12/02/2025
Marco Sarracino, Michela Di Biase
3-01734

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per lo sport e i giovani. — Per sapere – premesso che:

   il 28 maggio 2024, con grande enfasi, la Presidente del Consiglio dei ministri ha inaugurato il centro sportivo intitolato alla memoria di Pino Daniele realizzato sulla base delle risorse del cosiddetto «decreto Caivano»;

   nel suddetto centro è possibile praticare ben 44 discipline sportive e la gestione degli impianti è stata affidata, fino al prossimo 2027, al gruppo sportivo Fiamme Oro;

   come riportato dagli organi di stampa, le associazioni sportive locali risulterebbero escluse dalla possibilità di usufruire degli impianti del centro in questione e quindi costrette a rivolgersi alle palestre degli istituti scolastici;

   la motivazione, rispetto all'esclusione, addotta da Sport e Salute, la società pubblica titolare della proprietà della impiantistica, risulterebbe essere, sempre come riportato dagli organi di stampa quella dei costi di gestione;

   si fa presente che per la realizzazione di tali infrastrutture sportive sono stati spesi 13 milioni di euro di risorse pubbliche;

   l'esclusione delle associazioni sportive locali risulta pertanto umiliante e mortificante soprattutto per i ragazzi e le ragazze di Caivano;

   la retorica e la propaganda del Governo sul cosiddetto «modello Caivano», ove confermata questa notizia risulterebbe davvero fuori luogo –:

   se il Governo risulti essere a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali tempestive iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, al fine di consentire anche alle associazioni sportive locali di poter usufruire dei suddetti impianti sportivi scongiurando una assurda e mortificante esclusione.

Seduta del 25 marzo 2025

Rispsota del Ministro per lo sport e i giovani, replica di Marco Sarracino

ANDREA ABODI, Ministro per lo Sport e i giovani. Grazie, Presidente. Ringrazio l'onorevole interrogante che, con l'atto di sindacato ispettivo in oggetto, mi offre l'opportunità di dare ulteriori informazioni e puntualizzare rispetto a un tema che è di stretta attualità e va ben oltre l'esperienza che abbiamo vissuto e continueremo a vivere a Caivano, come sapete.

Nel testo dell'interrogazione si espone che, in data 28 maggio 2024, è stato inaugurato il centro sportivo intitolato alla memoria di Pino Daniele, realizzato mediante un investimento di 12,4 milioni di euro derivanti dalle risorse del cosiddetto decreto Caivano: un complesso in cui è possibile praticare ben 44 discipline sportive, la cui gestione è affidata, fino alla primavera del 2027, al gruppo sportivo Fiamme Oro. Si deduce, inoltre, che secondo quanto riportato dagli organi di stampa - che, comunque, ringrazio perché ci hanno consentito di entrare nuovamente sul tema - le associazioni sportive locali risulterebbero escluse dalla possibilità di usufruire degli impianti del centro in questione, e quindi costrette a rivolgersi alle palestre degli istituti scolastici, e che la motivazione di tale esclusione, pretesamente addotta da Sport e Salute Spa, società pubblica titolare della proprietà dell'impiantistica, sarebbe da ricondurre agli elevati costi di gestione.

Sulla base di queste premesse, l'onorevole interrogante ha chiesto di conoscere quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di consentire anche alle associazioni sportive locali di usufruire dei suddetti impianti sportivi, scongiurando una assurda e mortificante esclusione.

Innanzitutto, mi preme sgombrare immediatamente il campo da un equivoco: il 28 maggio non è stato inaugurato un nuovo impianto sportivo a Caivano, come riportato dall'interrogante, ma è stata riaperta un'infrastruttura dopo dodici anni di abbandono, durante i quali quell'area si era trasformata in una drammatica scenografia dell'orrore, in uno dei tanti simboli dell'abbandono, nel disinteresse di tutti, al di là delle parole di circostanza in occasione di fatti tragici perpetrati nei confronti di bambine e bambini. E questi sono i primi fatti.

Il Governo ha avvertito l'esigenza morale di passare dallo sdegno all'impegno, raccogliendo anche il grido di dolore di don Patriciello, che abbiamo interpretato con senso di responsabilità politica e sociale, trasformando quel non luogo in un'opportunità di vita in pochi mesi, coniugando visione e progettualità, coinvolgendo bambini, adolescenti e ragazzi delle scuole di Caivano per la scelta degli sport da praticare, ma anche dei colori da adottare nel centro sportivo, al quale abbiamo dato il nome di Pino Daniele, con tutti i significati e i contenuti che questo meraviglioso artista ci ha lasciato in eredità. Ma per allargare il ventaglio delle opportunità sportive in chiave educativa, sociale e di promozione del benessere psicofisico, esattamente come indica il settimo comma dell'articolo 33 della nostra Costituzione, abbiamo realizzato, sempre a Caivano, in tre mesi, anche un bellissimo playground multidisciplinare -skate, calcio a 5, basket e parco giochi - aperto a tutti, proprio sotto i balconi dai quali lanciarono due bambini, Fortuna e Antonio, ai quali è stato dedicato.

Proseguendo, abbiamo investito, e continueremo a farlo, anche nelle palestre scolastiche caivanesi, riqualificandole, proprio per consentirne l'utilizzo in piena sicurezza e funzionalità alle società e alle associazioni dopo l'orario scolastico, e stiamo realizzando un nuovo campo di calcio, con relativa pista di atletica, sempre per rispondere ad un'esigenza sportiva e sociale diffusa. Anche questi sono fatti.

Tornando al “Pino Daniele”, Sport e Salute non è proprietaria dell'impianto, che è del comune che ne ha affidato la gestione complessiva alla società pubblica che ha avuto il grande merito di gestire tutta la fase tecnico-amministrativa della ricostruzione. All'indomani della riapertura, l'affidamento della gestione sportiva della struttura alle Fiamme Oro è risultata una scelta corretta dal punto di vista di una compiuta programmazione organizzativa, nonché una soluzione perfettamente aderente al dettato normativo. Entrando nel dettaglio, a conferma dell'impegno del Governo e dell'attenzione alle esigenze delle associazioni sportive dilettantistiche operanti sul territorio - senza alcun intento di esclusione - rappresento che, come ho già sinteticamente esposto e parallelamente all'inaugurazione del centro sportivo “Pino Daniele”, a partire dal mese di settembre 2024, il commissario straordinario è intervenuto con un primo investimento di circa 150.000 euro per la riqualificazione di una palestra - quella della scuola don Milani - anch'essa di proprietà del comune di Caivano, già da tempo in uso ai club locali. Al termine dei lavori, l'utilizzo della palestra è stato confermato, in regime di convenzione, in favore dell'ASD Phoenix Caivano e della Pallacanestro Jirafa Caivano, associazioni che vantano sul territorio un ampio bacino di utenza, che oggi possono, dunque, praticare attività sportiva in un impianto completamente ammodernato e messo in sicurezza.

A ulteriore testimonianza degli intenti inclusivi e di ampio coinvolgimento nell'utilizzo del centro sportivo “Pino Daniele”, mi preme ricordare le tante iniziative che, nel corso di questi primi mesi di attività, lo hanno visto protagonista: gli “Illumina Caivano Camp” summer edition e winter edition, settimane dedicate allo sport per bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni; la pista di pattinaggio sul ghiaccio “Neve al sole”, aperta alla cittadinanza e completamente gratuita; il “Torneo Illumina”, organizzato dal collettivo di giovani di Caivano “I Care” in collaborazione con il commissario straordinario di Governo e Sport e Salute, che ha coinvolto oltre 200 ragazzi; la “Playground Illumina”, con uno skatepark, uno spazio dove praticare parkour, un campo da volley e basket e uno da calcio a 3, come detto, aperto gratuitamente a tutti; il maxischermo installato per la visione delle partite degli Europei di calcio; il “Programma Alzati!”, che ha previsto, a beneficio dei giovani di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, attività sportive gratuite con il supporto di tecnici e sportivi delle Fiamme Oro.

Tutte queste iniziative testimoniano che il centro sportivo “Pino Daniele” è aperto a tutti e conta oggi ben 1.500 iscritti: tra questi ve ne sono molti che non pagano le rette, perché hanno un ISEE familiare al di sotto della soglia minima. In ogni caso, il prezzo dell'abbonamento è al di sotto del target regionale: così, ad esempio, per le discipline degli sport di combattimento, i corsi hanno un costo “sociale” di 20 euro al mese, che li rende accessibili anche a chi non può usufruire dell'esenzione della retta. A ciò si aggiunga che tutte le scolaresche del territorio possono usufruire degli impianti per le ore di educazione fisica, oltre al fatto che una parte del centro è aperta per praticare gli sport di strada, a cominciare dallo skate, e vi è un campo di basket a uso libero.

Evidenzio, infine, che - grazie alla sinergia istituzionale tra il commissario straordinario di Governo, Sport e Salute, il gruppo sportivo Fiamme Oro e i competenti uffici regionali - è stata anche risolta la questione legata all'impossibilità della spendita dei voucher sportivi della regione Campania, che attualmente risultano utilizzabili anche per le attività sportive presso il centro “Pino Daniele”. Prima era previsto che potessero avere accesso soltanto negli impianti gestiti da società residenti in Campania. Evidentemente, Sport e Salute e le Fiamme Oro non lo erano.

Abbiamo interloquito con la regione che prontamente è andata incontro a questa esigenza. In conclusione, ritengo che la struttura assolva pienamente il ruolo sociale per cui è stata concepita, nell'ambito di una più ampia offerta sportiva che il Governo ha trasformato attraverso una serie di interventi di riqualificazione infrastrutturale: attrarre l'interesse dei giovani e degli adolescenti, incentivarli alla pratica sportiva e supportare le famiglie - a partire da quelle meno abbienti - nel prevenire fenomeni di devianza e disagio ed emarginazione. Inoltre, contribuisce al rilancio dell'intera area circostante - il Parco Verde - un territorio che fino a poco tempo fa era noto principalmente, se non quasi esclusivamente, per episodi di cronaca negativa. Sono certo che su questi fatti, e i relativi impatti, troveremo un consenso unanime che lo sport sociale riesce quasi sempre a determinare.

MARCO SARRACINO, Grazie, Presidente. Ringrazio il Ministro però, Ministro, in tutta franchezza, non ci siamo. Perché vede, Ministro, Pino Daniele, nella sua vita, si è sempre battuto per l'inclusione, per l'integrazione, per la sua comunità. Voi, invece, avete un po' provato a strumentalizzare il nome, ritrovandovi con una propaganda che oggi fa acqua da tutte le parti e lei, Ministro, onestamente non ci ha risposto alla domanda precisa che noi le abbiamo posto.

Ministro, noi sappiamo bene che grazie alla regione Campania sono stati sbloccati i voucher per i minori, affinché possano accedere gratuitamente a quel centro. Lei l'ha detto, noi lo sappiamo, ma non era questa la domanda. Noi non le abbiamo chiesto questo. Noi le abbiamo chiesto: perché le associazioni sportive di quel territorio non possono usufruire di quel centro sportivo e devono continuare a fare attività in strutture assolutamente inadeguate rispetto, anche, all'importante storia sportiva che c'è a Caivano? Perché viene negato questo che è un diritto costituzionale? E allora, Ministro, quanti sono oggi i bambini di quel territorio, che fanno parte di quelle associazioni che noi vogliamo supportare, che fanno attività sportiva all'interno di quel centro? Lei su questo, anche, non ci ha risposto.

Presidente, vede, noi parliamo di una città, di un territorio tra i più difficili d'Europa. Meriterebbe strumenti straordinari, e se voi li mettete in campo noi non possiamo che esserne contenti. Ma se quegli strumenti diventano, invece, una vera e propria presa in giro, allora no. Perché, Ministro, non so come lei definisce quello che stiamo denunciando, ma per noi si tratta di una vera e propria discriminazione. Una discriminazione alla quale ormai ci avete abituati. Lo vediamo sui Campi Flegrei, lo vediamo su Caivano, lo vediamo su tutto quello che oggi riguarda il Mezzogiorno. Per voi della destra, i cittadini del Mezzogiorno, in particolar modo quelli delle aree disagiate, sono veri e propri cittadini di serie B, cittadini che devono avere meno protezione sociale, meno opportunità, salari più bassi, meno investimenti pubblici, meno infrastrutture, e oggi, ancora una volta, state confermando un messaggio orrendo nei confronti dei giovani del mio territorio. State dicendo loro: andate via, lasciate quel luogo in cui siete nati. E, Ministro, ci state anche riuscendo, perché se, prima, quei ragazzi si chiedevano perché andare via, oggi la domanda è un'altra: perché dobbiamo restare? Siamo dinanzi, insomma, alla solita ingiustizia, se pensiamo anche al fatto che - come denuncia, Ministro, Stefano Iannaccone in un articolo sul Domani - la società pubblica Sport e Salute da un lato dice che le associazioni non possono partecipare a causa dei costi di gestione troppo elevati e, dall'altro, pare aver aumentato in un solo anno gli stipendi della pianta organica dirigenziale. Ministro, di questo cosa pensa? Si può avviare anche un'operazione verità? Si può sapere se questo dato è vero oppure no? Ma, soprattutto, cosa pensa di un modello, quello di Caivano, che non produce risultati ma sta producendo soltanto illusioni?

La stessa illusione - che oggi si è trasformata in presa in giro - che si sta verificando sulla Cittadella dello Sport - dopo, se vuole, le faccio vedere le foto - i cui lavori dovevano finire il 26 ottobre del 2024, l'anno scorso, e invece non sono mai iniziati; il cantiere è ancora fermo. E allora, Ministro, faccia un giro a Caivano, vada da quelle associazioni, vada da quei giovani sportivi, vada da quei cittadini e ci parli, non si faccia raccontare le favole dai finti patrioti ma guardi con i suoi occhi quella che è la realtà. Noi crediamo che lo Stato non possa fallire in questa battaglia ma voi, Ministro, non state facendo tutto quello che invece andrebbe fatto a Caivano e nel Paese.