Al Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione. — Per sapere – premesso che:
il PNRR italiano, a seguito delle modifiche apportate dal Governo e approvate con decisione del Consiglio dell'Unione europea dell'8 dicembre 2023, è stato rimodulato con lo stralcio di alcune misure, per un totale di circa 16 miliardi di euro e il contestuale finanziamento di altri interventi: nel complesso risultano diminuiti gli investimenti pubblici e corrispondentemente aumentati gli incentivi in favore delle imprese;
malgrado ciò, la spesa dei fondi PNRR registra forti ritardi, come certificato nella relazione semestrale al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR presentata, il 9 dicembre 2024, dalla Corte dei conti, che ha rilevato scostamenti dell'avanzamento finanziario del Piano rispetto al cronoprogramma: al 30 settembre 2024, la spesa effettiva raggiungeva 57,7 miliardi di euro, ossia solo il 30 per cento delle risorse totali e poco più dei due terzi di quelle programmate entro l'anno;
secondo i dati forniti dalla Banca d'Italia e dall'Anac, enorme è anche il ritardo accumulato nell'attivazione dei cantieri, non essendo ancora neppure avviato l'iter di una parte significativa delle procedure di affidamento di lavori, contratti e servizi relativi agli interventi;
il Ministro interrogato ha recentemente confermato alla stampa che la spesa effettiva dei fondi PNRR si attesta a circa 60 miliardi di euro, di cui 22 miliardi nel 2024, mentre per completare il Piano entro il 2026, sarebbe necessario investire oltre 130 miliardi di euro in due anni, con un ritmo più che doppio rispetto a quello attuale. Il Ministro ha altresì affermato che il Governo sta mettendo a punto una nuova revisione del Piano, respingendo invece l'ipotesi di una proroga oltre la scadenza del giugno 2026, avanzata dal Ministro dell'economia e delle finanze Giorgetti nei mesi scorsi;
con la nuova revisione, che arriverebbe a poco più di un anno dalla precedente, il Governo intenderebbe quindi affrontare il ritardo accumulato, anziché migliorando la capacità di spesa, riducendo gli obiettivi finali di alcune misure ed espungendone altre, giudicate irrealizzabili nei tempi, per far confluire risorse su misure con maggiore capacità di assorbimento;
le modifiche interesserebbero le misure su edilizia pubblica, studentati universitari, asili nido e scuole, e molti interventi infrastrutturali, tra i quali la realizzazione del primo lotto della nuova linea dell'Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, che sarebbe sostituito con altre tratte per essere poi finanziato con fondi nazionali temporalmente non vincolati –:
se intenda fornire ulteriori informazioni con riguardo alle misure e agli interventi del Piano frazionale di ripresa e resilienza che potrebbero essere oggetto della nuova revisione, rimodulazione o stralcio;
se intenda fornire un quadro completo sullo stato dell'arte dell'attuazione del PNRR;
se e quali iniziative intenda promuovere per accelerare l'attuazione dei progetti e degli investimenti in ritardo al fine di rispettare il termine del 30 giugno 2026 previsto per la conclusione del Dispositivo di ripresa e resilienza (Rrf), e per rispettare gli impegni legati agli obiettivi trasversali volti a ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere presenti nel Paese.