più puntualità e con più elementi di certezza.
Queste sono le ragioni per le quali il Partito Democratico ha presentato questa interpellanza. Soprattutto mi auguro che quei 4,6 miliardi, ossia quelle risorse che abbiamo destinato per fare in modo che questi siano effettivamente servizi essenziali, determinino l'esigibilità dei diritti e diventino un'opportunità che tutti possano utilizzare, soprattutto per diminuire quelle disuguaglianze di genere territoriale e anche - lo abbiamo detto - generazionale, affinché tutti, soprattutto le nuove generazioni, possano aspirare a realizzare i sogni che desiderano (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
ROSSANO SASSO, Sottosegretario di Stato per l'Istruzione. Grazie, Presidente e onorevole Carnevali. L'investimento in asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per la famiglia, che ha stanziato complessivamente 700 milioni di euro per le annualità dal 2021 al 2025, si pone - come lei stessa ha evidenziato - l'importante obiettivo di potenziare i servizi educativi nella fascia di età 0-6 anni e di garantire il superamento di squilibri economici e sociali e dei divari territoriali e lo sviluppo delle aree più depresse e periferiche del Sud che, nel caso degli asili nido e delle scuole dell'infanzia, sono anche le aree che fanno registrare un maggiore gap nella fornitura di servizi educativi per la prima infanzia e nella fascia 0-6 anni e che presentano anche un maggior livello di povertà educativa, a maggior ragione dopo gli ultimi 24 mesi di deprivazione culturale. Il 4 agosto 2021 sono state pubblicate le graduatorie provvisorie e gli enti locali sono stati chiamati successivamente a comprovare le dichiarazioni rese in sede di candidatura. Dalla verifica della documentazione prodotta da tutti i 453 enti locali inseriti nella graduatoria provvisoria, è emersa questa situazione: 143 enti locali sono stati definitivamente ammessi a finanziamento e hanno già ricevuto in tal senso formale nota di autorizzazione ad avviare tutte le procedure di appalto dei lavori; 43 enti locali non hanno risposto alla richiesta di documentazione probatoria (e agli stessi è stato assegnato un ulteriore termine decadenziale); 104 enti locali hanno ricevuto formale nota di esclusione, in quanto non hanno documentato le dichiarazioni rese in sede di candidatura; per i restanti enti si è resa necessaria un'ulteriore istruttoria, in quanto la documentazione prodotta è risultata incompleta, ovvero gli stessi hanno subito una decurtazione di punteggio che li ha riportati più in basso in graduatoria, con la necessità di verificare la propria posizione in rapporto agli ulteriori enti in graduatoria. Pertanto, alla luce delle risultanze dell'istruttoria svolta, gli enti locali sono stati posti nelle condizioni di conoscere la loro posizione già prima della scadenza dell'avviso relativo agli asili nido e alle scuole dell'infanzia fissato per il prossimo 28 febbraio e quindi di poter decidere se presentare ulteriore candidatura a valere sulle risorse del PNRR. Al riguardo, va precisato che non sussistono ragioni ostative alla candidatura al nuovo avviso PNRR e che gli enti locali, che ad oggi sono stati formalmente esclusi o per i quali è ancora in corso l'istruttoria, possono sicuramente presentare domanda anche nell'ambito della Missione 4 - Componente 1 - Investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia del Piano nazionale di ripresa e residenza.
ELENA CARNEVALI. Grazie, sottosegretario Sasso per la risposta e per l'attenzione.
Sicuramente una buona notizia ce l'abbiamo, ossia coloro che ancora sono in fase di istruttoria, quindi non si sa se avranno la possibilità di usufruire dei finanziamenti a questo bando, possono partecipare - credo che questo sia importante riuscire a farlo sapere agli enti locali - ai bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Quello che è evidente è che, purtroppo, credo, più o meno saranno molti i milioni che avanzeranno dei 700; e dico purtroppo perché è chiaro che abbiamo un prolungamento dei tempi anche realizzativi delle infrastrutture sociali di cui stiamo parlando, ossia asili nido e scuole per l'infanzia. L'altra cosa che naturalmente ci preoccupa sono i comuni - a parte quelli che non sono in regola - che sono ancora nelle condizioni di non aver centrato l'obiettivo per avere i requisiti di realizzabilità.
Quindi io credo che sarebbe opportuno che ci fosse un accompagnamento, da parte della struttura di missione e anche da parte del Ministero, soprattutto per le tempistiche, perché, se noi andiamo a vedere, per esempio, il bando che scade il 28 febbraio, sempre quello finanziato con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, lì abbiamo delle scadenze molto evidenti per quel che riguarda il termine entro cui bisogna avere la progettazione esecutiva ed entro cui bisogna iniziare i lavori. Quindi, credo che possa essere di aiuto un'attività di supporto, se vogliamo centrare e realizzare il più possibile, e soprattutto consentirci di recuperare quei gap - che condivido con lei - soprattutto dopo due anni di enorme difficoltà per molte comunità; e soprattutto per riuscire a fare in modo che quella povertà educativa, che credo sia uno dei mali più grandi che noi dobbiamo affrontare, possa trovare delle risposte e trovi soprattutto risposta nella realizzazione all'interno delle comunità di servizi ad esse dedicati.
Io non ho capito solo una cosa: se questa graduatoria definitiva è pubblicata. Devo dirle, francamente, che io non ho capito - ed era la ragione dell'interpellanza - se oppure quando verrà pubblicata. Bene che i comuni abbiano ricevuto le lettere, credo, spero e mi auguro davvero che la pubblicazione di una graduatoria definitiva avvenga, francamente, nei tempi più celeri possibili.