Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
da notizie di stampa si apprende che il Ministero dell'economia e delle finanze avrebbe intenzione di riorganizzare il sistema della giustizia tributaria – già oggetto di riforma con legge n. 130 del 2022 – ridimensionando il numero delle Corti di giustizia tributaria, veri e propri organi giurisdizionali preposti a risolvere le liti tra fisco e cittadini;
le sedi sarebbero ridotte dalle attuali 103 a 39 (con un taglio del 62 per cento), e ciò anche attraverso un accorpamento delle corti considerate minori, in quanto caratterizzate da un numero di ricorsi iscritti a ruolo inferiore ad una soglia minima che il Ministero dell'economia e delle finanze ha individuato in un range di 1.000-1.500 ricorsi su base annua;
tra le corti a rischio soppressione ci sarebbe anche quella di Avellino sebbene, alla luce dei dati, tale sede rispetti ampiamente i parametri ministeriali, registrando una media annuale superiore ai 1000 procedimenti, con circa 1500 ricorsi trattati nel 2023 e 1594 ricorsi iscritti a ruolo nel 2024 (fonte: relazioni annuali MEF sul monitoraggio dello stato del contenzioso tributario);
a giudizio dell'interrogante la possibile soppressione della Corte di Avellino, non suffragata ragionevolmente dai dati, mette a rischio il funzionamento della giustizia tributaria campana, allungando i tempi dei procedimenti e creando disagi all'utenza –:
se corrisponda al vero quanto esposto in premessa e se il Ministro interrogato intenda rivedere la scelta inefficace e dannosa di sopprimere la Corte di giustizia tributaria di Avellino;
quali iniziative di competenza intenda adottare per potenziare il sistema della giustizia tributaria locale, al fine di affrontare la mole crescente delle cause tributarie e di ridurre i tempi dei procedimenti, assicurando a cittadini ed imprese campani servizi efficienti e accessibili.