03/03/2025
Stefano Vaccari
Forattini, Marino, Romeo, Andrea Rossi
3-01775

Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   con la circolare n. 68775 del 16 settembre 2024, Agea ha comunicato le disposizioni per il pagamento degli anticipi delle domande Pac presentate nel 2024. Sempre secondo la circolare Agea i pagamenti possono essere versati a decorrere dal 16 ottobre fino al 30 novembre 2024;

   gli organismi pagatori possono pagare un anticipo con le seguenti percentuali massime: fino al 70 per cento dei pagamenti diretti; fino all'85 per cento per gli interventi di sviluppo rurale. Gli anticipi, saranno erogati in riferimento alle domande risultate ammissibili all'esito dei controlli amministrativi e di monitoraggio delle superfici e alle aziende che possiedono al momento del pagamento il requisito di «agricoltore in attività»;

   si tratta di un passaggio fondamentale in una fase nella quale è più che mai urgente garantire sostegno alla redditività in ambito agricolo e agroalimentare, e favorire la competitività sui mercati nazionali e internazionali –:

   a quanto ammontino le domande di aiuto Pac 2024 presentate, la distribuzione regionale degli importi richiesti nel 2024, la distribuzione degli aiuti in funzione della tipologia aziendale definita sulla base dell'orientamento tecnico economico, della dimensione economica delle aziende o classe di produzione standard, del genere e classe di età del titolare, della dimensione aziendale in termini di superficie agricola utilizzata e a quanto ammonteranno gli anticipi effettivamente erogati suddivisi per organismo pagatore.

Seduta del 4 marzo 2025

Risposta del Sottosegretario di Stato per l'Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, Luigi D'Eramo, replica di Stefano Vaccari

LUIGI D'ERAMO, Sottosegretario di Stato per l'Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste. Grazie, signor Presidente. Onorevoli deputati, come è noto, ai sensi dell'articolo 44 del Regolamento (UE) n. 2021/2116 e dell'articolo 75 del Regolamento (UE) n. 1306/2013, a partire dal 16 ottobre dell'anno di domanda è consentito agli Stati membri di versare anticipi fino al 50 per cento per gli interventi sotto forma di pagamenti diretti, e fino al 75 per cento per gli interventi di sviluppo rurale basati sulle superfici e sugli animali.

Tuttavia, per il 2024, la Commissione europea, con i regolamenti di esecuzione (UE) n. 2024/2434 e (UE) n. 2024/2445, ha innalzato le soglie citate permettendo l'erogazione degli anticipi fino al 75 per cento per gli interventi sotto forma di pagamenti diretti, e fino all'85 per cento per gli interventi di sviluppo rurale basate sulle superfici e sugli animali. Ciò premesso, in riferimento ai dati richiesti dall'interrogante relativamente alle domande PAC presentate nel 2024, rappresento che sulla base dei dati forniti da AGEA Coordinamento, per la campagna 2024, risultano presentate, tra i pagamenti diretti e sviluppo rurale, complessivamente 1.030.367 domande. Per tali domande è previsto un pagamento complessivo di euro 5.117.753.000,12, di cui euro 1.395.757.459,26 per le misure a superficie dei pagamenti diretti e dello sviluppo rurale, anticipati al 30 novembre 2024.

In particolare, preciso che gli importi richiesti per orientamento tecnico-economico sono suddivisi tra aiuti a superficie (coltivazioni) e zootecnia (aiuti a capo o unità bovino adulto - UBA), a loro volta suddivisi tra pagamenti diretti PSR 2024-2022 e il piano strategico PAC (FEAGA - FEARS 2023-2027). Nel complesso, l'88,7 per cento è commisurato alle superfici e l'11,3 per cento è assegnato per capo o per unità di bestiame adulto (UBA).

Relativamente, invece, alla distribuzione per genere dei percettori di domande PAC, il 71,8 per cento delle erogazioni è assegnato ad imprenditori di genere maschile, il 25,1 per cento al genere femminile, mentre nel 3,1 per cento il genere non è stato dichiarato.

Riguardo alla distribuzione degli aiuti per classe di età, risultano preponderanti gli importi percepiti dalla classe di età superiore a 55 anni, a cui sono assegnati il 51,2 per cento degli aiuti; il 42,4 per cento degli aiuti sono attribuiti alla classe di età 31-55 anni e il restante 6,4 per cento alla classe di età tra i 18-30 anni.

In merito alla distribuzione per dimensione aziendale, risultano prevalenti le aziende con dimensioni superiori a 15 ettari, che percepiscono il 73,7 per cento degli aiuti; il 21,2 per cento degli aiuti è assegnato alle aziende di dimensione compresa tra i 3 e i 15 ettari; il restante 5,1 per cento è assegnato alle aziende con dimensione inferiore ai 3 ettari.

Per ultimo, riguardo agli anticipi suddivisi per organismo pagatore, fornisco all'interrogante una tabella riassuntiva recanti i dati forniti da AGEA.

STEFANO VACCARI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Sottosegretario D'Eramo che viene sempre mandato in avanscoperta a rispondere alle interrogazioni un po'più scomode. Mi dichiaro parzialmente soddisfatto, nel senso che sono dati che noi abbiamo chiesto un po'di tempo fa e che arrivano oggi, con un'ulteriore interrogazione, e che mi fa piacere avere anche nel dettaglio come il Sottosegretario ha precisato. Perché danno, e potevano dare già da prima, una fotografia di come le risorse PAC, che sono le risorse principali attraverso cui la nostra agricoltura viene sostenuta e finanziata, potevano essere giudicate efficaci, non efficaci, corrispondenti agli obiettivi PAC che questo Paese si è dato.

Quindi, è chiaro che avere questi numeri serve anche a comprendere meglio come, in vista della discussione della nuova PAC, l'Italia possa avere un ruolo nella determinazione anche di correttivi importanti. Soprattutto, penso al tema dei giovani, penso al tema delle donne, penso al tema della dimensione delle aziende agricole. Serve anche capire, dalla tabella che il sottosegretario ha detto che ci fornirà la distribuzione geografica, perché ovviamente ci sono tante agricolture nelle nostre regioni a cui fare riferimento. E se metto assieme questi elementi con le difficoltà legate alle rimodulazioni, alle revisioni, agli stralci eventuali delle risorse stanziate per questo settore sul PNRR e sul quale abbiamo depositato un'altra interrogazione alla quale non abbiamo ancora ricevuto risposta, se penso alle difficoltà legate alle risorse stanziate sui contratti di filiera, che sono ancora bloccate, legate ai percorsi di ricorso che alcuni concorrenti hanno presentato e che hanno impedito l'erogazione di risorse che - ricordo a tutti e a me stesso in prima persona - devono essere spese entro il 2026, è chiaro che abbiamo di fronte un quadro che rischia di non destinare tutte le risorse a disposizione per questo settore, e quindi mettere in seria difficoltà alcuni ambiti specifici.

In particolar modo, le filiere produttive, che sono quelle che più di altre sono in grado di garantire la giusta remunerazione agli agricoltori e ai produttori delle nostre eccellenze e che, invece, sono state da percorsi, anche pasticciati, che il Ministero ha fatto per mettere a disposizione delle risorse, sono state messe in seria difficoltà. Allora, è chiaro che i numeri sono importanti ed è per questo che abbiamo interrogato il Ministero, sapendo che anche l'efficacia della gestione di queste risorse rappresenta un punto di forza importante. Se vado a vedere come AGEA è stata ristrutturata, riorganizzata in barba alle regole su queste su questi ambiti, con scelte anche discutibili e che riguardano le modalità di assunzione, anche di dirigenti di prima fascia piuttosto che del personale, attraverso rapporti con figli, parenti - e non solo - o sodali di partito, mi viene da pensare che questo tipo di gestione possa essere ulteriormente migliorabile e non essere occupata manu militari dal punto di vista politico. Per questa ragione, la parziale soddisfazione riguarda ovviamente la fornitura dei dati, che avevamo chiesto al Ministero. Serve, però, fare un ulteriore passo in avanti, un passo in più, provando - sulle altre questioni che ho sollevato - a mettere nelle condizioni la nostra agricoltura di potere usufruire e spendere entro il 2026 tutte le risorse che il PNRR e i contratti di filiera gli hanno assegnato.