Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro per il sud, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
il sito da bonificare di interesse nazionale (Sin) di Priolo è ubicato nel territorio dei comuni di Augusta, Priolo Gargallo, Melilli e Siracusa;
nel 2006 a seguito di gara espletata dalla regione siciliana per mezzo della società Invitalia, committente, fu consegnato all'impresa Teseco Spa un appalto per la messa in sicurezza del sito «Versante Thapsos di Penisola Magnisi» nel comune di Priolo Gargallo per un importo di euro 14.926.855, per un intervento che doveva essere concluso in 450 giorni;
con ordinanza del commissario delegato della regione siciliana n. 93 del 24 marzo 2009 è stato conferito incarico a Sviluppo Italia aree produttive s.p.a. per le attività di messa in sicurezza dei siti «Campo Sportivo Ex Feudo» e «Campo Sportivo San Foca» di Priolo Gargallo;
con decreto n. 74/SRB del 30 marzo 2009 dell'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque – settore rifiuti e bonifiche della regione siciliana è stato disposto, l'impegno relativo al finanziamento di importo complessivo di euro 18.693.382,60 in favore di Sviluppo Italia aree produttive s.p.a. (ora Iap) per la cura delle procedure per la realizzazione dell'intervento attività di messa in sicurezza dei siti «Campo sportivo Ex Feudo» e «Campo sportivo San Focà» di Priolo Gargallo;
la mancata emanazione delle linee guida, già previste dal decreto legislativo n. 205 del 2010, non ha consentito un'univoca interpretazione dei limiti e delle procedure di valutazione della caratteristica di pericolo H14 specifica per i rifiuti, introdotta dal decreto legislativo n. 205 del 2010;
in data 21 luglio 2011 è stato redatto il verbale di sospensione di lavori delle attività del «Campo sportivo ex Feudo», redatto dalla direzione lavori a seguito della rideterminazione dell'ecotossicità del rifiuto introdotta con il nuovo decreto legislativo n. 205 del 2010, al fine di effettuare in maniera univoca la classificazione del rifiuto;
con nota prot. 3865 dell'11 giugno 2012 Invitalia-attività produttive trasmette la nota della Daneco Impianti prot. 185/2012/ff/BF del 4 giugno 2012 per chiedere ad Arpa Sicilia, alla provincia – servizio gestione e rifiuti di Siracusa e al commissario delegato bonifiche Sicilia «di esprimersi in merito alla correttezza della procedura utilizzata per l'attribuzione della pericolosità o meno ai campioni di rifiuto esaminati, secondo norma vigente»;
l'Arpa Siracusa in data 7 maggio 2013, con riferimento ai quesiti posti da Invitalia, esprime parere favorevole all'utilizzo delle modalità di calcolo applicate dalla Daneco Impianti s.r.l., dalla stessa descritte nella nota n. 185/2010/ff/BF del 4 giugno 2012 e discusse in conferenza dei servizi del 16 ottobre 2012, per la classificazione dei rifiuti che deriveranno dalla messa in sicurezza emergenza del Campo Sportivo Ex Feudo di Priolo Gargallo, in relazione all'attribuzione della caratteristica di pericolo H14. Infine, con riferimento al secondo quesito, si ritiene di poter considerare valida la caratterizzazione in sito realizzata nel 2010, anche alla luce del sopralluogo effettuato in data 21 febbraio 2013, dal quale si evince che lo stato dei luoghi non ha subito variazioni significative;
con nota 11001/gen. Invitalia comunica che ha disposto con nota prot. 3129 del 17 settembre 2015 la risoluzione del contratto, «vista l'impossibilità di procedere a quanto previsto dall'articolo 140 del decreto legislativo n. 163 del 2006 a causa dell'imminente scadenza dei fondi PO FESR 2007-2013. INVITALIA ha formalmente proposto alla regione con nota INVATPR1 3955 del 17 novembre 2015, la risoluzione consensuale del contratto di cui al Decreto 129 del 10 febbraio 2011 e comunica inoltre che sono in corso le attività di chiusura contabile dell'intervento e che si procederà alla riconsegna delle aree al Comune di Priolo Gargallo»;
in data 29 settembre 2016 l'assessorato regionale e dei servizi di pubblica utilità invita la società Invitalia a non procedere alla riconsegna dell'area al comune di Priolo Gargallo, precisando che nelle more della definizione di tutte le procedure per consentire la ripresa dei lavori dovranno essere effettuati tutti gli accorgimenti all'uopo necessari ad eliminare i pericoli immediati per l'uomo e l'ambiente circostante;
per «Campo ex feudo» l'importo finale rimodulato ammonta ad euro 14.585.643,23 con un incremento di euro 3.379.546,61; risulta liquidata la somma di euro 4.914.052,73 e per il completamento dell'intervento occorrono euro 9.671.590,51;
con delibera n. 157 del 2 maggio 2019 la giunta regionale ha destinato euro 750.000 per la messa in sicurezza dei due siti non bastevoli per la consegna all'uso legittimo dei due siti –:
se risulti al Governo se siano state liquidate, e quando, all'impresa Teseco Spa le somme per la messa in sicurezza del sito di Penisola Magnisi, se si intendano riprendere le attività di bonifica del sito predetto ed anche del sito Campo ex Feudo e a valere su quali risorse, e quali altre iniziative di competenza si intendano assumere rispetto all'area Sin in questione.