19/11/2020
Lia Quartapelle Procopio
Fiano, Pollastrini
3-01923

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la società Alitalia ha comunicato nei mesi scorsi l'intenzione di gestire in proprio tutti i servizi relativi alla partenza e all'arrivo dei passeggeri, ivi compresi quelli di check in, imbarco e rampa, nell'ambito dell'aeroporto di Milano Linate, lasciando alla società Airport Handling spa la gestione, in tale scalo aeroportuale, del solo servizio di carico e scarico dei bagagli;

   la Airport Handling spa, controllata al 70 per cento dalla società Dnata e partecipata dal comune di Milano, ha garantito la prestazione di tutti i suddetti servizi negli scali aeroportuali di Milano Malpensa e Milano Linate a partire dal 1° settembre 2014, occupando per tali finalità oltre 1.600 dipendenti;

   la decisione di Alitalia spa, seppure di natura temporanea secondo quanto dichiarato dalla stessa società, ha immediatamente sollevato forte preoccupazione per le conseguenze occupazionali su centinaia di lavoratori della Airport Handling spa e per le ricadute su altrettante famiglie che vedrebbero perdere la fonte di sostentamento economico in una fase di criticità connessa alla profonda crisi del settore, a seguito della pandemia Covid-19;

   secondo quanto sostenuto dai sindacati, la società Airport Handling spa, in conseguenza della decisione di Alitalia spa, sarà costretta a ricorrere alla cassa integrazione per numerosi lavoratori, in aggiunta a quelli che già da marzo 2020 lo sono, a seguito della quale, in assenza di novità sostanziali, si troverà costretta a procedere al licenziamento dei dipendenti in esubero;

   i sindacati, oltre a contestare la scelta, hanno recentemente evidenziato che la stessa Alitalia è stata costretta ad assicurare i suddetti servizi facendo ricorso all'assunzione di personale precario, nonché all'impiego di personale con base a Roma Fiumicino, in ragione del numero non sufficiente di personale già in servizio nello scalo aeroportuale di Milano Linate;

   la decisione assunta da Alitalia spa per la gestione in proprio dei servizi relativi alla partenza e all'arrivo dei passeggeri presso l'aeroporto di Linate risulta in netta controtendenza rispetto a quanto avviene nel resto del continente europeo, dove nessuna compagnia aerea gestisce in proprio negli scali aeroportuali tali servizi, e in particolare quelli di terra, che al contrario risultano affidati, non solo per ragioni economiche, a società specializzate –:

   quali iniziative di competenza i Ministri interrogati intendano attivare al fine di tutelare i lavoratori di Airport Handling spa, che rischiano il licenziamento in conseguenza della decisione di Alitalia spa di gestire in proprio tutti i servizi relativi alla partenza e all'arrivo dei passeggeri, ivi compresi quelli di check in, imbarco e rampa, nell'ambito dello scalo aeroportuale di Milano Linate;

   quali iniziative intendano assumere per garantire una maggiore tutela degli interessi di tutti i lavoratori degli aeroporti di Milano Linate e Malpensa, in vista della costituzione e dell'avvio operativo della nuova società Alitalia;

   se intendano istituire un apposito tavolo di confronto, con la partecipazione dei rappresentanti del comune di Milano, della regione Lombardia, di Alitalia spa, di Airport Handling spa e dei sindacati, finalizzato a trovare una soluzione condivisa alle problematiche esposte e per la definizione di un complessivo piano strategico per il rilancio del sistema aeroportuale di Milano.