Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
a quanto riportato pubblicamente, Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova, in occasione della inaugurazione di una sede di tale organizzazione, ha detto, fra l'altro: «La virata verso le posizioni nostre nel mondo è sempre più forte (...) Oggi è cambiato qualcosa, dal 4 marzo c'è stato uno spostamento dell'Italia e della politica su posizioni nostre». E ancora, riferendosi alla fase apertasi dopo il 4 marzo: «Non solamente l'Italia si riscopre un Paese non più antifascista e con un'impostazione nazionale (...) Oggi noi abbiamo un governo che riecheggia le nostre tesi. Conversioni? Certamente ci sono conversioni, pensate a quello che fu il fascismo: iniziò con un socialista internazionalista (Benito Mussolini, ndr) che poi si convince che l'internazionalismo era sbagliato, si converte al nazionalismo e quindi crea il fascismo. E quindi possono esserci in questo momento forti conversioni da parte di persone che vedono in quello che noi abbiamo detto costantemente in 20 anni un nuovo punto di riferimento»;
l'interrogante ritiene queste dichiarazioni molto gravi, perché mettono in discussione la stessa natura della democrazia italiana, fondata sull'Antifascismo e sulla Costituzione nata dalla Resistenza;
chi oggi governa il Paese dovrebbe rispondere con parole chiare, respingendo anche l'evidente scelta di Fiore di aprire una interlocuzione politica, in nome della scelta di rinnegare il valore fondante dell'Antifascismo –:
quali siano gli orientamenti del Governo in relazione a quanto riportato in premessa;
se il Governo intenda proseguire e confermare le importanti iniziative assunte dal precedente Esecutivo per promuovere la memoria dell'Antifascismo e della Resistenza, dell'impegno dei militari italiani che si sono battuti a fianco degli alleati e di quelli che si sono rifiutati di aderire alla Repubblica sociale italiana, del sacrifico dei civili vittime della violenza nazifascista, della tragedia della Shoà e della persecuzione subita da tutte le vittime delle persecuzioni razziali promosse dal nazismo e dal fascismo.