14/02/2024
Debora Serracchiani
Gianassi, Lacarra, Di Biase, Zan
2-00330

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   dalla stampa di apprende che l'ispettore capo della polizia penitenziaria Pablito Morello, che svolgeva funzioni di Capo della scorta assegnata a protezione del Sottosegretario di Stato per la giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, nato a Novara ma residente da tempo a Biella, e che ha prestato servizio in varie carceri d'Italia prima di essere assegnato in maniera stabile al carcere di Biella, nel 2001, proprio in quell'anno e in quel carcere, è finito sotto processo per un rapporto effettuato alla procura di Biella dalla coordinatrice degli educatori del carcere di Biella;

   nel rapporto l'educatrice riferisce di aver sentito delle urla dal proprio ufficio, e di avere assistito ad una scena che descriverà, tre giorni dopo, in procura, riportando di «un detenuto a terra, circondato da cinque o sei agenti. L'ispettore Pablito Morello era sopra di lui, lo insultava e gli sferrava calci e pugni. Preciso che il detenuto era senza camicia ed è poliomielitico»;

   «tra richieste di archiviazione della Procura (ne vengono fatte tre), mesi di stallo, opposizioni alle archiviazioni e un'avocazione da parte della Procura generale di Torino, il caso in questione, in cui sono indagati per abuso d'ufficio Morello e un suo collega», viene archiviato, mentre l'unico processo che va avanti, ma che si è fermato in primo grado per avvenuta prescrizione, è quello in cui imputato era il detenuto che ha subito le violenze, accusato dallo stesso Morello di resistenza a pubblico ufficiale, prescritto anch'esso;

   Pablito Morello, che risulta essere in congedo ordinario dal 4 gennaio 2024, per poi, si apprende essere ufficialmente sostituito, è il caposcorta che lo scorso 31 dicembre 2023 aveva partecipato, in servizio a tutela del Sottosegretario Delmastro Delle Vedove, a Rosazza, in provincia di Biella, ad una festa di Capodanno nella sede della pro loco affittata dalla sindaca di Rosazza, Francesca Delmastro Delle Vedove, sorella del Sottosegretario, dove, dopo mezzanotte un colpo partito dalla pistola North American Arms LR22 legalmente detenuta dal deputato Pozzolo, di FDI, presente alla festa, ha ferito seriamente alla gamba il genero dello stesso Morello, Luca Campana, in circostanze ancora da chiarire su cui sta procedendo la procura di Biella;

   la procura di Biella sta indagando sui fatti accaduti a quella festa, alla quale partecipavano, pare, una trentina di persone, tra queste gli agenti della sua scorta, e, secondo, nuove ricostruzioni riportate dalla stampa, anche altri agenti della polizia penitenziaria, con parenti e familiari;

   in merito ai fatti del 2001 che hanno visto coinvolto Morello risulta inoltre che la testimonianza della coordinatrice degli educatori, riportata in verbale agli atti, non sia mai stata smentita, e che altri testimoni avrebbero confermato la sua versione;

   tra gli agenti di polizia penitenziaria sotto inchiesta da parte della procura per i gravi episodi di violenza e tortura nel carcere di Biella figura anche Walter Della Ragione, agente della polizia penitenziaria facente anche lui, come Morello, parte della scorta del Sottosegretario Delmastro Delle Vedove –:

   se il Ministro non ritenga opportuno e urgente fare chiarezza, per quanto di competenza, in merito alle vicende esposte che investono pesantemente il suo dicastero poiché vedono coinvolti un Sottosegretario di Stato alla giustizia, che ha tra le sue deleghe quella al Dap, e agenti della polizia penitenziaria, in particolare agenti della scorta del Sottosegretario Delmastro Delle Vedove, quali l'allora caposcorta Pablito Morello e l'agente Walter della Ragione, e se non ritenga, dunque, necessario, nel pieno rispetto dell'azione della magistratura, accertare le eventuali responsabilità di carattere disciplinare in capo a Pablito Morello e a Walter della Ragione, nonché, quali siano gli eventuali legami tra il sottosegretario Delmastro Delle Vedove e gli ambienti della polizia penitenziaria piemontese;

   se non si ritenga inoltre di dover fare chiarezza in merito ai criteri che hanno condotto alla scelta ricaduta sugli agenti di Polizia penitenziaria individuati per svolgere funzioni di sicurezza e di tutela del Sottosegretario Delmastro Delle Vedove, poiché dall'articolo 8 del decreto ministeriale 11 dicembre del 2018, emanato dal Ministero della giustizia, Dap, Ufficio per la sicurezza e per la vigilanza, risulta che tra i requisiti necessari per essere scelti vi è l'avere un età non superiore a 45 anni se appartenenti al ruolo degli agenti e dei sovrintendenti e ai 50 anni se appartenenti al ruolo degli ispettori, mentre Morello al momento della sua destinazione aveva superato i 50 anni di età, essendo nato nel 1964.