Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
il 13 agosto 2025, è deceduto in ospedale un ragazzo di 17 anni, dopo aver tentato il suicidio nella sua cella presso il carcere minorile di Treviso, poche ore dopo l'arresto, impiccandosi con i propri jeans; l'intervento del personale penitenziario lo aveva salvato inizialmente, ma le sue condizioni sono rimaste gravissime fino all'esito fatale;
questo episodio tragico evidenzia la fragilità e criticità del sistema penitenziario minorile, già denunciato da associazioni come Antigone, che ne evidenziano il sovraffollamento, l'ideologia punitiva in luogo dell'educazione e fenomeni di tensione interna;
la questione si inserisce in un quadro di emergenza nazionale: nel solo 2024 si sono registrati 91 suicidi in carcere, un record storico, con un tasso di circa 14,8 suicidi ogni 10.000 detenuti; nel 2025, fino al 31 luglio 2025, si sono verificati 46 suicidi in carcere, pari al 31,5 per cento delle 146 morti complessive registrate nel periodo;
la Costituzione concepisce la pena come cogentemente rispettosa dei principi di umanità, della finalità rieducativa e della tutela della dignità, come stabilito dagli articoli 2 e 27: gli istituti penitenziari devono offrire condizioni che non ledano la salute mentale e fisica di chi è detenuto –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza del grave fatto verificatosi il 13 agosto 2025 nel carcere minorile di Treviso e se siano già state avviate le verifiche di competenza sulle circostanze del suicidio;
quali azioni immediate il Ministro intenda attivare per potenziare la prevenzione del suicidio nelle carceri, soprattutto nei primi giorni di detenzione e nei casi di minori, corroborando il supporto psicologico e il monitoraggio, ovvero promuovendo, per quanto di competenza, iniziative volte a favorire soluzioni alternative alla detenzione;
quali misure strutturali concrete siano pianificate o già in attuazione, specialmente nel settore penitenziario minorile, per affrontare il sovraffollamento, implementare un modello educativo e garantire standard minimi di vivibilità.