31/03/2021
Romina Mura
3-02157

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   il Governo ha indicato chiaramente priorità e modalità della campagna di vaccinazione anti Covid;

   in particolare, la sollecitazione affinché sia completata la vaccinazione delle categorie a rischio (ultraottantenni, anziani e soggetti fragili) è stata oggetto di continuo richiamo e responsabilizzazione delle regioni e dei loro sistemi sanitari;

   nella classifica afferente il livello di somministrazione dei vaccini, in relazione alle dosi consegnate e sulla base della popolazione, la regione Sardegna risulta essere fra le ultime. Così anche per quanto attiene il numero di soggetti vaccinati facenti parte delle categorie a rischio;

   da un articolo di stampa (L'Unione sarda di sabato 27 marzo 2021) di qualche giorno fa, si apprende che, a partire da lunedì 29 marzo 2021, si procederà con la vaccinazione dei dipendenti dell'assessorato regionale alla sanità;

   tutti i Sardi, a prescindere dalle categorie sociali di appartenenza, hanno diritto di essere vaccinati il prima possibile, ma è fondamentale, anche in considerazione di una rinnovata e aggressiva diffusione del virus, mettere in sicurezza le donne e gli uomini, che sulla base dell'esperienza di questo anno pandemico e delle indicazioni mediche, corrono maggiori rischi –:

   se il Governo sia a conoscenza dello stato della campagna vaccinale sarda;

   se non ritenga di adottare le iniziative di competenza affinché nella gestione del piano vaccinale su tutto il territorio nazionale, Sardegna compresa, siano rispettate, nella somministrazione del vaccino, le priorità legate all'età e alle fragilità che, in automatico, dovrebbero ridurre discrezionalità e corsie preferenziali.