Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
nell'ambito degli interventi che sono stati annunciati e propagandati dal Governo per il comune di Caivano, guidati dal Commissario straordinario Ciciliano, erano stati previsti a seguito del decreto-legge n. 123 del 2023 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 159 del 2023, alcuni interventi strutturali urgenti relativi all'area ex isola ecologica sita in via Sant'Arcangelo;
responsabile unico del progetto e direttore dei lavori era stato nominato il colonnello ingegnere Arturo De Santis, comandante del decimo reparto infrastrutture di Napoli e i lavori sarebbero dovuti iniziare il 26 aprile del 2024 e finire il 26 ottobre 2024, in soli sei mesi, così come regolarmente riportato in un cartello apposto al di fuori dell'area del cantiere;
in realtà, come già segnalato in un altro atto di sindacato ispettivo presentato dall'interrogante il 22 gennaio 2025 (interrogazione n. 3-01685) i lavori in questione non sono mai iniziati, il cantiere è rimasto perimetrato e a tutt'oggi risulterebbe essere stata tolta anche la tabella riportante la natura dell'opera, il responsabile del progetto, l'impresa e appunto la data di inizio e conclusione dei lavori;
di questo cantiere fantasma si è occupata anche la trasmissione d'inchiesta giornalistica Report con la puntata andata in onda in data 12 gennaio 2025;
nell'aprile del 2024, per l'inizio dei lavori di quest'opera – che avrebbe dovuto contenere al suo interno anche la realizzazione di un campo da calcio che in questa zona manca da anni, di un centro per la protezione civile, di una pista d'atletica e di un'arena da seimila spettatori – erano venuti ad inaugurare l'apertura del cantiere il Ministro dell'interno Piantedosi e il Ministro dello sport Abodi che avevano preannunciato l'inaugurazione dell'area entro l'estate del 2024 e rivendicato questo modello come «quello in cui in poco tempo le cose si consolidano»;
a giudizio dell'interrogante, trascorso più di un anno dall'inaugurazione e spenti i riflettori della propaganda di Governo, dell'enfasi sul modello introdotto dal richiamato decreto è rimasto solo un cantiere fantasma –:
quali iniziative urgenti intenda adottare, per quanto di competenza, per accertare le responsabilità amministrative che hanno determinato questo fermo nonché per procedere quanto prima alla realizzazione del progetto relativo alle infrastrutture sportive e alle attrezzature annesse.
Seduta del 17 giugno 2025
Risposta del Sottosegretario di Stato per l'Interno, Nicola Molteni, replica di Roberto Morassut
NICOLA MOLTENI, Sottosegretario di Stato per l'Interno. Grazie, Presidente. Signor Presidente, onorevoli deputati, con questo mio intervento risponderò a due atti di sindacato ispettivo proposti dall'onorevole interrogante, di contenuto analogo, in quanto entrambi riguardanti la problematica relativa alla realizzazione del Centro operativo di coordinamento di Protezione civile e all'area di ammassamento soccorritori e risorse, con campo di calcio e pista di atletica, in località Sant'Arcangelo, nel territorio del comune di Caivano.
Com'è noto, la questione viene seguita dal commissario straordinario per gli interventi infrastrutturali e di riqualificazione sociale, funzionali ai territori ad alta vulnerabilità.
Il commissario ha segnalato che i lavori in questione rientrano tra le “ulteriori progettualità individuate in attesa di valutazione”, previste dal Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del comune di Caivano, predisposto dallo stesso commissario straordinario, d'intesa con il comune di Caivano e con il Dipartimento per le Politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, approvato dal Consiglio dei ministri il 28 dicembre 2023.
Nel rammentare che per l'intervento in oggetto sono stati necessari studi, approfondimenti tecnico-operativi e analisi per la fattibilità delle opere, preciso che l'area interessata dagli interventi di riqualificazione è stata destinata, durante l'emergenza rifiuti in Campania, a isola ecologica e stazione di tritovagliatura dei rifiuti e negli anni passati è stata oggetto di una serie di contenziosi, conclusi definitivamente con la sentenza del Consiglio di Stato del 30 novembre 2023, pubblicata il 29 dicembre 2023.
Valutate le sue dimensioni di circa 10 ettari, l'accessibilità, l'assenza di vincoli paesaggistici e idrogeologici, si è ritenuto che la riqualificazione dell'area rappresentasse anche un efficace e tangibile esempio di risposta dello Stato alle esigenze della collettività, attraverso l'utilizzo immediato di beni ritornati nella piena disponibilità della pubblica amministrazione locale.
In particolare, il progetto prevede la realizzazione di un campo sportivo di calcio regolamentare, con spalti e pista di atletica, locali di servizio e parcheggio da adibire, in ordinario, a sede di organizzazioni di volontariato e, in emergenza, a sede del Centro operativo di coordinamento di Protezione civile, anche di ambito, e ad area di ammassamento soccorritori e risorse.
Per gli interventi infrastrutturali e di riqualificazione previsti, il commissario straordinario si avvale degli assetti messi a disposizione dal Genio militare, eminentemente appartenenti all'Esercito italiano, dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa-Invitalia Spa e di Sport e Salute Spa, che hanno svolto e, tuttora svolgono, tutte le funzioni di centrali di committenza.
Per una migliore illustrazione della complessa vicenda, ricapitolo brevemente le tappe fondamentali del procedimento di realizzazione dell'opera. Innanzitutto, al fine di poter iniziare i lavori, nel mese di gennaio 2024 sono state avviate, su proposta del commissario, le necessarie interlocuzioni con gli enti competenti al fine di iniziare la procedura obbligatoria per permettere la variante urbanistica dell'area in questione.
In seguito, nel giugno 2024, la Direzione generale per i lavori pubblici e la Protezione civile della giunta regionale della Campania, ufficio competente per il rilascio della predetta variante urbanistica, ha richiesto ulteriore documentazione, trasmessa dal citato commissario il successivo 9 luglio.
Dopo tale ultima data, in attesa del parere preventivo, obbligatorio e vincolante relativo alla variante urbanistica, non si è potuto procedere a nessun altro lavoro, considerando soprattutto che un eventuale diniego della variante urbanistica avrebbe reso vano quanto sino a quel momento realizzato.
In considerazione di tale situazione, il commissario, al fine di scongiurare uno sperpero di soldi pubblici, con nota datata 31 agosto 2024, procedeva alla sospensione temporanea dei lavori assegnati.
Successivamente, lo scorso 3 febbraio 2025, il comune di Caivano ha trasmesso al commissario l'esito positivo del parere in ordine alla variante urbanistica.
Di conseguenza, il commissario straordinario di Governo ha potuto comunicare la riattivazione di tutte le procedure e dei lavori che erano rimasti in sospeso, incaricando la società Sport e Salute Spa dell'elaborazione della relativa progettazione. Tale società ha consegnato il progetto di fattibilità tecnico-economica lo scorso 18 aprile 2025, che è stato approvato dal commissario il successivo 11 maggio 2025.
Ad oggi è in corso, come previsto dalla normativa vigente, la verifica tecnica preventiva e la validazione del progetto, ai sensi dell'articolo 42 del decreto legislativo n. 36 del 2023, che poi proseguirà con le attività consequenziali.
ROBERTO MORASSUT. Grazie, Presidente. No, non sono soddisfatto, non siamo soddisfatti di questa risposta perché il modello Caivano, che il Governo ha strombazzato a più riprese a destra e a manca, si rivela un modello fallimentare, perché è l'illusione, che viene proposta, di creare un modello speciale, che è in grado di semplificare le procedure e di accelerare i passaggi necessari per arrivare immediatamente e rapidamente al concreto risultato della cantierizzazione delle opere. Questo non è stato fatto. Tra l'altro, vari Ministri si erano recati, nell'ottobre del 2024, a Napoli - uno di questi Ministri era il Ministro Piantedosi -, a Caivano, e dissero, promettendo, testualmente: “Rinnoviamo un modello virtuoso di annuncio, dopo il quale passa poco tempo perché le cose si consolidino”, e in estate - cioè l'estate 2025 - si sarebbe fatta l'inaugurazione. Come è stato confermato, l'inaugurazione non c'è, non c'è un cantiere, non c'è nulla.
Allora, dove sta il modello Caivano? Perché, quando un'amministrazione pubblica, un rappresentante delle istituzioni, va al cospetto dei cittadini e promette una tempistica, promette un cronoprogramma, deve sapere già in partenza quali sono le difficoltà e i problemi che quel cronoprogramma può trovare, prima di dare una data, prima di determinare un'aspettativa che, nel caso di realtà come Caivano, è un'aspettativa fondamentale. Necessariamente, ci sono attese urgenti da parte dei cittadini, anche perché qui non è soltanto un campo sportivo ad essere fermo, ma c'era anche il centro sportivo “Pino Daniele”, che è stato già inaugurato e che però è inaccessibile, come abbiamo già avuto modo di dire altre volte alle associazioni del territorio, che continuano a fare attività sportiva in strutture fatiscenti e che sono lasciate in abbandono.
Allora, oggi ci si viene a dire che la regione non ha dato le autorizzazioni per la variante urbanistica, ma le procedure che sono alla base per la realizzazione di opere pubbliche, che necessitano di varianti, i vincoli idrogeologici, i vincoli paesaggistici, quegli elementi che non può scavalcare nemmeno un commissario, bisogna considerarli fin dall'inizio, prima di andare nel territorio e promettere. Ad oggi non c'è una certezza, di fatto, neanche del superamento di queste procedure, di una concreta temporalizzazione dell'inizio delle opere e della loro fine.
Quindi non siamo soddisfatti, perché, in primo luogo, non c'è un cantiere, dopo che è stato annunciato da mesi e mesi; in secondo luogo, non c'è una certezza del completamento delle procedure; in terzo luogo, c'è una metodologia che tradisce completamente l'illusione del modello Caivano. Qui c'è anche motivo di una riflessione generale: l'Italia è piena di commissari, abbiamo commissariato mezza Italia, ma poi il problema torna alla fonte, neanche un commissario può forzare alcune procedure che sono necessarie.
Quindi è estremamente irresponsabile che un Governo, che ha creduto di inventare un modello che avrebbe potuto risolvere tutti i problemi, oggi ci venga a dire: eh, ma il commissario che deve fare? Deve seguire le procedure, deve aspettare i pareri, deve aspettare la regione, deve aspettare questo, deve aspettare quell'altro.
Allora non siamo soddisfatti perché è proprio una metodologia sbagliata, illusoria, che strombazza a destra e a sinistra per avere un consenso, per andare sui giornali, per andare sulle televisioni e, poi, occultare i problemi, perché tanto quei problemi nelle televisioni e sulla stampa non ci vanno più e resta, secondo questo approccio, l'annuncio, che è restato un annuncio, è rimasto un annuncio.
Quindi, dato che oggi qui, però, il Sottosegretario - e concludo - è venuto a dirci che è ancora tutto aperto e non ci ha dato una data per l'inizio dei cantieri perché siamo a Caivano, siamo in una realtà di periferia, siamo in territori che non vanno traditi in primo luogo nelle aspettative e nelle attese, siamo estremamente insoddisfatti perché oggi ci troviamo ancora parole: nemmeno carta, nemmeno autorizzazioni; “parole, parole, parole” come diceva una vecchia canzone. Spero, quindi, che da questa situazione si possa uscire con maggior serietà e con maggior rispetto di quelli che sono i problemi di una realtà difficile come Caivano, che ha delle grandi aspettative e che ha creduto, in molti casi, che questo modello potesse essere la bacchetta magica per risolvere i problemi, ma le bacchette magiche non le ha nessuno. Servono serietà e puntualità e questo Governo non le ha dimostrate.