I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:
la carenza di personale nel sistema della pubblica amministrazione è estremamente grave, come evidenziato dal Piano integrato di attività e organizzazione (Piao 2023);
la situazione attuale rischia di peggiorare nei prossimi anni. Secondo le stime dei sindacati più rappresentativi entro il 2026 circa 300 mila lavoratori del settore pubblico andranno in quiescenza e durante il Forum PA del maggio 2023 è stato osservato che entro il 2033 oltre un milione di dipendenti pubblici andrà in pensione;
relativamente al piano per 340 mila nuove assunzioni nelle pubbliche amministrazioni per il biennio 2023-2024 annunciato dal Ministro Zangrillo, non si può non sottolineare che i molteplici provvedimenti sinora varati nell'anno 2023 rappresentino solo una parzialissima risposta mentre, alla luce delle indicazioni della Nadef, le risorse disponibili per il 2024 risultino lontanissime dal poter consentire una sua concreta realizzazione;
al riguardo, è certamente importante segnalare il fatto che il 17 ottobre 2023 si sia, finalmente, almeno proceduto allo scorrimento di ulteriori 5.253 idonei nella graduatoria del concorso Ripam 2293 assistenti, che rende immediatamente disponibili per la pubblica amministrazione le risorse necessarie e preparate di un personale altamente qualificato e dotato di ampie capacità professionali e tecniche, ed evidenzia come sia questo il metodo più veloce, economico ed efficace per rispondere alle gravi carenze di personale e alle esigenze del turnover;
è quindi auspicabile che da ora in avanti si continui con un ritmo sostenuto per procedere a scorrimenti e assunzioni, superando le lentezze pregresse che, a esempio, hanno fatto decorrere ben otto mesi tra uno scorrimento e l'altro relativamente ai funzionari amministrativi;
si rende necessaria, a tal fine, una rapida stipula delle convezioni con le amministrazioni centrali e le agenzie in modo da completare gli scorrimenti di tutti i profili e garantire subito alla pubblica amministrazione tutte le nuove energie di cui ha immediato bisogno;
al riguardo già il 29 maggio 2023, è stato approvato un emendamento (ora articolo 1, comma 4, lettera b-bis del decreto-legge n. 44 del 2023, come convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2023 n. 74) che autorizza le amministrazioni centrali e le agenzie a stipulare convenzioni volte a reclutare il personale di cui necessitano mediante scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici svolti per il tramite della commissione Ripam in corso di validità;
successivamente, il 6 giugno 2023 la Camera ha approvato l'ordine del giorno n. 9/1114-A/27 con il quale si impegna il Governo ad adottare ogni iniziativa utile affinché le amministrazioni centrali e le agenzie provvedano a stipulare, nel più breve lasso di tempo possibile, le convenzioni necessarie per consentire, mediante lo scorrimento delle graduatorie Ripam in corso di validità, di rispondere celermente alla carenza di personale nella pubblica amministrazione;
il 26 luglio 2023 è stato approvato un ulteriore emendamento (ora articolo 28-bis del decreto-legge n. 75 del 2023, come convertito con modificazioni dalla legge 10 agosto 2023 n. 112) che consente di provvedere alle assunzioni funzionali previste dal decreto relativamente all'ispettorato nazionale del lavoro, Ministero della cultura, Ministero della giustizia, amministrazione penitenziaria, Ministero dell'istruzione e del merito, Ministero dell'interno, relativamente alle prefetture dei territori interessati dall'alluvione del 1o maggio 2023, anche mediante la stipula di convenzioni volte a reclutare il personale necessario con lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici svolti per il tramite della commissione Ripam in corso di validità;
il 31 luglio 2023 la Camera ha approvato l'ordine del giorno n. 9/1239-A/67 che impegna il Governo a valutare tutte le opportune iniziative necessarie a semplificare le procedure e ridurre le tempistiche di scorrimento delle graduatorie, considerato il fatto che dal momento in cui l'amministrazione viene a conoscenza della rinuncia dei soggetti chiamati e la successiva convocazione di ulteriori idonei trascorrono mediamente sei mesi nei quali le pubbliche amministrazioni interessate sono costrette a operare in carenza di personale, nonostante la copertura finanziaria stanziata per le assunzioni –:
quali siano state in questi mesi le iniziative di competenza intraprese dal Governo per far sì che le amministrazioni e le agenzie stipulassero nel più breve tempo possibile le citate convenzioni, così come indicato nell'ordine del giorno n. 9/1114-A/27;
quali siano state le iniziative messe in atto dal Governo al fine di accelerare e semplificare le procedure volte a ridurre sensibilmente i tempi di attesa negli ulteriori scorrimenti delle graduatorie da effettuare dopo le rinunce dei soggetti chiamati in precedenza, come indicato nell'ordine del giorno n. 9/1239-A/67;
quale sia il numero complessivo di assunzioni previste per assistenti e funzionari nell'anno 2023/2024 da parte delle amministrazioni centrali e delle agenzie, attraverso l'utilizzo delle graduatorie Ripam in corso di validità, sulla base delle gravi carenze di organico già formalmente dichiarate dalle amministrazioni con la pubblicazione dei Piao 2023.
Seduta del 10 novembre 2023
Illustrazione di Andrea Casu, risposta della Sottosegretaria di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, replica di Andrea Casu
ANDREA CASU, Signor Presidente, naturalmente intendo intervenire, anche perché passiamo a un altro tema altrettanto importante e lo facciamo in una settimana che è stata particolarmente importante perché proprio qui alla Camera dei deputati lo scorso 7 novembre c'è stato un incontro promosso, unitariamente, dai sindacati dalla CGIL, della CISL e della UIL della pubblica amministrazione insieme ai comitati Cufa, Cuaamm, Cire, Unico Lavoro su un tema cruciale, un tema fondamentale: la necessità di rafforzamento della nostra pubblica amministrazione. Noi nella nostra interpellanza partiamo da alcuni dati che sono conosciuti benissimo dal Governo sulla gravissima sofferenza e mancanza di energie e di personale, soprattutto dovuto alle esigenze del turn over ma anche alle esigenze e che si profilano: abbiamo la sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, abbiamo tante sfide di fronte. Entro il 2026 circa 300 mila lavoratori del settore pubblico andranno in quiescenza, nel 2033 oltre un milione di dipendenti pubblici andrà in pensione. Vi è un piano di 340 mila nuove assunzioni nelle pubbliche amministrazioni per il biennio 2023-2024 che è stato annunciato dal ministro Zangrillo e di fronte a questo, abbiamo un'opportunità. Abbiamo i concorsi unici in corso di validità. Sicuramente i concorsi Ripam, ma anche altri concorsi, che ci garantiscono un personale altamente qualificato e dotato di ampie capacità professionali e tecniche, che è immediatamente disponibile per rispondere alle esigenze di rafforzamento e di rinnovamento della pubblica amministrazione. Questo è uno strumento che è stato utilizzato anche recentemente e il 17 ottobre si è proceduto allo scorrimento di 5.253 idonei nella graduatoria del concorso di Ripam 2.293 assistenti. Inoltre - e qui è la ragione della nostra interpellanza e vado a presentare la domanda -, su questo tema, su cui c'è unità da parte delle forze sindacali, su cui c'è condivisione da parte delle forze politiche di maggioranza e opposizione, anche nell'atto della conversione del decreto PA-1 e del decreto PA-2, il Parlamento è intervenuto unitariamente. Abbiamo presentato alcuni emendamenti di opposizione che sono stati approvati in Commissione e degli ordini del giorno che sono stati approvati in Aula che dimostrano come ci possa essere veramente un'azione che va nella direzione di rafforzare e rinnovare immediatamente la pubblica amministrazione.
Alcuni di questi impegni li vado a ricordare. Il 29 maggio 2023 abbiamo approvato un emendamento nel decreto PA-2 che autorizza le amministrazioni centrali e le agenzie a stipulare convenzioni volte a reclutare il personale per il tramite della Commissione Ripam in corso di validità. Il 6 giugno del 2023 è stato approvato un ordine del giorno che invita il Governo a compiere tutte le azioni e iniziative utili affinché queste convenzioni vengano fatte nel tempo più rapido possibile. Il 26 luglio abbiamo approvato un altro emendamento in cui per quanto riguarda le assunzioni direttamente determinate dal decreto PA-2 si potesse procedere attraverso questo strumento delle convenzioni e il 31 luglio 2023 abbiamo approvato un ordine del giorno in cui si dice una cosa molto importante sul tema delle tempistiche. Lo abbiamo visto anche in questo caso: otto mesi tra una chiamata e l'altra. Noi abbiamo una situazione nella quale dobbiamo intervenire e non è una responsabilità - lo voglio dire chiaramente - di questo Governo. Sono responsabilità che hanno una lunga storia, però abbiamo tempi troppo lunghi e non può essere che tra il fare un concorso, chiamare le persone, se una persona non accetta, chiamare una persona dopo, trascorrano sei, otto, dieci mesi. Questo perché la sofferenza della nostra Pubblica Amministrazione – abbiamo visto i numeri solo delle persone che stanno andando in pensione - determina una situazione in cui non avere il ricambio per un anno, due anni, tre anni, significa chiudere quell'ufficio.
Quello che noi chiediamo con l'interpellanza sono tre domande. La prima chiedere quali siano state le iniziative messe in campo dal Governo per stipulare le convenzioni nel tempo più rapido possibile, come ci siamo impegnati insieme a fare cinque mesi fa. La seconda quali siano iniziative messe in campo per accelerare e semplificare le procedure, come ci siamo impegnati collettivamente a fare tre mesi fa. E poi l'ultima - e questa è la più importante - che ci consente di mandare qui dal Parlamento un segnale chiaro a tutte le persone che stanno aspettando di avere una risposta a questa domanda, quale sia il numero complessivo di assunzioni previste per assistenti e funzionari nell'anno 2023-2024 da parte dell'Amministrazione centrale dell'agenzia, attraverso l'utilizzo delle graduatorie arrivano in corso di validità sulla base delle gravi carenze di organico già formalmente dichiarate dalle amministrazioni con la pubblicazione del Piano 2023.
Perché dico che è la più importante? Perché noi dobbiamo avere un messaggio chiaro. Se si vuole procedere a questi scorrimenti lo si deve dire. In questo caso c'è una situazione anche di alcune di queste graduatorie che a febbraio andranno in scadenza e bisogna garantire la necessaria proroga per consentire che questo procedimento possa essere ultimato nelle procedure del caso. Se riuscissimo a riformare il sistema, forse non bisognerebbe nemmeno aspettare febbraio, si potrebbe fare subito, ma, se sono necessarie tempistiche più lunghe, nelle more dei cambiamenti necessari dobbiamo procedere e dobbiamo farlo.
Una cosa, però, ci tengo a dirla, prima di ascoltare con grande attenzione la risposta, nella speranza poi, nella replica, di poter dare atto al Governo dell'impegno assunto, del coronamento dell'impegno assunto e di un messaggio che sicuramente è molto atteso dal Paese. Vorrei dire che, nell'attuale situazione gravissima della pubblica amministrazione, noi non abbiamo un'alternativa tra fare gli scorrimenti della graduatoria o fare i concorsi.
Utilizzare, nell'emergenza in cui siamo, gli scorrimenti delle graduatorie per dare un'immediata risposta a uffici che stanno rischiando di chiudere - provate ad andare a fare la carta d'identità in qualunque comune, non è una questione di un'amministrazione rispetto a un'altra, è una questione delle difficoltà che noi abbiamo da un punto di vista del personale a ogni livello, a ogni livello pubblico, nelle nostre agenzie, in tutto quello che stiamo facendo, e stiamo affrontando la sfida del PNRR senza avere le gambe, le braccia, le intelligenze, i cervelli che facciano funzionare la nostra macchina pubblica per portare avanti questa sfida -, quindi utilizzare lo scorrimento delle graduatorie per avere immediatamente queste energie fresche, pronte, disponibili dentro la pubblica amministrazione, e costruire un sistema di concorsi per continuare a rafforzarla non è alternativo, vanno fatte entrambe le cose.
La domanda è se fare entrambe le cose o non fare nessuna delle due cose. Le risorse ci sono perché, ad esempio, le risorse del turnover ci sono. Nel momento in cui una persona va in pensione non serve determinare nuove risorse, quelle risorse sono già in capo a quella voce, ma bisogna semplificare il tempo per cui quella persona possa essere sostituita. Questa cosa non serve semplicemente ad aprire una porta a una nuova generazione che la sta aspettando, ma serve anche a rendere più forte la pubblica amministrazione oggi, perché me ne accorgo anche in quest'Aula.
Quando sono arrivato, ci ho messo tutto il mio entusiasmo, tutta la mia voglia di affrontare i temi, e ho visto spesso nell'occhio anche di colleghe e colleghi più grandi di me, nel vedere tutta questa passione che gli ha ricordato, magari, l'inizio della loro passione, riaccendersi una luce. Così succede in tutti gli uffici, succede in tutti i luoghi di lavoro: quando entra qualcuno di nuovo, porta una nuova generazione, una nuova prospettiva nei confronti della vita, degli anni che stiamo vivendo.
Se noi non facciamo questa iniezione di nuove energie dentro la pubblica amministrazione, noi rischiamo di affrontare sfide sempre più complesse con energie sempre più stanche, e invece questa cosa la possiamo mettere in campo. Questo è un tema su cui può esserci veramente una condivisione totale tra maggioranza e opposizione, e potrebbe dare un'energia fortissima alla pubblica amministrazione attraverso, nell'immediato, questi scorrimenti, che, anche se si facessero tutti, per tutte le graduatorie in corso di validità, andrebbero a toccare una minima parte di quel milione di persone di cui abbiamo bisogno da qui al 2033.
E poi, contemporaneamente, occorre avviare una grande stagione di concorsi sulle nuove competenze, sulle nuove energie, anche tenendo conto dei cambiamenti, delle trasformazioni che dobbiamo fare per quanto riguarda la digitalizzazione della nostra amministrazione, per quanto riguarda i passi in avanti che dobbiamo compiere, ma con la forza di farlo. L'alternativa non è fare lo scorrimento di graduatorie o fare i concorsi.
È mandare a sbattere la pubblica amministrazione e il Paese oppure cercare di avviare una politica di rinnovamento e di rafforzamento fatta di più fasi, che metta in campo oggi lo scorrimento immediato delle graduatorie per le esigenze più necessarie del PIAO 2023-2024 per queste 340.000 assunzioni di cui parla Zangrillo, e poi, contemporaneamente, nuovi concorsi, ma anche con nuove tecniche che rendano da un punto di vista procedurale più rapidi i concorsi, più rapidi gli scorrimenti, più rapido il tempo dal momento in cui si decide di fare entrare in una pubblica amministrazione al momento in cui questa persona si mette al servizio di tutti i cittadini, della nostra Costituzione, dei diritti sociali, dei diritti civili e dei diritti politici, perché a questo serve la pubblica amministrazione italiana.
GIUSEPPINA CASTIELLO, Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.Grazie, Presidente. Nel merito delle questioni sollevate, si evidenzia che lo scorrimento di graduatorie è una facoltà che le pubbliche amministrazioni hanno a disposizione per la copertura dei posti vacanti. Si rappresenta che il Dipartimento della funzione pubblica è da sempre impegnato nella ricognizione dei fabbisogni e delle richieste di scorrimento delle graduatorie dei concorsi unici.
Il dato sul numero delle assunzioni che verranno effettuate tramite scorrimento sarà definito sulla base delle scelte gestionali delle singole amministrazioni a fronte del relativo PIAO, Piano integrato di attività e organizzazione, e di eventuali disposizioni speciali con cui sono autorizzate nuove assunzioni. Si tratta ad ogni modo di procedure complesse, che, a tutela dei candidati in posizione utile e delle amministrazioni, richiedono specifici tempi tecnici. Infatti, laddove non si attendesse la conclusione delle assunzioni da parte delle amministrazioni di prima assegnazione, ai fini del nuovo scorrimento, si determinerebbe il rischio di perdita di chance da parte dei candidati rinunciatari, che non decadono dall'assunzione, ma che paradossalmente verrebbero superati dagli idonei non vincitori collocati in posizione più bassa nella graduatoria.
Non di meno, proprio con riguardo agli impegni assunti dal Governo con gli atti di indirizzo citati dall'onorevole interpellante, si rappresenta che tra le misure adottate per semplificare gli scorrimenti delle graduatorie il Dipartimento della funzione pubblica ha messo a disposizione delle pubbliche amministrazioni richiedenti il portale inPA, che, con soluzioni digitali rapide e trasparenti, consente ai candidati delle graduatorie dei concorsi unici di manifestare le proprie preferenze rispetto alla pubblica amministrazione o alla sede della singola amministrazione in base a criteri regolatori vigenti e all'ordine di graduatoria.
Attraverso questa soluzione, a cui si aggiunge l'istituzione di un canale di assistenza dedicato, le amministrazioni possono comprimere i tempi di assunzione del nuovo capitale umano. Con riguardo, invece, al numero complessivo di assunzioni previste per assistenti e funzionari nell'anno 2023-2024 da parte delle amministrazioni centrali e delle agenzie attraverso l'utilizzo delle graduatorie Ripam in corso di validità, si richiamano i seguenti concorsi. Concorso unico per funzionari amministrativi, per cui è stato organizzato lo scorrimento per 1.396 posizioni totali della graduatoria. Concorso pubblico per 2.293 unità di personale, per cui è stato organizzato lo scorrimento di 543 unità. Tenuto conto delle istanze pervenute dalle amministrazioni per la sostituzione di vincitori rinunciatari e delle richieste di attingimento, a fronte del numero di idonei in posizione utile si è proceduto allo scorrimento fino all'esaurimento della graduatoria. Concorso pubblico per 2.293 unità di personale per la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell'Economia e delle finanze, il Ministero dell'Interno, il Ministero della Cultura e per l'Avvocatura dello Stato. Tenuto conto delle istanze pervenute dalle amministrazioni per la sostituzione di vincitori rinunciatari, nonché delle richieste di attingimento, si è proceduto allo scorrimento di 5.253 posizioni totali della graduatoria.
Concorso per il Ministero della Cultura per il reclutamento di 1.052 unità di personale. In questo caso il Ministero interessato ha richiesto scorrimento della graduatoria per l'assunzione di 886 unità. Concorso pubblico per 1.514 posti, elevati a 1.541, per il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l'Ispettorato nazionale del lavoro e l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, per cui si è proceduto allo scorrimento di 465 posizioni della graduatoria per l'Ispettorato nazionale del lavoro, 188 posizioni della graduatoria per l'Ispettorato nazionale del lavoro, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Infine il concorso 500 PNRR, rispetto al quale gli scorrimenti sono ancora in corso per l'esaurimento dell'ultima graduatoria disponibile.
ANDREA CASU, Grazie, Presidente, sono soddisfatto per alcuni aspetti di questa risposta, perché vanno a segnalare l'attenzione del Governo nel dare seguito a impegni che non sono stati presi solo con chi ha presentato l'ordine del giorno, ma con tutto il Parlamento, ed è questa la direzione che noi dobbiamo seguire per trovare una soluzione a questo problema. Mi convince l'idea di cercare di rendere, attraverso la digitalizzazione, più rapide le procedure, e anche la notizia, che abbiamo avuto oggi, della messa a disposizione di nuovi strumenti che vanno in questa direzione. Colgo l'occasione per segnalare un'ulteriore opportunità.
Noi abbiamo una situazione di multivincitori molto presente. Spesso, quando viene posto il tema, si dice “facciamo un nuovo concorso, non utilizziamo quella graduatoria”, si fa il nuovo concorso e rivincono gli stessi che avevano vinto il concorso precedente. Ci sono persone che hanno vinto uno, due, tre, quattro concorsi, quindi c'è una situazione per cui chi fa i concorsi per fare un determinato lavoro li conosce, ne conosce la materia, è pronto a farne anche di nuovi. Quindi, spesso, fare un nuovo concorso significa semplicemente richiamare all'ordine le stesse persone a farlo, con il rischio sempre di perderci una generazione, perché per il blocco delle assunzioni e dei concorsi - per esempio, parlo per la mia generazione -, c'è una generazione che ha vissuto una lunga stagione in cui non si riuscivano a fare i concorsi. Quindi, se si decide ogni volta di ricominciare questo gioco dell'oca, rischiamo di perdere come generazione coloro che sono arrivati, alla fine, ai limiti di età, a fare i concorsi, e sarebbe un danno enorme per il Paese.
Da questo punto di vista, forse, c'è una cosa che si potrebbe fare. Ad esempio, lei, giustamente, ha segnalato come noi dobbiamo considerare che ci siano degli enti banditori e, poi, degli altri enti che possono avere necessità di ulteriori energie. Ecco, se una persona non è interessata ad andare da nessuna altra parte, se non nel posto per cui è stato bandito il concorso, il fatto che questa cosa venga esplicitata - “io voglio andare solamente lì” - potrebbe diventare un'impostazione di default. Cioè, io faccio il concorso in quel Ministero, voglio andare in quel Ministero, non accetterò altre proposte perché non sono interessato a trasferirmi in altre amministrazioni. Se si verifica una possibilità di scorrimento, non bisogna aspettare 6 mesi, richiamare questa persona, che non accetta, perché ha già dichiarato che è interessata solo a questo. Questo semplificherebbe fortemente la possibilità di scorrimento e le tempistiche di scorrimento. Esistono tante possibilità concrete. Su questo, le forze sindacali, i comitati hanno elaborato molte proposte, molte iniziative e, sicuramente, è molto utile cercare di fare un passo in avanti in più.
Da un punto di vista del numero complessivo, io risentirò - anzi, se la Sottosegretaria avrà la gentilezza di darmi la risposta anche in forma scritta - tutti gli aspetti; non ho sentito, però, la risposta sul numero complessivo non delle cose già fatte, ma delle cose che si intendono fare. Da questo punto di vista, penso che sia molto importante saperlo, perché, se noi abbiamo un'idea e una contezza di quella che è la strategia sulle 340.000 assunzioni che vengono dichiarate dal Ministro Zangrillo, come ci si vuole arrivare? Ci si vuole arrivare in quota parte con lo scorrimento delle graduatorie, in quota parte con nuovi concorsi? Avremo modo di dare segnali chiari dalle istituzioni alle persone che guardano a queste scelte per determinare anche le proprie scelte di vita. Perché noi parliamo spesso di politiche per la famiglia, per l'aspetto demografico, ma io posso dirvi che non c'è niente di più importante nella vita di una persona del lavoro. Nel momento in cui si sa che c'è la possibilità di avere un lavoro, si può programmare un'esistenza, si può programmare una famiglia, si può programmare una vita; se si vive nella precarietà di un concorso dopo l'altro, si vincono i concorsi, non arrivano le chiamate, alla fine, poi, scadono le graduatorie e devi rifare il concorso per riuscire a rientrare, è chiaro che chiediamo alla nostre nuove generazioni di fare una corsa ad ostacoli che non porta a nulla.
Quindi, la cosa veramente importante da capire, che oggi non sono riuscito a cogliere e spero che avremo modo di cogliere nelle prossime ore, è quale sia il numero complessivo delle assunzioni, quante attraverso gli scorrimenti e, allora, in base a questo, la valutazione sulle proroghe, perché, l'ho sempre detto, la proroga deve essere funzionale al completamento di una procedura. Non è che noi dobbiamo alimentare graduatorie che durino all'infinito per persone che non saranno mai chiamate, prolungando un'attesa senza fine. Noi dobbiamo sapere: abbiamo bisogno di persone, queste persone ci sono, le possiamo chiamare subito, quante ne chiamiamo? Per quelli che chiamiamo, creiamo il sistema delle proroghe necessario per farli entrare, a quelli che il Governo ha già deciso di non chiamare, gli si dice molto chiaramente: non sarete chiamati perché, da qui ai prossimi due anni, intendiamo assumere cento persone, piuttosto che mille persone. Mi rendo conto che non è semplice una risposta a questa domanda e sono pronto, dall'opposizione, a fare tutto quello che posso per sostenere un percorso, però penso che questo percorso di chiarezza semplificherebbe la vita di tutti: per noi, qui, in queste aule, e per le persone che stanno aspettando una risposta.
In più, segnalo un elemento, una riflessione di fondo molto importante. Attraverso i PIAO, abbiamo un'idea del fabbisogno, delle persone, però abbiamo delle regole, attualmente, che creano un sistema molto, molto complesso. Provo a dirlo semplicemente. Nel momento in cui abbiamo dei vincoli di bilancio che ci impongono di mantenere determinate quote, nel momento in cui il personale va in pensione e devo decidere se far entrare un personale più qualificato o fare entrare un personale meno qualificato, io devo ridurre il numero di posti a disposizione che faccio entrare per poter assumere una persona più qualificata.Questo sistema cosa sta generando? Sta generando che la prima linea del funzionamento dei nostri uffici pubblici è sempre più sguarnita, perché, spesso, nel momento in cui una figura che ha un ruolo di responsabilità va in pensione, c'è l'esigenza insopprimibile di sostituire quella figura, ma quella sostituzione impedisce la sostituzione delle quattro persone che lavoravano con quella persona. Ed è quel fenomeno che, poi, rende impossibile rifare la carta di identità, perché, magari, la persona al vertice di quell'ufficio è stata sostituita, ma vi sono sempre tutte le persone intorno.
Quindi, la richiesta che rivolgo al Governo è: ragioniamo insieme su come passare da una valutazione legata solo ai vincoli di bilancio a una anche sulle funzioni che devono essere sostituite e, se ci deve essere un risparmio, andiamolo a fare non in maniera contabile, ma su quelle funzioni che possono essere sostituite rispetto a quelle funzioni che non possono essere sostituite, garantendo, poi, alle persone che entrano, magari - e può succedere e sarebbe giusto -, un percorso anche di crescita e di acquisizione di nuove competenze. Intanto si entra, si lavora nella prima linea, si continua a studiare e crescere nella pubblica amministrazione per assumere maggiori responsabilità. Io credo anche su questo sia necessaria una riflessione.