Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
la tangenziale di Catania (RA15) è oggi una delle arterie più congestionate della Sicilia. Con oltre 80.000 veicoli al giorno, di cui una quota significativa di mezzi pesanti, la circonvallazione autostradale che collega la A18 (Messina-Catania) alla A19 (Palermo-Catania) è ormai prossima al collasso in diversi orari della giornata;
il progetto di Anas è quello di creare una terza corsia, di fatto incapace di risolvere alla radice i problemi di traffico e sicurezza;
per una strada già prossima alla saturazione, come la RA15, una terza corsia rappresenta un palliativo destinato a esaurirsi in pochi anni;
inoltre, l'esperienza internazionale dimostra che aggiungere una corsia non aumenta proporzionalmente la capacità, un'autostrada a due corsie che diventa a tre incrementa la portata di molto meno del 50 per cento previsto teoricamente, a causa di colli di bottiglia, flussi incrociati, accessi urbani e traffico locale;
l'alternativa, già discussa in ambito tecnico e territoriale, è la realizzazione di una nuova arteria pedemontana a quattro corsie, a monte della tangenziale attuale, che colleghi Acireale (A18) con Misterbianco o Gelso Bianco (A19);
una gronda esterna pensata per drenare i flussi da nord verso ovest, alleggerendo la RA15 e creando un asse diretto di scorrimento per il traffico interurbano e le merci tra i versanti etnei, la costa ionica e l'entroterra siciliano;
secondo le valutazioni pubblicate da Anas e riprese da «La Sicilia», il progetto della terza corsia sulla tangenziale di Catania avrebbe un costo stimato intorno ai 350 milioni di euro, con tempi di realizzazione lunghi e pesanti interferenze con la circolazione;
la pedemontana etnea, nel tracciato ipotizzato tra Acireale e Misterbianco/Gelso Bianco, fungerebbe da gronda per la tangenziale, intercettando i flussi provenienti dai comuni pedemontani e dall'autostrada A18 diretti verso Palermo o verso le zone industriali di Catania;
in questo modo, i mezzi provenienti da Acireale, Giarre, Zafferana, Pedara, Nicolosi, Mascalucia e Gravina potrebbero evitare del tutto l'ingresso sulla RA15, riducendo drasticamente le immissioni sulla tangenziale e migliorando la fluidità complessiva del sistema;
infine, l'opera si inserirebbe in una visione più ampia di mobilità integrata per la città metropolitana di Catania, coerente con il Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) e con la futura conurbazione interregionale che unisce Reggio Calabria, Messina e Catania nell'asse dello Stretto e del corridoio Ten-t;
a parer dell'interpellante il progetto di creare una terza corsia, rischia di essere una soluzione costosa e inefficace; l'alternativa è la realizzazione di una nuova arteria pedemontana a quattro corsie a monte della tangenziale attuale –:
se il Ministro interpellato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se intenda, in raccordo con Anas, valutare soluzioni alternative, e in particolare quella descritta in premessa, e se intenda assumere iniziative di competenza al fine di predisporre e finanziare uno studio di fattibilità.