11/01/2022
Andrea Casu
FIANO, SERRACCHIANI, BOLDRINI, DE MARIA, CENNI, SANI, BRUNO BOSSIO, FRAILIS, VERINI, SENSI, CIAMPI, INCERTI, POLLASTRINI, MORANI, DE LUCA, CRITELLI, CARLA CANTONE, NAVARRA, MELILLI, LATTANZIO, ROSSI, NITTI, RIZZO NERVO, PEZZOPANE, BONOMO, GIORGIS, AVOSSA, NARDI, PELLICANI, CARNEVALI, BRAGA, QUARTAPELLE PROCOPIO, ENRICO BORGHI, BERLINGHIERI, LOSACCO, ORFINI, LACARRA, DI GIORGI, SIANI, DE FILIPPO, PICCOLI NARDELLI, MURA, ZAN, SOVERINI, CARÈ, BURATTI, VAZIO, LORENZIN, CIAGÀ e MANCINI.
3-02704

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 7 gennaio 2022 a Roma, in via Evandro, si è svolta una parata commemorativa apologetica e propagandistica in memoria dei tragici fatti di via Acca Larenzia del 1978, in cui vennero barbaramente uccisi tre giovani ragazzi del Fronte della Gioventù;

   stando a quanto riportato da numerose testate giornalistiche, pare che la manifestazione sia stata promossa in particolare dal movimento politico CasaPound, che avrebbe fatto precedere l'adunata dalla convocazione di un «consiglio nazionale», volto alla «pianificazione strategica» della stessa e, inoltre, avrebbe diffuso materiale di propaganda ispirato alla simbologia fascista in cui vengono raffigurate un'aquila romana, croci celtiche e la parola «presente» scritta tre volte;

   è documentato da riprese video come, nel corso dell'evento, diverse centinaia di partecipanti, contravvenendo alle misure di protezione volte al contenimento del contagio, dopo essersi disposti per ranghi, al grido «per tutti i camerati caduti», abbiano eseguito il saluto fascista;

   è notizia che l'Anpi paventando il rischio di sicurezza pubblica e sanitaria, nonché una deriva nostalgica del fascismo che la manifestazione avrebbe assunto, aveva chiesto di non consentirne lo svolgimento;

   la rispettabile commemorazione dei tragici fatti del 1978 si è dunque trasformata in un'indebita occasione commemorativa del fascismo;

   tali manifestazioni sembrano essersi spinte ben oltre il limite costituzionalmente lecito della libertà di espressione del pensiero, ricadendo, altresì, in quelle inibite dalla legge n. 645 del 1952 (cosiddetto legge Scelba) che, come noto, vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista;

   le norme attuative della XII disposizione transitoria e finale hanno inteso vietare e punire non già una qualsiasi manifestazione del pensiero tutelata dall'articolo 21 della Costituzione, bensì quelle usuali e proprie del partito fascista che abbiano l'attitudine a determinare il pericolo della riorganizzazione dello stesso;

   a seguito dei fatti del 9 ottobre 2021, emerge come i movimenti neofascisti, soprattutto nell'attuale delicata fase di gestione della pandemia, abbiano dimostrato una spiccata attitudine ad intercettare il malumore di coloro che non hanno condiviso le scelte adottate, legate in particolare all'estensione della certificazione verde;

   la Camera dei deputati, con la mozione 1-00524, nel testo approvato il 21 ottobre 2021, ha già posto all'attenzione del Governo l'opportunità di adottare i provvedimenti di competenza per procedere allo scioglimento di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista;

   tale manifestazione è andata con tutta evidenza ben oltre l'intento commemorativo dell'omicidio dei tre giovani, rendendo di fatto la cittadinanza spettatrice di una vera e propria «adunata» in stile paramilitare di stampo fascista;

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra citati e quali urgenti iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, per monitorare la diffusione e l'organizzazione di manifestazioni neofasciste chiaramente riconducibili alle condotte penalmente perseguibili ai sensi della cosiddetta Legge Scelba su tutto il territorio nazionale e quali iniziative di competenza abbia già adottato o intenda adottare per dare seguito a quanto previsto dalla citata mozione 1-00524, al fine di procedere allo scioglimento di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione.