Per sapere – premesso che:
la Fism (federazione italiana scuole materne) ha proclamato in Veneto uno sciopero nella settimana dal 17 al 22 novembre;
le ragioni dello sciopero sono da rinvenire nel credito che le scuole vantano di circa 50 milioni di euro dallo Stato e dalla Regione, per nidi e materne;
in Veneto le scuole paritarie associate alla Fism sono 1.073 e accolgono circa ottantatremila bambini, cioè il sessantuno per cento di tutti i bambini veneti in età compresa tra i tre e i sei anni, in 287 scuole ci sono anche servizi per la prima infanzia, nidi, micronidi, per un totale complessivo di novantunomila bambini tra zero e sei anni;
se non dovessero arrivare risposte in merito ai trasferimenti attesi le scuole dopo lo sciopero potrebbero essere costrette a dover aumentare le rette con ulteriore aggravio a carico delle famiglie;
la Corte Costituzionale, nella sentenza n. 50/2008, ha ribadito che le prestazioni erogate dalle scuole paritarie «inseriscono a diritti fondamentali dei destinatari», il che impone allo Stato di garantire «continuità nella erogazione delle risorse finanziarie» –:
se e quali iniziative il Governo intenda assumere con la massima urgenza, in considerazione del servizio svolto da questi istituti, per scongiurare la sospensione delle attività da parte delle scuole e provvedere, per quanto di propria competenza, alla immediata erogazione del contributo statale ordinario al fine di garantire il buon funzionamento di questi istituti.
05/11/2014
Andrea Matella
3-01141