Al Ministro per lo sport e i giovani, al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. — Per sapere – premesso che:
in data 30 ottobre 2022 è stata pubblicata sul quotidiano «la Repubblica» un'intervista in cui Nina Corradini, atleta appartenuta alla nazionale di ginnastica ritmica chiamata «le Farfalle», ha denunciato le violenze psicologiche e gli abusi subiti, ancora minorenne, da parte degli allenatori nell'accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio (Monza e Brianza). In particolare, la giovane ha riferito di ripetute sedute di controllo del peso nel corso della giornata sportiva, «dopo colazione, in mutande e davanti a tutti», in cui avrebbe ricevuto insulti per il mancato dimagrimento: una pressione psicologica che l'avrebbe portata più volte a svenire e a controllare in modo ossessivo, oltre al consumo di alimenti, anche quello di sostanze essenziali quali l'acqua e che l'ha successivamente condotta alla «fuga dal calvario della ginnastica ritmica» e a dover curare i disturbi alimentari iniziati proprio durante la sua carriera agonistica;
a seguito dell'intervista, diversi organi di stampa hanno riportato le denunce di Anna Basta e Giulia Galtarossa, anche loro ex componenti delle «Farfalle», che hanno riferito di essere state sottoposte a un trattamento degradante e ad indebite pressioni psicologiche da parte degli allenatori nonché al controllo ossessivo del peso;
dai racconti delle atlete del centro sportivo di Desio emerge un quadro di particolare allarme, gli allenamenti, infatti, sarebbero stati praticati nel totale disinteresse del benessere psicofisico di ginnaste minorenni, al solo scopo di ottenere da loro le migliori prestazioni possibili; inoltre, secondo quanto emerso dalle inchieste, già in passato la madre di una giovanissima ex atleta avrebbe sporto denuncia presso la Federginnastica, ottenendo la sospensione per 45 giorni di un'allenatrice;
in seguito alla denuncia sporta dalla madre di due ginnaste minorenni, che avrebbero riferito di violenze psicologiche subite da parte degli allenatori, la Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta per maltrattamenti a carico di ignoti;
il presidente della Federginnastica, Gerardo Tecchi, ha disposto il commissariamento dell'accademia internazionale di ginnastica di Desio. Tuttavia secondo quanto riportato dal quotidiano «Corriere della Sera» il 14 novembre, alcune delle 41 denunce raccolte in forma non anonima dall'associazione «ChangeTheGame» sarebbero accompagnate da copia della segnalazione alla procura federale risalente negli anni. Secondo quanto sostenuto dall'associazione, inoltre, in numerosi casi di segnalazione di violenze si procederebbe con sanzioni ridotte e numerose archiviazioni; i valori relativi all'indice di massa corporea normopeso, come definiti dall'OMS, sono compresi tra i 18,25 e 25: ebbene, da un'analisi comparativa dei dati, pubblicata dal quotidiano «la Repubblica» in data 11 novembre 2022 emerge che a partire dai giochi olimpici del 1988 la media dell'indice di massa corporea delle azzurre di ginnastica ritmica è scesa dall'area del normopeso a quella del sottopeso, per restarvi poi stabilmente negli anni –:
quali iniziative necessarie e urgenti si intendano intraprendere, in raccordo con il CONI, al fine di accertare la portata e le dimensioni effettive del fenomeno all'interno della Federazione ginnastica d'Italia;
se non ritengano opportuno istituire un tavolo permanente cui prendano parte soggetti terzi, rappresentanze indipendenti delle atlete e associazioni di comprovata esperienza nel campo del contrasto alla violenza sulle donne e nel contrasto ai disturbi alimentari, anche al fine di individuare specifici obblighi formativi per gli allenatori;
se non ritengano opportuno promuovere campagne di sensibilizzazione contro modelli estetici pericolosi per la salute psicofisica delle atlete anche al fine di garantire alle più giovani la possibilità di avvicinarsi a qualunque sport in condizione di serenità e sicurezza;
se, a fronte dei segnalati gravissimi comportamenti posti in essere, non si intendano adottare iniziative normative volte a far sì che non abbiano a ripetersi casi quali quelli di cui in premessa.