06/05/2021
Laura Boldrini
3-02253

Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   da diversi giorni in molte città della Colombia sono in corso massicce proteste contro il presidente Iván Duque e il suo Governo, che, in alcuni casi, hanno portato a scontri violenti tra manifestanti e polizia; secondo quanto riporta la Comunità Papa Giovanni XXIII, 21 persone sono state uccise tra i manifestanti, 2 tra gli agenti di polizia, 87 risultano i desaparesidos e i feriti sono oltre 800;

   le proteste erano iniziate per contestare una proposta di riforma fiscale inviata dal Governo al Parlamento il 15 aprile 2021, ma sono presto diventate qualcosa di diverso e più grande, dirette contro l'intero operato dell'esecutivo;

   nonostante il 2 maggio 2021 Duque abbia ritirato la riforma fiscale, e nonostante le dimissioni del Ministro delle finanze, Alberto Carrasquilla, le manifestazioni sono continuate, in un clima di sempre maggiore violenza;

   il presidente Duque è stato contestato soprattutto per la gestione della pandemia: la Colombia ha infatti imposto uno dei lockdown più lunghi al mondo, che ha causato enormi problemi economici, tra cui la chiusura di oltre 500 mila attività. Al momento si stima che il 43 per cento della popolazione sia povero, il 7 per cento in più rispetto al periodo pre-pandemia, e che, nell'ultimo anno, 2,8 milioni di persone sono finite in condizione di estrema povertà: cioè quella di chi guadagna meno di 145 mila pesos al mese, circa 32 euro;

   le maggiori violenze si sono verificate nelle città più grandi, come Calì, Medellín e la capitale Bogotà. Negli ultimi giorni sui social network sono comparsi diversi video in cui si vedono azioni particolarmente violente da parte della polizia;

   il 1° maggio 2021 Duque ha schierato l'esercito per fermare le proteste, provocando un ulteriore peggioramento della situazione: le uccisioni dei manifestanti, tra cui almeno due adolescenti, hanno alimentato ancora di più le proteste, che si sono dirette anche contro le violenze e gli abusi compiuti dalla polizia –:

   se il Governo intenda intraprendere un'iniziativa urgente affinché venga richiesto allo Stato colombiano di fermare la repressione degli scioperi e delle manifestazioni e garantire il diritto alla libertà di riunione pacifica, come sancito dall'articolo 37 della Costituzione colombiana;

   quali iniziative intenda promuovere il Governo affinché vengano promosse occasioni di dialogo e azioni costruttive al fine di superare la crisi umanitaria che sta attraversando il Paese.