18/09/2024
Giuseppe Provenzano
BARBAGALLO, IACONO, MARINO e PORTA.
3-01429

Al Ministro dell'istruzione e del merito, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno, al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. — Per sapere – premesso che:

   la quarta missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede di aumentare significativamente l'offerta di posti negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia;

   con decreto interministeriale n. 79 del 30 aprile 2024 il Ministero dell'istruzione e del merito ha autorizzato un nuovo piano asili nido che stanzia 734,9 milioni di euro finalizzati alla realizzazione di nuovi posti presso gli asili nido per bambini nella fascia di età compresa tra 0 e 2 anni;

   in base ai requisiti di detto decreto il comune di Caltanissetta dovrebbe attivare 108 nuovi posti nido;

   ad oggi, in base ai dati anagrafici, presso il comune di Caltanissetta risiedono 784 bambini con età inferiore ai tre anni;

   a Caltanissetta, in base agli attuali posti disponibili, solo poco meno del 18 per cento dei bambini in suddetta fascia di età ha possibilità di accedere al servizio del nido, collocandola purtroppo ad uno degli ultimi posti in Italia nella graduatoria nazionale relativa alle politiche per l'infanzia;

   il 13 giugno 2024 il Ministero dell'istruzione e del merito ha pubblicato le graduatorie dei comuni che, avendo presentato appositi progetti, riceveranno finanziamenti per l'ampliamento dell'offerta di posti negli asili nido e tra essi il comune di Caltanissetta non risulta tra i beneficiari;

   come accaduto in diverse amministrazioni locali, infatti, anche nella città di Caltanissetta la scelta di non partecipare al bando di finanziamento di cui al decreto interministeriale n. 79 del 30 aprile 2024 per la crescita dei posti nido è stata motivata dalla carenza delle risorse necessarie a fronteggiare i costi ordinari di gestione del servizio;

   la gran parte delle spese di gestione del servizio sono infatti fronteggiate accedendo a risorse incerte ed indeterminate ricavabili da programmi straordinari di finanziamento (Pac Infanzia, Fondo di cui al decreto legislativo 65 del 13 aprile 2017, Fondo di solidarietà comunale – Obiettivi di servizio), che per il loro carattere non strutturale impediscono una programmazione di lungo periodo da parte delle amministrazioni locali;

   tale situazione risulta ulteriormente aggravata dal venir meno dei Pac infanzia;

   anche l'Anci Sicilia ha recentemente sollecitato la riprogrammazione dei fondi Pac-Pnscia per ripristinare i finanziamenti previsti per servizi di cura dell'infanzia, con particolare riferimento alla possibilità di consentire una maggiore presenza dei minori negli asili nido nelle regioni convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);

   il servizio asili nido è importantissimo per i bambini nel loro percorso di crescita e di inserimento sociale nonché come supporto alle politiche per l'occupazione femminile aiutando le mamme nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;

   bisogna non perdere nessuna occasione di finanziamento per la implementazione di un servizio per l'infanzia imprescindibile soprattutto in aree con un gap così rilevante come quella in oggetto –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda assumere per verificare quali sono stati i fattori che hanno precluso alla città di Caltanissetta, nonché a tante altre amministrazioni, di implementare tale servizio colmando il gap esistente, e per incrementare e riprogrammare i fondi Pac-Pnscia, al fine di consentire una maggiore certezza e stabilità delle risorse nella erogazione del suddetto servizio per l'infanzia.