21/06/2023
Arturo Scotto
Schlein, Ciani
2-00178

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   l'account Twitter @rgowans, «Migrant Rescue Watch», attivo dal 2017, pubblica quotidianamente materiale delle milizie libiche, celebrandone l'operato, e periodicamente ha divulgato materiale top secret di apparati militari italiani ed europei, motivo per il quale giornalisti esperti di mafia libica come Nello Scavo hanno iniziato a definirlo «portavoce della mafia libica, legato ai servizi segreti (deviati?) di diversi Paesi»;

   da tale account sono partite le intimidazioni pubbliche al giornalista Nello Scavo e a don Mattia Ferrari, il quale ha presentato querela per minacce e diffamazione aggravata presso la procura di Modena; il Gip ha rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura, e ha sostenuto che il comportamento dell'account nei confronti di don Mattia Ferrari è «un'aggressione alla dimensione morale, denigratoria della dignità delle vittima (di cui viene riportata anche l'immagine fotografica) e, oggettivamente tale da esporla al pubblico e generale disprezzo», e ha disposto di eseguire le indagini che il Pm riterrà necessarie all'identificazione degli autori e dei gestori dei profili;

   per le minacce ricevute da tale account don Mattia Ferrari è stato messo sotto tutela. Risulta, inoltre, che la questura di Como, nel settembre 2021, abbia inoltrato all'A.G. gli atti relativi a minacce subite dal citato giornalista del quotidiano «Avvenire» ad opera, tra gli altri, di utilizzatori degli account Twitter «Migrant Rescue Watch» (@rgowans). In merito, prefettura di Como disponeva l'intensificazione della vigilanza generica radiocollegata, già in vigore in favore del predetto giornalista;

   con interrogazione a risposta scritta 4-00194 del 22 dicembre 2022 si faceva riferimento alla vicenda di don Mattia Ferrari, delle minacce ricevute da un account anonimo di Twitter e della relativa inchiesta presso la procura di Modena verso ignoti;

   negli ultimi giorni, vari quotidiani nazionali e locali, tra cui la Repubblica, la Stampa e il Corriere della sera, nell'edizione on line dell'articolo a firma di Ferruccio Pinotti dal titolo «Don Mattia Ferrari, Saving Humans scopre chi c'è dietro alle minacce al sacerdote: “Ha legami con Frontex”. L'agenzia: “Non ne sappiamo nulla”», vengono alla luce dei fatti inquietanti, in quanto un team investigativo (denominato JLProject, legato a Mediterranea Saving Humans) ha realizzato una contro-inchiesta e scoperto dettagli inquietanti;

   il team investigativo ha rivelato che da una mail inviata nel 2017 dal gestore dell'account a Frontex recuperata dai database si scopre il nome e cognome e l'indirizzo mail del gestore dell'account @rgowans. Egli si chiama Robert B. (il cognome non viene reso pubblico per motivi di privacy); dalle informazioni ricavate da internet si vede che è un ex vice capo della guardia costiera canadese, che ha vissuto in Germania e ora è in Polonia, che è stato a Malta nel 2016 e in Italia nel 2017, e tra le sue, amicizie su Facebook ci sono decine di miliziani e guardiacoste libici. Moltissimi fanno parte degli equipaggi delle motovedette regalate dall'Italia alla Libia e sono stati addestrati in Italia;

   in particolare, il JLProject ha osservato i post dei cosiddetti guardiacoste libici della motovedetta Sabratha 654, addestrati a Taranto nel 2017. Il giorno del loro diploma @rgowans pubblicò una fotografia scattata dall'interno della Mariscuola di Taranto, e si sarebbe addirittura una loro foto in posa sotto la nave militare San Giorgio;

   a rendere il quadro ancora più inquietante, il signor Robert ha il medesimo nome e cognome di una persona che lavora per Frontex per analizzare dati riservati (scrive inoltre da una mail con dominio polacco e Frontex ha sede a Vasarvia);

   interpellata dal Corriere, Frontex (1.500 funzionari e un budget nel 2022 di 754 milioni di euro) da Varsavia, come riportato nell'articolo sopracitato a firma di Ferruccio Pinotti, replica; «Abbiamo appreso della vicenda relativa all'account Twitter “Migrant Rescue Watch”, cioè il blog di @rgowans. Stiamo cercando di approfondire la questione quindi non possiamo rilasciare commenti»; intervenendo sui giornali, Mediterranea e don Mattia Ferrari si sono appellati pubblicamente alle istituzioni, Parlamento, Governo, perché facciano quanto loro dovere per scoprire la verità e tutelare l'integrità della Repubblica Italiana e dell'Unione europea –:

   se il Governo sia a conoscenza dei nuovi fatti denunciati e se non ritenga di dover adottare immediatamente, per quanto di competenza, iniziative idonee volte ad appurare la veridicità dei fatti che, qualora confermassero i collegamenti con Frontex, rivelerebbero una situazione molto inquietante;

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per tutelare i cittadini minacciati dalla mafia libica, e nello specifico dal suddetto account, nonché per tutelare l'integrità della Repubblica davanti al fatto che un account che pubblica quotidianamente materiale per conto delle milizie libiche – al punto da essere definito dai giornalisti che si occupano della materia «portavoce della mafia libica» – divulghi documenti top secret di apparati militari italiani ed europei e minacci i cittadini italiani.